
Ecco come è fatta e come va la versione aggiornata della monovolume su base Mègane in versione "corta?
Dopo tre anni di onorata carriera Renault ha aggiornato la Scenìc Xmod con l'obbiettivo di restare ai vertici della categoria in termini di vendite e di appeal verso i clienti delle monovolume compatte. Per fare ciò la casa francese è andata oltre ad un semplice restyling andando a modificare anche parte della scocca. Le motorizzazioni disponibili sono cinque: due a benzina, due Diesel e una bifuel. I motori a benzina sono un 1.2 Energy TCE turbo (con Start&Stop) da 115 CV e un 1.4 TCE turbo da 130 CV. I Diesel sono un 1.5 dCi da 110 CV diponibile con cambio manuale (con Start&Stop optional) o con cambio automatico a doppia frizione EDC, e un 1.6 Energy dCi da 130 CV con Start&Stop. Il motore bifuel GPL è invece un 1.6 da 110 CV. Noi abbiamo provato la versione in allestimento Live con il motore 1.5 dci da 110CV ed il cambio robotizzato EDC: ecco le nostre impressioni.
ESTERNI – La XMod si presenta con un look moderno e dinamico: la linea esterna è più fluida rispetto alla versione precedente ed è stata resa ancora più sportiva grazie alle modifiche al paraurti anteriore che beneficia di elementi decorativi cromati inseriti nel prolungamento delle luci diurne a LED. In più sono stati ridisegnati alcuni dettagli come la griglia del paraurti che, grazie ai suoi profili arrotondati, nasconde al meglio il radiatore. Gli ingombri della vettura sono pari a 4 metri e 37 centimetri di lunghezza (con passo di 2 metri e 70 centimetri), 1 metro e 85 centimetri di larghezza (2 metri e 8 centimetri considerando gli specchietti) e 1 metro e 65 centimetri di altezza. Il bagagliaio ha un volume di 645 litri, abbattendo i sedili si arriva a 1850 litri mentre estraendoli si giunge a 2050 litri.
IN OFFICINA – Alzando la vettura sul ponte si nota la presenza della sola carenatura sotto il motore. Lungo la linea di scarico, sotto al pianale, è stato posizionato il filtro antiparticolato: sebbene, sempre più spesso, per aumentarne l’efficienza e ridurre i problemi dovuti alla rigenerazione in città, questo componente venga installato direttamente nel vano motore, la posizione scelta da Renault agevola sia l’eventuale sostituzione sia l’intervento sui sensori che monitorano lo stato di funzionamento del filtro. Lo schema sospensivo è di tipo McPherson all’anterione e ponte torcente al posteriore. Il freno di stazionamento è elettrico del tipo con attuatori sulle pinze. Attenzione alle sospensioni posteriori: gli attachi degli ammortizzatori sono all’interno del portabagagli (vedi fotogallery), di conseguenza per smontarli c’è bisogno dell’intervento di due persone e quindi i costi per la sostituzione aumentano. Facile invece sostituire le lampadine sia delle frecce sia degli anabbaglianti.
INTERNI – Lo spazio a bordo è abbondante e, grazie alle ampie vetrature, è ottimamente illuminato. Lo sterzo è leggermente inclinato e l’ergonomia del volante è solo discreta dato che la presa non è delle migliori. Nella parte posteriore del volante, sulla destra, sono presenti i comandi dell’autoradio e del telefono mentre sul volante sono presenti solo i pulsanti del cruise control. Il quadro strumenti è di tipo digitale ma riproduce, per il contagiri, l’indicatore a lancetta per una migliore leggibilità; il tachimetro indica numericamente la velocità mentre la temperatura del liquido di raffreddamento e l’indicatore della benzina sono rappresentati rispettivamente da una barra orizzontale e da una verticale. Per incontrare al massimo il gusto della clientela è possibile anche scegliere, per il quadro strumenti, tra 4 colori diversi di illuminazione. Il climatizzatore è automatico bizona, funziona molto bene ed ha anche il controllo della qualità dell’aria; i controlli sono posizionati sotto all’autoradio e sono intuitivi e facili da utilizzare. Il pulsante dell’hazard è di dimensioni generose e si trova in posizione centrale, facile da vedere e da raggiungere. Secondo Renault, la nuova Xmod offre la migliore modularità della categoria: obbiettivo raggiunto grazie ai sedili del passeggero anteriore e della seconda fila ripiegabili a tavolino. Una maniglia situata sul fianco dei sedili laterali di seconda fila consente di ripiegare lo schienale e di arretrare completamene i sedili con un unico movimento; è possibile poi rimuovere agevolmente questi ultimi e ottenere così anche un interessante aumento del volume di carico. Utili infine le prese da 12V ad ogni fila e gli oltre quaranta alloggiamenti (per un totale di 90 litri) suddivisi in tutto l’abitacolo.
