Dal 2020 ci saranno solo Smart elettriche, abbiamo provato la EQ fortwo. Ecco il bilancio dei costi rispetto a quella a benzina
Se qualcuno vi dicesse che l'auto elettrica di oggi è una realtà concreta e accessibile senza ansie da autonomia, colonnina, ricarica e prezzo, probabilmente si prenderebbe del matto. Ad essere sinceri qualche perplessità l'avevamo anche noi alla partenza della Green Power Run, una competizione di regolarità tra giornalisti dove vince chi con più batteria al volante della smartEQ fortwo. Una prova su strada in condizioni reali di guida su un percorso a tappe di circa 300 km che ci ha permesso di sperimentare quanto reale sia la paura di restare a piedi fuori città. Non una semplice prova su strada come tante, ma l'occasione di confrontarci con l'ecosistema che Daimler sta mettendo in piedi con EnelX (che ci mette la tecnologia di serie e gratuita “antipanico da ricarica”) per dare un impulso decisivo alla mobilità elettrica, ma non tra 10 anni, oggi. Ecco come ci si sente dopo aver guidato la nuova smart EQ cercando di fare un bilancio sui costi rispetto alla versione benzina.
DAL 2020 SOLO SMARTEQ Tenetevi sulle sedie perché dal 2020 le smart in listino saranno tutte elettriche e anche se non lo leggerete da nessuna parte, già oggi circa il 10% – ma anche più, di chi entra nelle concessionarie Smart per comprare un'auto nuova, ogni giorno esce con una smart EQ elettrica e nessuna preoccupazione su dove e come ricaricherà le batterie. Sono i dati a caldo che ci ha rivelato l'ufficio Stampa Daimler in una chiacchierata informale. Come? Sicuramente non le regalano, visto che il prezzo di listino è di circa 10 mila euro più alto rispetto alla versione tradizionale a benzina, e infatti è il pacchetto di contenuti tecnologici e servizi tra cui l' EQ Ready App inclusi con la smart EQ fortwo a convincere chi la prova, oltre al vantaggio sui costi legati all'uso di tutti i giorni di cui parleremo più avanti. Dopo la nostra prova su strada nella Green Power Run, proveremo a spiegarvi tutto quello che ci ha convinto e cosa meno tra i tornanti e le colline della Toscana. Partiamo dalla partnership tra Daimler (che con la presentazione del primo SUV elettrico da 400 km di autonomia ha ufficializzato la gamma EQ) ed Enel che ci ha accompagnati attraverso le tappe di questa competizione a zero emissioni. Uno dei motivi per cui almeno la metà degli automobilisti non è ancora passato all'elettrico è il problema delle colonnine e della ricarica pubblica, per questo ad ogni cliente Smart EQ sarà fornita una wallbox in omaggio (con potenze da 3, 7 o 22 kW) incluso il sopralluogo, l'installazione e la manutenzione da parte di Enel. Questo ovviamente comporta almeno la possibilità di poter installare in un'area privata o condominiale la wallbox, mentre per tutti gli altri, Enel ha già un piano di installazione attivo di 14.000 colonnine pubbliche (da 22 kW, 50 kW e 350 kW) entro il 2022 per un investimento complessivo fino a 300 milioni di euro.
COM'E' FATTA LA SMART EQ ELETTRICA Tornando alla piccola citycar elettrica assemblata nello stabilimento smart di Hambach (Francia), ben pochi dettagli distinguono la smart tradizionale dalla SmartEQ, a parte qualche dettaglio estetico, entrando dentro ad esempio salta subito all'occhio il freno a mano tradizionale, che magari avremmo preferito elettrico per armonizzarsi con una strumentazione votata all'elettromobilità. L'indicatore supplementare con misuratore di potenza e carica (utilissimo per sfruttare al meglio le batterie) si fa notare a sinistra del volante ed è molto utile a capire con un colpo d'occhio quanta carica resta e le fasi in cui il motore sta prelevando energia dalle batterie o le sta ricaricando. A proposito di motore e batteria, Il motore elettrico da 60 kW (81 CV-160 Nm) viene prodotto nello stabilimento Renault di Clèon, nel Nord della Francia, mentre il pacco di batterie agli ioni di litio da 17,6 kW/h (garantite 8 anni o 100 mila km) montato sotto ai due sedili è prodotto dalla Deutsche ACCUMOTIVE, azienda affiliata di Daimler che dal 2012 ha già realizzato 75 mila batterie. Per ricaricare la smartEQ fortwo della nostra prova era di serie il caricatore rapido da 22 kW che permette la ricarica trifase alle stazioni di ricarica pubbliche o alla wallbox in 40 minuti da 10% a 80% (optional da 861,17 euro). Invece tutte le smartEQ sono equipaggiate di serie con un caricabatterie da 4,6 kW che ricarica una batteria scarica in meno di 3,5 ore alla wallbox e in meno di sei ore alla presa elettrica domestica.
