Tuning cerchi e ruote: arriva il decreto che liberalizza il settore

Tuning cerchi e ruote: arriva il decreto che liberalizza il settore Pubblicato

Pubblicato, dopo anni di attese, il decreto che liberalizza il tuning di pneumatici e cerchi, ecco il testo definitivo

8 Marzo 2013 - 10:03

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 56 del 7 marzo 2013 è stato pubblicato il Decreto n. 20 del 10 gennaio 2013 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “Regolamento recante norme in materia di approvazione nazionale di sistemi ruota, nonché procedure idonee per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti di veicoli sulle autovetture nuove o in circolazione”.

AGGIORNAMENTO: Tuning cerchi e ruote: c'è ancora troppa confusione – Tuning cerchi e ruote: primi chiarimenti sul decreto

NOVITA' ATTESA DAL 2009 – E' una novità assoluta nel nostro Paese visto che sino ad oggi non esisteva un sistema di omologazione per i cerchi e l'eventuale montaggio di pneumatici di misure diverse da quelle indicate in carta di circolazione non era consentito se non dopo il rilascio del nullaosta da parte del costruttore del veicolo. Grazie alla modifica dell'art 75 de Codice della Strada fatta nel 2009, e al conseguente Decreto uscito ieri, ciascun automobilista avrà la possibilità di montare sulla propria vettura gomme e cerchi diversi da quelli indicati in carta di circolazione o sul libretto di uso e manutenzione con una procedura più snella, più veloce e meno onerosa.

TUNING RISPETTOSO – “E' da più di due anni – dice Fabio Bertolotti, direttore Assogomma – che il Ministero e i rappresentanti della filiera, come Assogomma e Assoruote, hanno lavorato alla definizione di questo importante Decreto che rappresenta un cambiamento significativo per gli automobilisti che potranno personalizzare le loro vetture montando pneumatici e cerchi più performanti nell'assoluto rispetto della sicurezza stradale. E' una dimostrazione di come sia possibile cambiare le regole del nostro Paese, adeguandole ad altri (ad esempio Germania), venendo incontro ad una pluralità di interessi con particolare attenzione alle scelte ed alla sicurezza degli automobilisti. Il nostro Ministero italiano anche questa volta ha confermato lungimiranza e proattività”. 

“Finalmente la legalità prevarrà! – dichiara Corrado Bergagna, Presidente di Assoruote – Le aziende serie, che producono cerchi omologati di qualità e rispettano le regole, potranno affermare la loro diversità rispetto a prodotti di dubbia affidabilità e provenienza sotto il vigile controllo del Ministero dei Trasporti. Un risultato condiviso con Assogomma che ci auguriamo venga apprezzato dagli automobilisti e dagli altri attori coinvolti”. Le novità introdotte da questo Decreto verranno approfondite in occasione di una tavola rotonda riservata alla stampa e alle Istituzioni che avrà luogo presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma il 27 marzo 2013 dove interverranno rappresentanti dei Ministeri dei Trasporti, dell'Interno e delle Associazioni Assogomma e Assoruote. In attesa di partecipare a questo incontro e capire meglio quali saranno le procedure da seguire per ottenere il via libera al tuning del “sistema ruota”, riportiamo per intero il testo del recente Decreto. Il nostro augurio è che questa liberalizzazione non crei, alla lunga, un problema di sicurezza stradale. Le parole di Bertolotti sembrano rassicuranti, ma sino a quando non capiremo bene quale margine sarà concesso agli automobilisti le perplessità restano.