INFOTAINMENT – La Xmod in prova era dotata di radio bluetooth con ingresso ipod. Abbastanza facile la procedura di agganciamento del telefono al sistema e buona la qualità audio della telefonata telefonata (noi abbiamo usato un Nokia 2760 ed un LG Optimus pro). Non è previsto lo streaming audio tramite bluetooth. Il navigatore funziona bene nella ricerca della destinazione prescelta, l’unica pecca è che, nelle situazioni, molto rare, in cui ci si trova su una di due strade parallele tra loro molto vicine, non riesce a trovare la posizione corretta dell’auto. La qualità della musica è buona, anche se non sconfina nell’alta fedeltà, sia con la radio sia con i file MP3; molto buona invece la qualità del lettore CD. Vi sconsigliamo di regolare bassi e alti perché l’intervento dell’equalizzatore è molto grossolano e restituisce un suono artefatto.
SU STRADA – Si apprezza la tenuta di strada e la stabilità come anche ottima è capacità di assorbire le sconessioni (205/55 R17 le dimensioni dei pneumatici presenti sull’esemplare in prova). Riguardo al feeling di guida lo sterzo è tarato, giustamente dato il segmento di mercato che presidia la vettura, in maniera turistica: la precisone è migliorabile e ciò non permette di sfruttare a pieno il potenziale del telaio. Molto duro da azionare il pedale del freno, tuttavia la modulabilità è buona e anche la frenata è potente. Il cambio, un robotizzato a 6 marce a doppia frizione denominato EDC (Efficient Dual Clutch) è abbastanza fluido se si guida in maniera tranquilla ma ancora non ha raggiunto i livelli dei classici automatici con convertitore di coppia. Se si preme a fondo il pedale dell’acceleratore invece i tempi di risposta sembrano lunghi, ciò è dovuto probabilmente al fatto che i tempi di innesto della frizione sono lunghi (la sensazione è quella che ci sia uno slittamento troppo prolungato), bene invece le scalate in fase di frenata. Il motore è la versione ampiamente rivista del K9K che tanti problemi ha dato in passato in termini di affidabilità: il propulsore grazie a questa evoluzione è diventato molto silenzioso e riesce anche a garantire una buona spinta grazie anche al buona rapportatura del cambio; secondo noi rende al meglio per una guida rilassata. Una nota infine sulla visibilità che è risultata davvero ottima. Per raggiungere questo risultato, e garantire di conseguenza una maggiore sicurezza nelle rotatorie e negli incroci, Renault ha cambiato la distanza tra i montanti del parabrezza. Grazie a queste modifiche rispetto alla versione pre-restyling, la casa francese afferma di aver aumentato di oltre l'8% l’angolo di visione laterale mentre l’angolo di visione dall’alto è stato aumentato di oltre il 15%.