QUANTO COSTA MANTENERE UNA SMART ELETTRICA Una volta superato lo scoglio psicologico della ricarica, della colonnina e dell'autonomia, alla guida della smart EQ si comprende che scegliere un'auto elettrica sulla base del prezzo o valutandola come un'alternativa alle auto tradizionali a benzina o diesel non ha molto senso. E' vero che un'auto elettrica come la smart EQ costerà anche 10 mila euro più di quella tradizionale (per l'esattezza 24 mila 100 euro la smartEQ fortwo e 24 mila 650 euro la smartEQ forfour, in consegna dal 2019) ma se proprio la si vuole mettere sul piano economico, allora bisognerebbe considerare anche i costi di manutenzione, assicurazione, bollo, parcheggio, ztl, ecc a favore dell'elettrico. Daimler l'ha fatto mettendo a confronto la smart fortwo a benzina con la smartEQ fortwo a Roma e qui sotto trovate il confronto dei costi di massima, che potrà oscillare da nord a sud ma è abbastanza indicativo.
RECUPERARE ENERGIA FA BENE ANCHE ALLA TASCA Tornando alla nostra prova al volate della smartEQ fortwo, durante le diverse tappe alla Centrale Geotermica Larderello e poi alla Centrale Idroelettrica di Piano della Rocca è chiaro che abbiamo cercato di ottimizzare al meglio l'uso dell'autonomia di 160 km (valore misurato nel ciclo NEDC). Se si ha voglia (e necessità, come nel nostro caso) di risparmiare sulle batterie e massimizzare il recupero di energia, basta semplicemente premere il tasto Eco e guidare nel massimo piacere di trovarsi su un'auto a zero emissioni con una spinta lineare di cui resterà sbalordito chiunque scenda da una smart con motore termico. Magari nelle decelerazioni il freno motore è abbastanza energico per ricaricare più che può, ma quando ci si accorge che tutta quell'energia recuperata permette di fare decine di chilometri senza spendere una sola “goccia” dell'energia già immagazzinata, ci si sente appagati come non mai. Se poi serve più spinta (la modalità Eco limita la velocità massima e adatta l'erogazione della coppia) basta premere di più sull'acceleratore (situazione tipica di un sorpasso) e con la modalità Boost l'erogazione della potenza del motore sarà “pura”. Sicuramente potremo dirvi molto di più prossimamente in una prova su strada più approfondita.
LA SICUREZZA TESTATA DAI GIGANTI DI CASA Quanto alla sicurezza, forse non serve neppure ricordare che smart ha fatto della cellula tridion un suo marchio di fabbrica, che con la nuova smart fortwo impiega una percentuale maggiore di acciai ultraresistenti sottoposti a trattamento termico e acciai multifase. Pensate che la solidità della struttura deve reggere il confronto nei test interni con crash test contro Mercedes Classe S e Classe C. Oltre a tutte le dotazioni di sicurezza passiva che ormai sono uno standard, la smartEQ fortwo sono equipaggiate del sistema di assistenza in presenza di vento laterale (di serie), del sistema antisbandamento con vibrazioni di avvertimento (a richiesta) e del sistema di assistenza alla frenata attivo per l'Europa.
IL PIANO MERCEDES E SMART PER I PROSSIMI ANNI Il futuro della mobilità elettrica che sta progettando Daimler con i suoi partner passa anche attraverso servizi in grado di integrarsi nell'ecosistema urbano. Un piano che parte dalla wallbox domestica fornita da EnelX, si estende fino alla rete di ricarica pubblica e si completa attraverso il network di autorimesse private di 'ready to park' già oggi, attraverso un'App dedicata. La rete di strutture di ricarica ad uso pubblico parte da Roma e nei prossimi mesi si espanderà anche a Milano. Nella Capitale sono già disponibili 100 parcheggi convenzionati, 29 a Firenze, e 8 a Genova. “Nei prossimi anni, investiremo oltre dieci miliardi di euro in nuovi prodotti marcati EQ e oltre un miliardo nella produzione di batterie. – dichiarava recentemente Dieter Zetsche, ex Presidente del Consiglio Direttivo di Daimler AG – La trazione elettrica rappresenta un elemento essenziale della mobilità futura”. E la smartEQ fortwo è una chiara dimostrazione di come “ogni verità (che possiamo intendere anche come innovazione destinata a ridisegnare equilibri e smentire retaggi, ndr) generalmente passa tre fasi: prima viene derisa, poi viene criticata e poi finisce per essere accettata e data per scontata” lo diceva il filosofo (tedesco, manco a farlo apposta) Arthur Schopenhauer. La vostra idea sulle auto elettriche in quale di queste fasi si trova?
Paoblog
13:29, 25 Ottobre 2018Smart tradizionale: 148 ?/mese di Rca? Per un totale di 1776 ? all'anno? A Napoli forse …
Mi sa che Mercedes in questa comparazione se la suona e se la canta per spingere l'EV.