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 

Visto il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, recante:
«Nuovo Codice della strada», e successive modificazioni;
Visto, in particolare, l'articolo 75 del predetto decreto legislativo, in materia di accertamento dei requisiti di idoneita' alla circolazione e omologazione dei veicoli a motore e loro rimorchi, il cui comma 3-bis demanda a decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti l'emanazione di norme specifiche per l'approvazione nazionale di sistemi, componenti ed entita' tecniche, nonche' le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti dei veicoli, su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992,
n. 495, recante regolamento di esecuzione ed attuazione del nuovo codice della strada, e successive modificazioni, ed in particolare l'articolo 236, in materia di modifica delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione ed aggiornamento della carta di circolazione, il cui comma 2, tra l'altro, individua gli elementi del veicolo la cui modifica e' subordinata al rilascio di apposito nulla osta da parte della casa costruttrice;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 2 maggio 2001, n. 277, recante: «Disposizioni concernenti le procedure di omologazione dei veicoli a motore, dei rimorchi, delle macchine agricole, delle macchine operatrici e dei loro sistemi, componenti ed entita' tecniche», e successive modificazioni;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti 3 maggio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 165 del 18 luglio 2007, recante: «Recepimento della direttiva 2005/64/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2005 sull'omologazione dei veicoli a motore, per quanto riguarda la loro riutilizzabilita', riciclabilita' e recuperabilita' e che modifica la direttiva 70/156/CEE del Consiglio»;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio 2008, supplemento ordinario, recante: «Recepimento della direttiva 2007/46/CE della Commissione europea del 5 settembre 2007, relativa all'omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonche' dei sistemi, componenti ed entita' tecniche destinati a tali veicoli»;

Visto il decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, recante:
«Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso», e successive modificazioni;

Visto, in particolare, il regolamento n. 124 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) recante:
«Disposizioni uniformi relative all'omologazione di ruote per autovetture e loro rimorchi», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea n. L 375/588 del 27 dicembre 2006, e successiva rettifica pubblicata nella medesima Gazzetta Ufficiale n. L 70/413 del 9 marzo 2007;

Visto il decreto del Capo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici 21 aprile 2009, recante: «Procedure di verifica del sistema di controllo di conformita' del processo produttivo e della conformita' del prodotto al tipo omologato per veicoli, sistemi, componenti ed entita' tecniche», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 11 maggio 2009, n.
107;

Considerata l'esigenza di regolamentare, ai sensi del citato articolo 75, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n.
285, le procedure di approvazione nazionale di ruote diverse da quelle originali e da quelle sostitutive del costruttore, singolarmente o in abbinamento agli pneumatici, nonche' le procedure idonee per la loro istallazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti di veicoli, sulle autovetture nuove o in circolazione;

Espletata la procedura d'informazione in materia di norme e regolamentazioni tecniche prevista dalla legge 21 giugno 1986, n.
317, modificata ed integrata dal decreto legislativo 23 novembre 2000, n. 427;

Visto l'articolo 17, commi 3 e 4, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

Udito il parere n. 8215 del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 25 ottobre 2012;
Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, a norma dell'articolo 17, comma 3, della citata legge n. 400 del 1988;

Adotta il seguente regolamento:

Art. 1 Definizioni

1. Ai fini del presente decreto sono applicabili le definizioni di cui al paragrafo 2 del regolamento n. 124 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) recante: «Disposizioni uniformi relative all'omologazione di ruote per autovetture e loro rimorchi».

Inoltre, si intende per:

a) «sistema ruota»: una ruota, diversa dalle «ruote originali» e dalle «ruote sostitutive del costruttore del veicolo», quali definite, rispettivamente, dai punti 2.3 e 2.4.1 del predetto paragrafo 2 del regolamento n. 124 UN/ECE, singolarmente considerata ovvero unitamente ad uno o piu' dei seguenti elementi: pneumatico gia' omologato in base alle disposizioni vigenti in materia, viti o dadi di fissaggio, adattatori o distanziali ruota;
b) «tipo di veicolo»: l'insieme dei veicoli quali definiti dall'articolo 3, comma 1, lettera s), del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 aprile 2008;
c) «famiglia di veicoli»: sottoinsieme di varianti o versioni, quali definite dall'allegato II , parte B, punto 1, del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 aprile 2008, appartenenti allo stesso tipo di veicolo, che non differiscano per carrozzeria e caratteristiche dimensionali e prestazionali dell'impianto frenante;
d) «campo d'impiego»: le famiglie di veicoli sulle quali il «sistema ruota» puo' essere installato.

Avvertenza: Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti. 

