
Abbiamo messo alla prova la nuova crossover giapponese nella versione diesel integrale, ecco come va la Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD Allgrip
Suzuki è un costruttore tradizionalmente legato ai fuoristrada e alle quattro ruote motrici, tanto che nella gamma europea cinque modelli su sette ne dispongono, ma ha saputo ritagliarsi uno spazio importante anche nel panorama dei crossover. La SX4, infatti, prodotta a partire dal 2005 e commercializzata in Europa dal 2006, si può definire addirittura la prima della categoria, vista la disponibilità sin da subito della trazione anteriore, un'opzione che ha fatto scuola. La nuova S-Cross viene prodotta nello stabilimento ungherese di Magyar ed è stata lanciata nel mercato italiano lo scorso settembre, raggiungendo quota 1.937 unità vendute nel primo quadrimestre del 2014. In una nostra recente intervista (qui), il Direttore Generale di Suzuki Italia Massimo Nalli ci ha parlato delle linee guida che sono state fin dall'inizio alla base della progettazione e dello sviluppo di quest'auto, tra cui il sistema Allgrip, cioè il nome scelto dalla Casa giapponese per il nuovo sistema di trazione integrale. Un'attenzione particolare, è stata riservata anche all'aerodinamica, studiata per limitare emissioni e consumi, un argomento importante visto che la S-Cross si pone a metà tra le nuove auto del segmento B, come Peugeot 2008 e Renault Captur, e quelle del segmento C, come Dacia Duster e Nissan Qasqhai.
DESIGN – La Suzuki S-Cross succede alla vecchia SX4, dalla quale riprende parte dello stile ma aumenta di dimensioni, con 18 cm di lunghezza in più. Alcuni dettagli sono quelli tipici dei crossover, come le protezioni in alluminio sul sottoscocca laterale, sul paraurti anteriore e su quello posteriore, le modanature dei passaruota e i mancorrenti al tetto integrati nella carrozzeria. La parte anteriore ha uno stile sportivo, sottolineato da due grandi gruppi ottici anteriori con luce diurne a Led e dai dettagli, anch'essi in alluminio, che incorniciano i fendinebbia. Rispetto alla SX4, invece, il posteriore ha acquistato carattere grazie ai gruppi ottici posteriori a sviluppo orizzontale suddivisi in due sezioni. Molto interessante è il tetto apribile panoramico Star Wiew, unico nel suo genere, grazie a un meccanismo che permette a uno dei due pannelli di vetro di scomparire all'interno della lamiera mentre l'altro scorre normalmente indietro. Si ottiene così un'apertura di un metro quadrato esatto.
INTERNI – La nuova S-Cross dispone di una spazio interno sufficiente ad ospitare comodamente fino a cinque persone, caratteristica che rende l'auto adatta anche alle famiglie. Osservando l'abitacolo, la parte centrale della plancia è un po' spoglia, con le uniche note di colore, blu e silver, infatti,che si trovano intorno al contagiri e al tachimetro sul cruscotto. Le plastiche rigide compongono gran parte degli interni ma sono assemblate con precisione, tanto che in marcia non si avvertono particolari scricchiolii. Molto scomodi, invece i comandi del computer di bordo che sono raggiungibili solo infilando una mano dietro il volante. Resta nascosta, inoltre, anche la pulsantiera da cui si accendono i fendinebbia, posizionata a sinistra nella plancia. Da sottolineare, invece, la presenza di molti portaoggetti nella parte anteriore e dei contenitori portabibita posti nella plancia degli sportelli. Molto comodo, infine, il bracciolo centrale al cui interno si nasconde un vano con presa USB.
INFOTAINMENT – Nella versione top di gamma, la Suzuki S-Cross dispone di un sistema di infotaniment basato su un display touch screen da 6,1 pollici, da cui si gestiscono anche le altre funzioni, come il navigatore, la radio e il Bluetooth. La risposta al tocco è abbastanza veloce ma manca del tutto una copertura dal sole. Se ci si trova controluce, infatti, bisogna alzare quasi al massimo la luminosità dello schermo per riuscire ad utilizzarlo. Molto efficiente, infine, il vivavoce Bluetooth che può essere gestito sia tramite il display che attraverso i pratici comandi al volante (testato con Stonex S).
