Maserati Quattroporte S Q4: primo contatto

Maserati Quattroporte S Q4: primo contatto

Abbiamo guidato la Quattroporte S Q4, l'ultima incarnazione della limousine Maserati

12 Novembre 2013 - 03:11

Ieri vi abbiamo raccontato della nostra trasferta modenese, in quella parte di Modena dove si trova la sede storica e una delle fabbriche Maserati. Lì, in viale Ciro Menotti 322, abbiamo preso in consegna una Ghibli Diesel e l'abbiamo strapazzata in lungo e in largo per tutte le colline modenesi, fino all'ora di pranzo. Dopo aver assaggiato le prelibatezze locali, ci siamo accomodati al volante della Quattroporte, che vista la sua natura di limousine ci avrebbe di certo favorito la digestione. Bè, ci sbagliavamo, perché la grossa berlina del Tridente nasconde benissimo le sue dimensioni e ti invoglia a guidare come una sportiva di razza.

CINA E USA – Già, le dimensioni…in certi casi contano eccome, come dimostrano i 5,26 metri di questa Quattroporte, anche se la linea è così bella ed equilibrata che quasi non ci si crede. La nuova Maserati è così lunga perché è il mercato che lo richiede, soprattutto quello cinese, che con 3.956 ordini dall'inizio del 2013, si è issato in testa nella classifica delle vendite, seguito a ruota da quello americano con 3.416 contratti firmati. I cinesi hanno gusti diversi in fatto di auto, gusti che noi europei facciamo fatica a capire, come questa predilezione per le vetture lunghe. Ma le case si adeguano, tanto che in Cina esistono versioni a passo lungo di auto che qui da noi sarebbero improponibili.

UNA NUOVA ARCHITETTURA – I numeri, tuttavia, sono dalla parte di Maserati e dei suoi designer che hanno saputo mascherare questa lunghezza e, compito ancora più difficile, sono riusciti a non far rimpiangere la precedente Quattroporte, quella nata dalla matita di Pininfarina. Rispetto alla precedente, la nuova ammiraglia del Tridente ha anche perso un'altra caratteristica, ovvero la disposizione anteriore centrale del motore. La nuova piattaforma, di derivazione Chrysler ha imposto dei cambiamenti, ma lo sviluppo certosino e l'utilizzo massiccio di componenti in alluminio e in magnesio ha permesso di avere una distribuzione ottimale delle masse, al 50 % tra avantreno e retrotreno, sia nel caso delle versione a due ruote motrici che di quelle a quattro ruote motrici.

C'E' ANCHE IL V8… – Del piano industriale di Maserati, con l'ambizioso obiettivo delle 50.000 auto vendute nel 2015, ne abbiamo parlato più di una volta. Per raggiungere questi risultati è fondamentale avere una gamma ampia e in grado di rispondere a diverse esigenze. Per cui ecco il 3.0 V6 turbodiesel da 275 CV, ideale per i mercati europei, seguito da 3.0 V6 bi-turbo a benzina da 410 CV e con la trazione integrale, che per il mercato cinese è disponibile anche in versione da 330 CV a due ruote motrici. Al top della gamma si posiziona il poderoso V8 da 530 CV, che non è un'evoluzione del precedente otto cilindri aspirato, ma un'unità tutta nuova, che ha una cilindrata di 3.8 litri ed è alimentata da due turbocompressori.

…PROGETTATO DA FERRARI – Come il V6 benzina, anche questo V8 è stato progettato da Ferrari e viene prodotto negli stabilimenti di Maranello, ma al contrario del fratello più piccolo, che è nato dal basamento Chrysler Pentastar, il nuovo V8 è un progetto inedito. In ossequio alle sinergie industriale condivide alcune caratteristiche con il fratello minore, come l'architettura delle camere di scoppio, ma l'angolo tra le bancate è di 90°, mentre sul V6 è di 60°. Il fatto che il V8 sia un motore del tutto originale lascia presuppore che lo potremmo vedere, in futuro, anche sotto il cofano di qualche modello Ferrari, come ad esempio la California.

LA QUATTROPORTE S Q4 – Come la Ghibli, anche la Quattroporte viene prodotta a Grugliasco, negli stabilimenti ex-Bertone, ma le due auto condividono tanto altro e la somiglianza è visibile anche all'interno, nella strumentazione, nel sistema di infotainment e sul volante. Se ci si accomoda dietro, invece, i 30 cm in più della Quattroporte si percepiscono tutti e lo spazio per le gambe risulta sempre più che abbondante. Ma noi preferiamo salire davanti, regolare il sedile e aggiustare il volante, entrambi elettrici. La “nostra” Maserati è una S Q4 da 410 CV. Siamo appena scesi dalla Ghibli chiedendoci se il surplus di potenza e dimensioni ci metterà in difficoltà, ma così non è. Così come la sorella minore, anche la Quattroporte si guida in punta di dita, avvolti dal silenzio e con una dolcezza di funzionamento esemplare. Assumere un autista e farsi scarrozzare sul sedile posteriore ci pare un delitto, ma su quest'auto sembra perfettamente coerente. Il cambio ZF snocciola gli 8 rapporti quasi senza farsi notare e le sospensioni elettroniche assorbono bene le sconnessioni.

MANCA IL RADAR – Ma, anche in questo caso basta giocare con i pulsantini sul tunnel centrale e prendere il comando delle operazioni. Il V6 risponde presente e i 410 CV si sentono tutti; la Maserati ti incolla al sedile e il tachimetro si imbizzarrisce come un purosangue nervoso. Anche nelle curve il discorso non cambia. Fatta la tara alle dimensioni della vettura si può contare sui freni potenti, sullo sterzo preciso e sulla trazione integrale, che ripartisce la coppia istantaneamente (tempi di risposta di 150 ms) e si avvale di un differenziale posteriore Torsen. Il risultato è che la Quattroporte non vuole saperne di scollarsi da terra; il sovrasterzo non esiste e per provocare il sottosterzo bisogna davvero esagerare. Insomma la Maserati Quattroporte è una limousine a tutti gli effetti, ma anche una sportiva da guidare con passione. Peccato per le mancanze che condivide con la Ghibli, come i comandi al volante non all'altezza e la totale assenza di sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione. Niente telecamere o radar per lei, solo tanto lusso e sportività, ai clienti Maserati piace così.

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