Per le direttive CEE vengono forniti gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita' europee (GUCE). Note alle premesse:
– Il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada) e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18 maggio 1992, n. 114, supplemento ordinario.
– Si riporta il testo dell'art. 75 del codice della strada:

«Art. 75 (Accertamento dei requisiti di idoneita' alla circolazione e omologazione) (In vigore dal 1° marzo 2009).
– 1. I ciclomotori, i motoveicoli, gli autoveicoli, i filoveicoli e i rimorchi, per essere ammessi alla circolazione, sono soggetti all'accertamento dei dati di identificazione e della loro corrispondenza alle prescrizioni tecniche ed alle caratteristiche costruttive e funzionali previste dalle norme del presente codice. Per i ciclomotori costituiti da un normale velocipede e da un motore ausiliario di cilindrata fino a 50 cc³, tale accertamento e' limitato al solo motore.
2. L'accertamento di cui al comma 1 puo' riguardare singoli veicoli o gruppi di esemplari dello stesso tipo di veicolo ed ha luogo mediante visita e prova da parte dei competenti uffici delle direzioni generali territoriali del Dipartimento per i trasporti terrestri e del trasporto intermodale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con le modalita' stabilite con decreto dallo stesso Ministero. Con il medesimo decreto e' indicata la documentazione che l'interessato deve esibire a corredo della domanda di accertamento.
3. I veicoli indicati nel comma 1, i loro componenti o entita' tecniche prodotti in serie, sono soggetti all'omologazione del tipo; questa ha luogo a seguito dell'accertamento di cui ai commi 1 e 2, effettuata su un prototipo, secondo le modalita' stabilite con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Con lo stesso decreto e' indicata la documentazione che l'interessato deve esibire a corredo della domanda di omologazione.
3-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti stabilisce con propri decreti norme specifiche per l'approvazione nazionale dei sistemi, componenti ed entita' tecniche, nonche' le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti dei veicoli, su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. I sistemi, componenti ed entita' tecniche, per i quali siano stati emanati i suddetti decreti contenenti le norme specifiche per l'approvazione nazionale degli stessi, sono esentati dalla necessita' di ottenere l'eventuale nulla osta della casa costruttrice del veicolo di cui all' art. 236, secondo comma, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, salvo che sia diversamente disposto nei decreti medesimi.
3-ter. Qualora le norme di cui al comma 3-bis si riferiscano a sistemi, componenti ed entita' tecniche oggetto di direttive comunitarie, ovvero di regolamenti emanati dall'Ufficio europeo per le Nazioni Unite recepite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le prescrizioni di approvazione nazionale e di installazione sono conformi a quanto previsto dalle predette direttive o regolamenti.
3-quater. Gli accertamenti relativi all'approvazione nazionale di cui al comma 3-bis sono effettuati dai competenti uffici delle direzioni generali territoriali del Dipartimento per i trasporti terrestri e per il trasporto intermodale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 4. I veicoli di tipo omologato da adibire a servizio di noleggio con conducente per trasporto di persone di cui all'art. 85 o a servizio di piazza, di cui all'art. 86, o a servizio di linea per trasporto di persone di cui all'art. 87, sono soggetti all'accertamento di cui al comma 2.
5. Fatti salvi gli accordi internazionali, l'omologazione, totale o parziale, rilasciata da uno Stato estero, puo' essere riconosciuta in Italia a condizione di reciprocita'.
6. L'omologazione puo' essere rilasciata anche a veicoli privi di carrozzeria. Il successivo accertamento sul veicolo carrozzato ha luogo con le modalita' previste nel comma 2.
7. Sono fatte salve le competenze del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.».
– Il regolamento 16 dicembre 1992 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada) e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 28 dicembre 1992, n.
303, supplemento ordinario.
– Il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 2 maggio 2001, n. 277 (Disposizioni concernenti le procedure di omologazione dei veicoli a motore, dei rimorchi, delle macchine agricole, delle macchine operatrici e dei loro sistemi, componenti ed entita' tecniche) e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12 luglio 2001, n. 160.
– Il decreto del Ministro dei trasporti 3 maggio 2007 e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 165 del 18 luglio 2007.
– Il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 aprile 2008 e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio 2008, supplemento ordinario.
– Il decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209 (Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso) e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 agosto 2003, n. 182, supplemento ordinario.
– Il regolamento n. 124 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) recante:
«Disposizioni uniformi relative all'omologazione di ruote per autovetture e loro rimorchi», e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea n. L 375/588 del 27 dicembre 2006. La successiva rettifica e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. L 70/413 del 9 marzo 2007.
– Il decreto del Capo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici 21 aprile 2009 (Procedure di verifica del sistema di controllo di conformita' del processo produttivo e della conformita' del prodotto al tipo omologato per veicoli, sistemi, componenti ed entita' tecniche), e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 11 maggio 2009, n. 107.
– La legge 21 giugno 1986, n. 317, e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 2 luglio 1986, n. 151.
– Si riporta il testo dell'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400:

