Street control a Taranto: funzionerà o flop come a Palermo?

Street control a Taranto: funzionerà o flop come a Palermo? Anche a Taranto

Anche a Taranto, arriva il dispositivo che multa chi sosta in doppia fila, sará efficace?

12 Febbraio 2013 - 11:02

Gli italiani stanno imparando a conoscerlo, specie quelli col vizietto di sostare in doppia fila: parliamo dello Street control, che ora arriva anche a Taranto, come racconta la gazzetta del mezzogiorno.

DOVE SANZIONERÀ – Il Comune di Taranto ha acquistato le telecamere per le corsie preferenziali dei bus, ma anche lo Street control, che, secondo quanto disposto dal comandante Michele Matichecchia, sarà attivo sia nel turno mattutino sia in quello pomeridiano-seriale. I Vigili utilizzeranno questo nuovo strumento di controllo nelle vie in cui è maggiormente diffuso il fenomeno delle auto in doppia fila. E, quindi, potrebbe colpire nelle vie commerciali (Liguria e Battisti) e in corso Umberto. Funzionerà? Davvero la sosta in doppia fila calerà o c'è il rischio che i vigili si dovranno arrendere alle cattive abitudini degli automobilisti tarantini.

IL CASO PALERMO – Taranto non è certo l'unica città dove lo Street control opera. Fra queste, c'è pure Palermo (ma anche Milano, Bari e Bologna), che però rappresenta un caso particolare. Infatti, nel capoluogo siciliano, sono quattro le telecamere per la verbalizzazione automatica della sosta vietata utilizzate della Polizia municipale di Palermo (sono entrate in funzione il 2 aprile 2012). All'inizio, hanno lavorato a pieno ritmo: 1.695 multe (una cinquantina di euro, con le spese di notifica, quindi circa 85.000 euro) in cinque giorni. Senza blocchetti, né penna, perché basta azionare il dispositivo, grande come un netbook e installato sulla vettura dei vigili, e il gioco è fatto: quando la macchina di pattuglia ne incontra una in doppia fila o in posizione irregolare in base ad altre infrazioni del Codice della Strada, all'agente basta premere il pulsante e la telecamera dello Street Control immortala il veicolo colpevole. Più tardi, al comando, è sufficiente scaricare tutti i numeri di targa contenuti nella sua memoria e procedere all'invio delle contravvenzioni. In quanto alle perplessità sul sistema, che secondo molti serve solo a fare cassa più rapidamente, il comandante della Polizia municipale palermitana, Serafino Di Peri, aveva assicurato che non è così: “Lo scopo non è di aumentare il numero di sanzioni, ma di utilizzare lo strumento per scoraggiare gli automobilisti che a Palermo lasciano la vettura dove capita”.

RISULTATI DELUDENTI – Tuttavia, a oggi, il bilancio dello Street control a Palermo è negativo: dopo un primo effetto “mediatico” sulla sosta in doppia fila, i palermitani stanno continuando a sostare come e dove gli pare. Segno che, forse, la tecnologia è da migliorare, o che viene impiegata male: lo Street Control funziona ed è efficace solo in strade sufficientemente larghe, anche perché occorre dimostrare che a bordo non ci sia nessuno (viene fatta una foto al posto guida vuoto, anche per questo sembra che i cittadini si siano organizzati lasciando comunque sempre a bordo qualcuno al posto guida). Altrimenti, si deve consegnare il verbale in mano, ossia è necessaria la contestazione immediata dell'infrazione, rendendo lungo e laborioso il lavoro degli agenti. A Palermo, come raccontavamo qui, l'uso dello Street Control é stato pertanto dirottato verso il controllo delle corsie preferenziali: il dubbio quindi resta, a Palermo si sono arresi troppo presto?

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