La più piccola crossover di Volkswagen, ora con la gamma al completo, ha spazi da familiare in dimensioni urbane e dotazioni di sicurezza attiva sopra la media
L’arrivo di T-Cross ha finalmente completato la famiglia di Suv/crossover Volkswagen aggiungendo il tassello mancante, e forse più strategico in questo momento, quello dei modelli da 4 metri circa, che negli ultimi anni hanno avuto uno dei maggiori incrementi di offerta e di vendite tanto da rappresentare attualmente circa metà delle vendite del segmento B che a sua volta vale il 50% del mercato italiano. T-cross, che ha da poco completato la propria gamma accogliendo anche la motorizzazione turbodiesel accanto ai benzina proposti sin dal lancio, punta a occupare un ruolo di vertice tra i B-SUV soprattutto grazie a spazio interno ed equipaggiamento.FINO A 455 LITRI DI BAGAGLIAIO Al pari di T-Roc, che domina la fascia alta della categoria dei B-Suv (quella leggermente superiore ai 4,2 metri), T-Cross è progettata con una particolare attenzione ai volumi interni e alla flessibilità: con una lunghezza di 4,11 metri, allineata alla media delle concorrenti, grazie alle forme verticali dispone di un abitacolo ampio e arioso e soprattutto di un grande bagagliaio. Questo, dotato di doppio fondo con piano di carico mobile, offre una capienza base di 385 litri, 5 in più rispetto alla Golf, e può arrivare fino a 455 litri grazie al divano posteriore scorrevole con escursione di 14 cm. Abbattuto il quale, il volume disponibile diventa di 1.281 litri. Le forme, necessariamente massicce, sono alleggerite dal design della calandra raccordata ai fari e dalla soluzione della fascia catarifrangente posteriore che unisce i fanali accentuando la larghezza. Dentro il design è semplice e, anche qui, dominato da linee orizzontali con un display da 8” al centro della consolle centrale di serie per tutti i modelli e quadro interamente digitale sulle versioni top Advanced. Particolarmente alta, a beneficio della visibilità e implicitamente della sicurezza, la posizione di guida, con la seduta posta a 60 cm dia terra.ADAS, 3 SU 4 SONO DI SERIE L’altro elemento che mira a distinguere T-Cross tra le crossover “piccole” è l’equipaggiamento, in particolar modo nel campo della sicurezza: la dotazione di serie comprende infatti sin dalle versioni base, denominate Urban e offerte a partire da 19.000 euro (che diventano 17.900 con la promozione), un pacchetto con tre dispositivi di assistenza alla guida dalle funzionalità non “basic”. Il Lane Assist, che controlla il mantenimento della corsia, è infatti di tipo attivo, con intervento correttivo sullo sterzo peraltro piuttosto dolce, mentre il Front Assist con frenata d’emergenza in città è dotato di riconoscimento pedoni. Infine, il Blind Spot Assist, che monitora la presenza di veicoli in avvicinamento da dietro, integra la funzione Rear Traffic Alert che aiuta ad evitare il rischio di collisioni nelle manovre in retromarcia. A tutto questo, già con l’allestimento intermedio Style (da 20.300 euro il prezzo di listino), si aggiunge il cruise control adattativo ACC con mantenimento della distanza di sicurezza. Siccome proprio la versione Style è quella su cui si punta di più per il bilanciamento di prezzi e dotazioni, la Casa stima che il 75% delle versioni circolanti nel nostro Paese saranno dotate di tecnologie ADAS al completo.UN BENZINA TRANQUILLO MA ENERGICO la gamma si articola su due unità: il benzina 3 cilindri 1.0 TSI, nelle versioni da 95 e 115 CV, e il recente turbodiesel 1.6 TDI, da 95 CV che come il più potente dei TSI è disponibile anche con cambi DSG a 7 rapporti. Ci siamo concentrati in particolare proprio sull’offerta top a benzina che vanta un ottimo livello di comfort e una buona fluidità di marcia. Assecondato dal cambio a doppia frizione, risponde al gas in modo misurato (volendo il Drivig Profile Selection con modalità sportiva è disponibile in opzione) ma con buona progressione e senza strappi, dimostrandosi adeguato sia all’uso cittadino sia a quello extraurbano. Vista la doppia anima di T-Cross, che grazie allo spazio e alla flessibilità si propone anche come piccola familiare, anche il turbodiesel è un’alternativa di indubbio interesse anche se immaginandolo a pieno carico si sente un po’ la mancanza di uno step di potenza superiore. Inoltre, il prezzo della versione DSG parte da poco meno di 25mila euro, non troppo distante d T-Roc con la stessa unità ma da 115 CV e cambio manuale.SEMPRE PIÙ AUTOMATICI Se i B-Suv sono un po’ il fenomeno del momento, visto il loro crescente “peso” sul mercato italiano, all’interno di questa categoria l’altro dato degno di nota è la crescita delle preferenze per i cambi automatici che in cinque anni sono più che raddoppiate: se nel 2014, infatti, meno del 10% dei modelli veniva ordinato con questa specifica, oggi siamo a una vettura su 5 mentre nella sottocategoria dei modelli sotto i 4,2 metri il trend è passato dall’8% al 16%. Non male anche in ottica sicurezza attiva, visto che molte funzioni sono vincolate alla presenza di trasmissioni automatiche.