Abbiamo provato la limousine Porsche, nella versione più parsimoniosa. Ecco come va la Panamera Diesel
Prima di parlare della Panamera Diesel è bene fare una breve panoramica su quello che Porsche è oggi e sul ruolo che riveste sul mercato mondiale. Se Pensate che il brand di Stoccarda sia un costruttore di auto sportive e che la famosa 911 sia il suo cavallo di battaglia, bè vi sbagliate di grosso. Magari la 911 riveste ancora un ruolo iconico nella gamma Porsche e sicuramente la auto sportive sono molto importanti, come dimostrano l'impegno nel motorsport e il recente lancio della 918 Hybrid, ma ancora più importanti sono gli altri modelli, come la Panamera e soprattutto la Cayenne. Ebbene si, il SUV con la Cavallina sul cofano è la Porsche più venduta nel mondo, ormai da qualche anno e pesa per oltre il 50 % sulla produzione totale. Un altro 15/20 % è appannaggio della Panamera, mentre i modelli sportivi (911, Boxster e Cayman) si dividono ciò che rimane delle oltre 100.000 Porsche vendute ogni anno. Sembra quasi un'eresia, ma, attenendosi ai numeri, Porsche è principalmente un costruttore di SUV. Per i puristi e gli appassionati del marchio può essere una offesa mortale, ma il management tedesco è ben contento di essere riuscito a intercettare i gusti del mercato premium mondiale, visti i risultati commerciali che migliorano ogni anno. La Panamera è un'auto pensata per essere venduta globalmente e la sua gamma riflette questa scelta; con oltre 100.000 esemplari venduti in quattro anni, il target iniziale di 20.000 unità/anno è stato raggiunto e superato.
DESIGN – Quando i designer Porsche hanno iniziato a pensare la linea della Panamera si sono trovati di fronte a un bivio: creare una carrozzeria che rappresentasse tutti gli stilemi Porsche oppure creare qualcosa di radicalmente diverso. La strada intrapresa è stata, senza ombra di dubbio, la prima, per cui la Panamera è immediatamente riconoscibile come Porsche. Il frontale è inequivocabile, molto simile nelle proporzioni a quello del resto della gamma. La fiancata, nonostante la lunghezza del corpo vettura, risulta snella, mentre la parte posteriore è quella che a volte raccoglie delle critiche. La scelta di seguire gli stilemi della 911 non piace a tutti, ma è innegabile che il portellone (elettrico) doni all'auto molta praticità in più rispetto alle concorrenti.
INTERNI – Salendo nella Panamera si viene subito assaliti da un dubbio: è una limousine, oppure una sportiva? Si può rispondere che è la limousine secondo Porsche, sembra un elegante gioco di parole ma rispecchia la realtà dei fatti. Il posto guida è uno dei migliori in assoluto, la posizione è praticamente perfetta e le possibilità di regolazione quasi infinite. Si può stare molto bassi, con le gambe semi-distese e il volante vicino, pronti per un “time attack” oppure assumere una posizione meno sportiva. La comodità, comunque, è assicurata. I posti posteriori sono solo due, separati dal tunnel centrale dove si trova un elegante mobiletto con i portabicchieri. Si sta comodi anche dietro, a patto che i sedili anteriori non siano del tutto arretrati.
INFOTAINMENT – Il sistema di infotainment della Panamera si chiama PCM – Porsche Communication Management e racchiude tutte le funzioni della vettura. La gestione è sdoppiata, c'è il display da 7 pollici sulla plancia che è touchscreen ma si comanda anche attraverso alcuni pulsanti e c'è uno strumento multifunzione all'interno del cruscotto. Nella classica strumentazione Porsche a cinque quadranti, il secondo da destra può essere impostato tramite i comandi al volante, scorrendo varie schermate (audio, telefono, navigazione, mappe, temperature di esercizio, pressione gomme, trip computer). Il PCM ha una completezza esemplare, anche la connessione Bluetooth (testata con Galaxy S3) è ottima, ma necessita di un certo periodo di apprendistato, non essendo troppo intuitivo.
CORPO VETTURA – La Porsche Panamera Diesel è lunga 4,97 metri, larga 1,91 m, con un passo di 2,92 m. L'altezza raggiunge gli 1,41 metri, configurando un bagagliaio da 445 litri, che diventano 1.263 se si abbattono i sedili posteriori. Al posteriore troviamo lo spoiler adattivo che fuoriesce sopra i 120 km/h aumentando la deportanza; anche il portellone è elettronico, l'apertura e la chiusura avvengono in maniera automatica con un comando dal posto guida, con il pulsante sul portellone oppure con quello sulla chiave d'accensione. Ma, visto il lignaggio e il prezzo dell'auto stupisce che per avere il tergilunotto posteriore (non presente sull'esemplare in prova) bisogna pagare 351 € in più. Anche lo specchietto retrovisore anti-abbagliante automatico è optional e costa 378 €.