«Art. 17 (Regolamenti). – 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta, possono essere emanati regolamenti per disciplinare:
a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi, nonche' dei regolamenti comunitari;
b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale;
c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla legge;
d) l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge; e).
2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, sono emanati i regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica, autorizzando l'esercizio della potesta' regolamentare del Governo, determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono l'abrogazione delle norme vigenti, con effetto dall'entrata in vigore delle norme regolamentari.
3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorita' sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di piu' Ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge.
I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione.
4. I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di “regolamento”, sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.
4-bis. L'organizzazione e la disciplina degli uffici dei Ministeri sono determinate, con regolamenti emanati ai sensi del comma 2, su proposta del Ministro competente d'intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri e con il Ministro del tesoro, nel rispetto dei principi posti dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, con i contenuti e con l'osservanza dei criteri che seguono:
a) riordino degli uffici di diretta collaborazione con i Ministri ed i Sottosegretari di Stato, stabilendo che tali uffici hanno esclusive competenze di supporto dell'organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l'amministrazione;
b) individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale, centrali e periferici, mediante diversificazione tra strutture con funzioni finali e con funzioni strumentali e loro organizzazione per funzioni omogenee e secondo criteri di flessibilita' eliminando le duplicazioni funzionali;
c) previsione di strumenti di verifica periodica dell'organizzazione e dei risultati;
d) indicazione e revisione periodica della consistenza delle piante organiche;
e) previsione di decreti ministeriali di natura non regolamentare per la definizione dei compiti delle unita' dirigenziali nell'ambito degli uffici dirigenziali generali.
4-ter. Con regolamenti da emanare ai sensi del comma 1 del presente articolo, si provvede al periodico riordino delle disposizioni regolamentari vigenti, alla ricognizione di quelle che sono state oggetto di abrogazione implicita e all'espressa abrogazione di quelle che hanno esaurito la loro funzione o sono prive di effettivo contenuto normativo o sono comunque obsolete.».

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10 Commenti

Takumi_Fujiwara
14:53, 8 Marzo 2013

Quindi ancora nessun decreto esecutivo al momento se ho capito bene…Siamo alla stessa situazione di 3 anni fa. Speriamo che il 27 marzo si sappia qualcosa di più….

Vxr
17:46, 8 Marzo 2013

Bene, letto tutto quindi, in teoria, non dovrebbero più rompere le scatole nel non riconoscere pezzi con omologazioni straniere come TUV et simila. Permane comunque una lacuna DECISAMENTE GRANDE su cosa effettivamente si possa e non si possa montare. Le classiche leggi fatte alla carlona che facciamo noi italiotti. Tanti paroloni per non dire niente di niente. E soprattutto non si è affrontato il vero tema che interessa chi ama modificare l'estetica del veicolo ed ha manualità. Per montare un qualchesiasi pezzo estetico in vetroresina, fatto con tutti i dovuti crismi, ma non comprato, bensì prodotto artigianalmente in un unico campione, si devono come sempre spendere migliaia di ? per omologarlo?Sta legge così com'è non serve a un'emerita cippa di niente. Anche perchè poi basta che cannino le direttive e voilà che mandano a “meretrici” quel poco di buono che c'era nella legge…Possibile che siamo l'unico stato al mondo che non è in grado di stilare una legge chiara, concisa, esplicita, NON INTERPRETABILE, in modo da non fanificarla con direttive assurde o ancor peggio, con interpretazione delle mctc o di alcuni degli appartenenti (per fortuna non tutti) delle forze dell'ordine che non sanno distinguere un articolo del codice della strada da uno del codice penale?Siamo come al solito lo stesso e vecchio paese di M….

stefania
18:26, 8 Marzo 2013

Be tre anni fa eravamo cmq un passo indietro rispetto ad adesso, speriamo che stavolta si già in via definitiva.