SICUREZZA – La Scenic Xmod ha ottenuto, nel test effettuato nel 2009 sulla versione “lunga”, 5 stelle Euro NCAP. Dal punto di vista della sicurezza passiva, Xmod monta il Sistema Renault di Protezione di terza generazione (con anti-effetto submarining per i sedili, doppio pretensionatore, limitatore di carico e airbag adattativi), doppi sensori di urto laterale (con airbag torace, bacino e addome a doppio volume) e ganci Isofix a 3 punti di ancoraggio per i seggiolini sui tre posti di 2° fila. Optional il “pack security” (con airbag a tendina e segnale di dimenticanza per tutte le cinture di sicurezza) che noi di SicurAUTO.it, visto che la vettura si rivolge alle famiglie, avremmo preferito vedere di serie già dall’equipaggiamento base. Come dispositivi di sicurezza attiva da segnalare il Visio System che aiuta il conducente a restare vigile migliorando anche la visibilità notturna: questo dispositivo, pur utilizzando un'unica telecamera, è in grado di unire le funzionalità di segnalazione sonora del superamento della linea di carreggiata e la regolazione automatica degli abbaglianti. In questo modo si ottiene un vantaggio sia per la sicurezza del conducente sia per la sicurezza degli automobilisti che viaggiano in senso opposto. Di serie anche l’accensione automatica dei proiettori e dei tergicristalli, il regolatore-limitatore di velocità, il sistema di controllo della pressione dei pneumatici oltre ai ben noti ABS con ripartitore elettronico della frenata, l'assistenza alla frenata di emergenza (AFE), l'ESP con funzione supplementare di controllo del sottosterzo (CSV).
PREZZI – Si parte da 20 mila 600 Euro per la Xmod con il 1.6 bifuel in allestimento Wave che di serie offre l’assistenza alle partenze in salita (Hill Start Assist), la radio con Bluetooth e prese USB e I-Pod. Disponibili anche gli allestimenti Live (con “Air quality control”, cerchi da 17” e navigatore integrato TomTom con Servizi Live: HD Traffic, Allarme per zone a rischio, Google Search e previsioni meteo) ed Energy Bose (con tetto panoramico elettrico e sistema audio Bose). Quest’ultima versione, con il motore 1.6 diesel da 130 CV, parte invece da 28 mila 350 Euro.
Si ringrazia per la gentile collaborazione l’officina Antares, Via Ardeatina km 22.300 – 00134 Roma
Officina
22:26, 27 Dicembre 2012Il K9K aveva un problema ai supporti di banco. Quando è uscito per la prima volta nel 2003 i supporti di banco presentavano un foro che serviva a collegarli tutti insieme tramite un'asta che avrebbe dovuto attraversarli, irrigidendo di conseguenza la struttura. L'asta, anche se prevista nel progetto, per evidenti motivi di costo, non fu mai montata ma i fori sui supporti furono lasciati. I fori facevano da innesco di cricche che andavano a spaccare i supporti di banco e ciò portava alla sostituzione del motore. Era un problema abbastanza diffuso e che capitava piuttosto spesso. Poi si sono accorti del problema e qualche anno più tardi (nel 2005-2006) hanno modificato i supporti eliminando i fori ed il motore è andato bene.Questo era il problema principale di cui soffriva il K9K. Un altro problema meno grave era costituito dalla pompa di alta pressione del gasolio fornita da Delphi che aveva una cementificazione dei componenti interni e quindi spesso si formavano trucioli di metallo che andavano a compromettere l'impianto di iniezione. Il sistema Delphi fu sostituito con il Siemens che non ha dato alcun problema.
Bruno
11:31, 28 Dicembre 2012Da quello che risulta, il problema della fusione delle bronzine si è verificato anche su motori K9K successivi alla modifica (supporti senza fori). Da informazioni fornite da riparatori che sono intervenuti su tali motori, le bronzine dopo molti km tendono a ruotare nel proprio alloggiamento grippando, con rischio di rottura delle bielle.
Pietro
19:02, 6 Gennaio 2013Ringrazio il lettore della gentile segnalazione del refuso. La lunghezza della Megan Scenic X-Mod fornitaci dal reparto tecnico di Renault è di 437 centimetri. I 3 cm di differenza rispetto alla versione pre-restyling sono da attribuire alle mensole con funzione aerodinamica presenti nella parte inferiore del paraurti.Cordiali Saluti