CORPO VETTURA – La nuova S- Cross è lunga 4,30 metri, larga 1,76 m., con un passo di 2,60 m. L'altezza raggiunge gli 1,53 metri configurando un bagagliaio di 430 litri. Il divano posteriore purtroppo non è scorrevole ma, sistemando lo schienale in posizione verticale, si possono guadagnare anche 10 litri in più. Il piano di carico, inoltre, si può sollevare di 15 cm così da ottenere un vano ulteriore di 20 litri. La massa a vuoto del corpo vettura è di 1,305 kg.
PROVA SU STRADA – Abbiamo provato la nuova S-Cross nella versione 1.6 DDiS 4WD Allgrip da 120 cv e ben 320 Nm di coppia. La posizione di guida è regolabile sia in altezza che in profondità, con un sedile comodo e avvolgente mentre lo sterzo rimane un po' troppo basso, creando qualche difficoltà sopratutto alle persone più alte. All'accensione, il motore, di provenienza Fiat così come il cambio, risulta un po' troppo rumoroso. In città, però, la S-Cross si guida con facilità grazie a uno sterzo leggero e preciso che risponde velocemente agli input e a un cambio manuale a sei marce abbastanza fluido. Nelle curve il rollio è contenuto e, in caso di necessità, il sistema di trazione integrale interviene rapidamente inviando parte della coppia alle ruote posteriori. Le sospensioni reagiscono bene sui percorsi cittadini sconnessi, anche sulle buche più profonde e pure l'impianto frenante risulta adeguato. Attraverso la manopola nel tunnel centrale, inoltre, si può cambiare la modalità di guida. Nella posizione AUTO, il crossover giapponese viaggia con la trazione anteriore per ridurre al minimo i consumi, fin tanto che non si perde aderenza al posteriore. A quel punto, il sistema sposta automaticamente la coppia. L'opzione SNOW si può selezionare in presenza di fondi a bassa aderenza mentre LOCK può essere usata nelle occasioni più difficili, quando si ha necessità di distribuire la coppia in misura uguale sia all'asse anteriore che al posteriore. La modalità SPORT, invece, permette un atteggiamento dinamico, con una risposta al pedale dell'acceleratore più pronta, un servosterzo meno morbido e una tenuta in curva migliore grazie al sistema che invia parte della coppia al posteriore. Anche in autostrada, la Suzuki S-Cross non delude le aspettative. Il 1.6 turbodiesel da 120 cv della nostra prova assicura una buona spinta, a patto che si rimanga sopra i 1.500 giri. I consumi sono ridotti sopratutto grazie alla sesta marcia di riposo che permette di viaggiare a 130 km/h con il motore sotto ai 2.500 giri. In conclusione, l'unica pecca è la scarsa visibilità del lunotto posteriore nelle manovre di parcheggio, a cui si può porre rimedio acquistando i sensori di parcheggio anteriori e posteriori (218 euro).
SICUREZZA – La nuova S-Cross ha ottenuto cinque stelle nei test effettuati da Euro NCAP con un punteggio di 92%, 80%, 72% e 81% nelle categorie di protezione adulti, bambini, pedoni e sistemi di sicurezza. Di serie su tutta la gamma 7 airbag, compreso quello per le ginocchia del guidatore e il sensore di pressione dei pneumatici.
IN OFFICINA – La nuova S-Cross è stata costruita su un telaio tutto nuovo con la tecnologia TECT (Total Effective Control Tecnology) che utilizza acciai altoresistenziali a rigidità differenziata. Le sospensioni anteriori adottano una classico schema McPherson con una barra di torsione al posteriore. Per quanto riguarda l'impianto frenante, la S-Cross dispone di freni a disco ventilati all'avantreno e a disco pieno al retrotreno. I cerchi sono da 17'' con pneumatici 205/50 R17.
PREZZI – Il listino della Suzuki S-Cross parte dai 19.600 euro della versione 1.6 VVT 2WD EASY fino ad arrivare ai 30.100 euro della versione più lussuosa, la 1.6 DDIS 4WD All Grip Star Wiew Start&Stop.
Si ringrazia per la cortesia l'officina Del Bene di Via Casilina.