SU STRADA – La Porsche Panamera è una di quelle auto che ti fanno ringraziare l'avvento dell'elettronica e l'evoluzione della tecnica. Diversamente non sarebbe possibile ottenere simili prestazioni da un'auto con queste caratteristiche. Ricordiamoci che la Panamera Diesel è un'auto che, in ordine di marcia, ha una massa complessiva che sfiora le due tonnellate. Nella guida normale e rilassata, che si addice a una limousine, questo peso semplicemente non si sente. Il cambio ZF a 8 rapporti è fluidissimo nell'innesto delle marce e gestisce tantissima coppia, lo sterzo è leggero e le sospensioni a controllo elettronico (optional da 1.573 €)hanno una taratura abbastanza morbida. A proposito, il motore è una versione rivista del V6 3.0 turbodiesel di origine Volkswagen, rispetto al quale ha guadagnato alcuni cavalli, arrivando alla soglia dei 250 a 4.000 giri, mentre la coppia motrice raggiunge i 550 Nm tra i 1.750 e i 2.500 giri. All''inizio del 2014 arriverà una nuova versione di questo propulsore, con 300 CV e 650 Nm di coppia massima. Per ottenere questi risultati sono stati riprogettati l'albero motore, i pistoni e il sistema di sovralimentazione che ora è raffreddato a liquido e lavora a una pressione massima di 3 bar, contro i precedenti 2,5. Al volante non si bada troppo ai numeri, ma si sente bene la spinta poderosa. Nelle marce basse e almeno fino all'innesto della quarta, la Panamera attacca letteralmente al sedile mentre accumula velocità senza sforzo apparente e senza particolari rumori. Il merito è dell'insonorizzazione globale ma anche dell'ottimo Cx di 0,30. Tuttavia bisogna prestare attenzione, perché in men che non si dica si supera qualsiasi velocità codice. Meglio, allora, affidarsi al cruise control e impostarlo sui 130 km/h, con il motore che “ronfa” in ottava marcia a poco meno di 2.000 giri. Con la Panamera ci si può anche divertire tra le curve, basta irrigidire le sospensioni e selezionare il programma Sport; il cambio è meglio lasciarlo in automatico, anche perché i comandi al volante sono poco intuitivi. L'aderenza è tanta, i pneumatici da 245/50-18 all'anteriore e da 275/45-18 al posteriore si aggrappano all'asfalto e i freni, con Pinze fisse monoblocco (a sei pistoncini davanti e quattro dietro), dischi autoventilanti (360 mm davanti e 330 mm dietro) e baffati, rispondono sempre “presente” anche se la prima parte di corsa del pedale e fin troppo morbida. La stabilità è davvero alta e l'assetto sostanzialmente neutro, con una lieve tendenza al sottosterzo, accentuata dal sistema Torque Vectoring Plus – un differenziale posteriore attivo – che scarica sulle ruote posteriori tutta la potenza possibile ma non un Nm di più.
SICUREZZA – La Porsche Panamera non è mai stata testata dall'Euro NCAP, quindi possiamo solo elencare i dispositivi di sicurezza che sono comunque molti. Gli airbag sono addirittura dieci: full-size lato guidatore e passeggero, ginocchia lato guidatore e passeggero, laterali integrati nei sedili lato guidatore e passeggero, a tendina a copertura dell'intera area telaio del tetto e dei finestrini laterali dal montante anteriore a quello posteriore su entrambi i lati. I fari bi-xeno sono di serie, così come il cofano motore attivo, gli attacchi ISOFIX sui sedili posteriori e i limitatori di carico sulle cinture anteriori.
IN OFFICINA – La Porsche Panamera è stata progettata con ampio uso di acciai altoresistenziali e di componenti in alluminio. Le sospensioni anteriori a quadrilateri e le posteriori multi-link a cinque bracci sono costruite con questo materiale leggero, così come il cofano motore, i parafanghi e le portiere. Il sottoscocca è interamente carenato, così come i passaruota che sono rivestiti di materiale fonoassorbente. Il servosterzo è ad assistenza variabile e il serbatoio contiene 80 litri, di cui 10 di riserva.
PREZZI – Il listino della Porsche Panamera parte dai 86.862 € della versione 3.6 litri 310 CV a benzina, per arrivare ai 203.494 € della Turbo S Executive a passo lungo. La Panamera Diesel della nostra prova costa 88.936 €.