il_pecchia
13:29, 9 Marzo 2013

…attendendo il 27 Marzo

Vxr
16:17, 11 Marzo 2013

Bene, ho letto un altro paio di cose in giro e mi pare di aver capito come la vogliono impostare. In pratica per le gomme sarà come ora per gli scarichi. Il produttore rilascia un certificato di omologazione del cerchio per la vettura su cui può montare…AAAAALLLLLLLTTTTTTT…..Avete idea di cosa voglia dire? Sugli scarichi questa cosa non si avverte poichè una casa produttrice fà un paio di modelli di scarico per ogni modello di macchina, quindi il costo di omologazione è uno e si spalma su una marea di vendita, ergo è infinitesimale.Pensate invece a cosa vuol dire dover omologare OGNI MODELLO (e sappiamo bene che sono una miriade) di cerchio, con ogni diametro diverso per ogni modello di macchina, contando che sullo stesso modello di macchina con diversa motorizzazione non si potrebbe omologare lo stesso diametro (se su una corsa opc potrei montare i 20″ di certo non posso montarli su una corsa 1.0) cosa che non avviene con gli scarichi (esempio lo scarico sportivo del 1.7 diesel della corsa è lo stesso del 1.0 benzina…Questo cosa vuol dire in soldoni? Presto detto. Che invece di dover richiedere un nullaosta gratuito alla casa dovremmo pagare un cerchio con omologazione, cioè prendere lo stesso cerchio che prenderemmo ora e pagarlo circa un centinaio di ? in più ognuno….Gran bella legge, mentre la scrivevate avete ordinato anche la vasellina da distribuire ai gommisti e rivenditori di cerchi?

piero
23:15, 13 Marzo 2013

ragazzi speriamo bene che il 27 ci sara' la svolta decisiva a qesto problema serio per tutti…io con il mio bolide d epoca attendo da anni l'omologazione ma niente !la casa madre fa' l'oracchio da mercante!!

Massimo
23:43, 4 Aprile 2013

Aggiornamenti ancora niente sulle specifiche di omologazione che si puo' richiedere??Il 27 marzo e' passato…

Corny
00:28, 5 Aprile 2013

Ragazzi attenzione perche di questo decreto alle motorizzazioni non sanno nulla non sanno come applicarlo e penso che se come dicono non vogliono riconoscere le omologazioni europee come c'e' scritto sul decreto dovremmo aspettare qualche anno ancora vista la velocita' burrocratica di questo paese. Riguardo £@ hai ragione stesso mio problema sul mio Multivan anzi un po diverso VW ti ricatta pure nulla osta concesso solo se monti cerchio originale acquistato da loro quindi 370 euro di cerchio piu 225 euro di gomma circa 500 euro a ruota bella presa in giro e? Se il mio furgone puo montare il disco originale da 18 perche non puo montarne uno di altra marca con stesse caratteristiche …. purtroppo sia mo in uno stato sfigato e vedi tutte queste anomalie rispecchiano tutto il nostro apparato Politico poi Dirigenziale e avanti a pagarne le conseguenze noi comuni mortali che dobbiamo sempre pagare il doppio per avere qualcosa ……..scusate lo sfogo.

Corny
02:16, 25 Aprile 2013

Attenzione ho esplorato il web su questo art. e posso assicurarvi che tutti scrivono solo perche hanno le dita delle mani e una tastiera x non parlare di chi ha partecipato x due anni a questi lavori..allora premetto questo era l'articolo che dovevano scrivere ……Il 27 Marzo 2013 doveva essere il giorno del chiarimento del decreto tuning decreto deplorevole spiaggiato ancora prima di partire ad ora non esiste nessun decreto attuativo quindi aprite bene gli occhi ” SE OGGI SOSTITUITE I CERCHI DELLA VOSTRA AUTO CON MISURE FUORI LIBRETTO NESSUNA MOTORIZZAZIONE VI ACETTERA QUESTE MODIFICHE FINCHE FRA QUALCHE ANNO QUANDO LE CASE COSTRUTTRICI DI CERCHI IN LEGA NON AVRANNO L'OMOLOGAZIONE ITALIANA ” provare x credere pena multe salate e sequestro del mezzo due anni per partorire una c…..a del genere VERGOGNATEVI…!!!!!!!!!!

Fabio
01:36, 28 Gennaio 2014

Ciao ragazzi, non ho ancora capito se sulla Smart 451 del 2011 posso montare i cerchi originali della Brabus da 16 '. Devo comunque fare la revisione e relativo aggiornamento sulla carta di circolazione ? E' sufficiente la dichiarazione del gommista trattandosi di cerchi originali Smart ? Grazie.

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