Abbiamo partecipato al corso di guida sportiva che fa della sicurezza uno dei principali obbiettivi
Inutile negarlo, il lancio della Toyota GT86 (leggi qui la nostra prova su strada) ha provocato, nel mondo degli appassionati di auto, un vero terremoto: in un periodo in cui l’auto è sempre più malvista e tartassata, la coupé giapponese ha fatto riscoprire a molti la passione per i motori riuscendo a coinvolgere anche automobilisti abituati a vetture con potenze molto più elevate. Il merito di tutto ciò è dovuto ad un mix molto equilibrato di fascino e potenza ad un prezzo, per questo tipo di vettura, davvero accattivante (si parte da 27 mila 250 Euro). La presenza della trazione posteriore poi, condizione quest'ultima necessaria per far battere il cuore a molti appassionati di auto sportive, ha fatto il resto. Proprio questo insieme di caratteristiche ha fatto sì che un gruppo di appassionati e professionisti del settore come Guido Conter e Marco D’Amico creassero una scuola di guida dedicata proprio alla GT86 (la GT86 Academy), che ha un semplice obiettivo: insegnare ai possessori di questa vettura, ma anche a semplici appassionati, come sfruttare al meglio la propria auto imparando i principi fondamentali della guida sicura e della guida veloce.
LA GT86 ACADEMY – È un vero e proprio punto di incontro per gli appassionati di GT86 ed eroga diversi servizi tra cui l’assistenza per le omologazioni dei pezzi speciali TRD (il reparto sportivo di Toyota) e l’organizzazione di viaggi lungo strade ricche di fascino come, ad esempio, quelle percorse dalla vecchia Targa Florio, oppure l'organizzazione di un viaggio alla volta di LeMans per assistere alla leggendaria 24 ore, il tutto rigorosamente a bordo di una Toyota GT86. Per quanto riguarda l’aspetto dei corsi, che rimane comunque la principale attività della GT86 Academy, l’offerta si articola in un corso base dopo il quale è possibile accedere ai corsi pista, neve e ghiaccio, e drift, ognuno dei quali prevede tre livelli di preparazione. Noi di SicurAUTO.it abbiamo frequentato il corso base e, in breve, ve lo raccontiamo.
LA TEORIA – La prima parte del corso, della durata di circa un’ora, consiste in una sessione in aula con Piero Plini. Grazie ad un metodo di insegnamento coinvolgente, caratterizzato da spiegazioni semplici, ma efficaci, tutti i partecipanti al corso iniziano a familiarizzare con i concetti di aderenza e trasferimento di carico, concetti che generalmente attirano l’attenzione dei soli ingegneri. Non mancano poi le nozioni di guida sicura che si rivelano utili non solo per le strade di tutti i giorni, ma anche in pista dove oltre alla tecnica (sempre necessaria) è la velocità e la precisione di esecuzione delle manovre a fare la differenza.
LA PRATICA – Dopo la teoria i partecipanti vengono divisi in piccoli gruppi da 5-6 persone ed iniziano a mettere in pratica i concetti appena appresi. Con la Toyota GT86, su fondo bagnato, si inizia a prendere confidenza con il sovrasterzo tipico delle trazioni posteriori e su come controllarlo. Utilizzando una Toyota Aygo sullo “skid”, una sorta di carrello che tiene sollevate le ruote posteriori, si simula la presenza di ghiaccio e si impara a gestire il fenomeno del sovrasterzo con una vettura a trazione anteriore. Tutti gli esercizi vengono svolti a fianco di un istruttore e, completati gli allenamenti di base, si passa allo slalom per imparare a gestire al meglio i trasferimenti di carico. Si completa la sessione mattutina con una piccola prova cronometrata che prevede uno slalom da eseguire senza essere affiancati in macchina degli istruttori: un po’ di sana competizione, in un ambiente che garantisce la massima sicurezza come la pista di Vallelunga, aiuta a mettersi in gioco e a dare un po’ di pepe al primo segmento di giornata.
IN PISTA – Dopo la sessione mattutina, della durata di circa tre ore, tutto il pomeriggio è dedicato alla seconda parte del corso, quella più attesa, da svolgersi in pista: qui, sempre avendo a fianco un istruttore, si iniziano ad imparare subito le traiettorie del tracciato di Vallelunga e prendere ancora più confidenza con il sovrasterzo e i trasferimenti di carico. Dapprima il tutto avviene sulla versione corta del circuito poi sulla versione lunga (per sapere come si comporta in pista la GT86 leggi qui). Durante le ultime sessioni si affinano le tecniche apprese in giornata, con gli istruttori sempre pronti a correggere gli errori; al termine del corso anche una cerimonia di premiazione per i tre allievi più veloci di ogni gruppo.
CONCLUSIONI – Il corso base della GT86 Academy è un corso bello e coinvolgete che insegna a gestire la vettura attraverso una successione di esercizi mirati e con un corso teorico che ci ha stupito per completezza e attenzione alla sicurezza; una giornata in pista a fianco di istruttori qualificati che permette di imparare tanto senza tralasciare il divertimento. La presenza costante di due istruttori per gruppo, ciascuno dei quali difficilmente supera le 6 persone, permette di avere un rapporto di 1:3 tra istruttori e studenti il che rende il corso quasi una lezione privata facendo crescere rapidamente le capacità di guida dei partecipanti. Ci piace sottolineare, a riprova dell’assoluta serietà della scuola, la massima attenzione alla sicurezza stradale: terminata la premiazione Guido Conter ha giustamente ricordato ai partecipanti, una volta usciti dall’autodromo, di guidare con la massima prudenza. Può sembrare una banalità ma non è così: data l’esperienza che abbiamo maturato nelle nostre prove su pista possiamo dirvi che a causa delle elevate velocità a cui ci si è abituati in pista e alle ampie vie di fuga presenti sul tracciato si ha una percezione diversa del pericolo ed è giusto quindi subito “resettarsi” alle condizioni di sicurezza di una strada aperta al traffico dove, tra l’altro, oltre alle carenze infrastrutturali delle nostre strade, è difficile incontrare altri utenti della strada che abbiano frequentato corsi di guida. Per ulteriori informazioni sulla GT86 Academy leggete qui.