Catene e gomme invernali obbligatorie a Sestola: ecco le motivazioni tecniche dell'ordinanza

Catene e gomme invernali obbligatorie a Sestola: ecco le motivazioni tecniche dell'ordinanza Il discusso provvedimento del piccolo comune del modenese non è campato in aria. Al contrario

Il discusso provvedimento del piccolo comune del modenese non è campato in aria. Al contrario, è sorretto da ragioni molto solide legate alla sicurezza delle strade locali. L'indagine di SicurAUTO

17 Febbraio 2011 - 04:02

È noto che verso la fine del 2010, con l'avvicinarsi della stagione invernale, le amministrazioni di alcuni comuni italiani hanno reso obbligatorio il montaggio degli pneumatici invernali (o l'uso delle catene da neve) in determinati periodi dell'anno. Questo susseguirsi di ordinanze municipali, oltre a una maggiore sensibilizzazione degli automobilisti riguardo all'esistenza e all'utilità delle coperture invernali, ha contribuito a creare una specie di effetto “emergenza gomme” che ha causato qualche difficoltà nel reperimento degli pneumatici, dei quali molti gommisti sono rimasti sprovvisti.

ORDINANZA-NOVITÀ – Una delle ordinanze più singolari è quella emessa dal Comune di Sestola, un piccolo centro del modenese con una popolazione di circa 2.600 abitanti. Il provvedimento (potete prenderne visione qui), che porta la data del 16 novembre scorso, prevede che su alcune strade del territorio comunale ben identificate gli automobilisti debbano avere a bordo le catene da neve anche se sul veicolo sono montati gli pneumatici invernali (che l'ordinanza stessa definisce “termici”) e anche se il veicolo stesso è a trazione integrale. In altre parole, la disposizione è ancora più rigida del nuovo Codice della Strada che, all'art. 6, equipara le gomme invernali alle catene e prevede l'uso dei due sistemi in alternativa, ma non insieme. Com'era logico attendersi, l'ordinanza è parsa un po' troppo  “talebana” e ha generato non poche perplessità nonché qualche critica, in particolare da parte dei proprietari di veicoli 4×4 che, oltre a dotarsi delle gomme da neve, cosa che li faceva ritenere nella classica “botte di ferro” sia dal punto di vista del rispetto delle leggi sia da quello prettamente funzionale, sono ora costretti a portare a bordo, se voglio transitare in inverno sulle strade citate, anche quelle “antipatiche” catene dalle quali pensavano di averla scampata.

MOTIVAZIONI SOLIDE – In realtà, l'”Editto di Sestola” non è basato su voli pindarici, anzi, ha motivazioni tecniche tutt'altro che campate in aria. L'abbiamo accertato durante un colloquio telefonico con un funzionario dell'Ufficio Tecnico del comune. Il geometra ha spiegato che le strade interessate all'ordinanza (via Passerino, via Lago Ninfa e via Passo del Lupo), assai ripide in alcuni tratti, in caso di neve sono ad alto rischio di incidenti a causa della quota delle località che raggiungono, alla quale è frequente la formazione di lunghe lastre di ghiaccio assai pericolose. In queste circostanze si sono già verificate numerose uscite di strada anche di grossi veicoli a trazione integrale dotati di gomme invernali, specie in discesa dove il ghiaccio manderebbe in pallone qualsiasi gomma. Da qui, la necessità di imporre un regolamento più rigido a tutela della sicurezza. Insomma, motivazioni ragionate e razionali che non tolgono validità all'uso delle gomme invernali (vedi i nostri test di Cervinia) ai fini di una maggiore sicurezza, ma che fanno capire come la sicurezza non sia mai troppa. L'ordinanza non è dovuta quindi ad errori interpretativi del Codice della Strada né tantomeno a vaghi orientamenti persecutori nei confronti degli automobilisti, certo è che l'attuale formulazione dell'Art. 6 del CdS potrebbe indurre qualche automobilista a presentare ricorso. Ricorso, a parer nostro, infondato visto che il Comune ha tutto il diritto di garantire la sicurezza degli automobilisti come meglio crede, ovviamente supportando tutto con motivazioni valide.

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