
Sulle buche o i dossi molto vicini le sospensioni sMotion rendono le ruote attive e si preparano ad equipaggiare le prime auto a guida autonoma
Le auto a guida autonoma tra qualche anno ci permetteranno di fare tutt'altro che guidare (intanto bisogna realizzare mappe 3D in alta definizione, come puoi approfondire qui), leggere un libro, lavorare al computer o anche scrivere. Ma chi conosce bene lo stato delle strade italiane (ma non che all'estero siano molto diverse) si sarà accorto che già senza fare nulla i passeggeri vengono strapazzati da tutti i lati, tra buche, dossi rallentatori e sampietrini. Cosa succederà quando le auto guideranno da sole? Potremo realmente viaggiare comodi o dovremo aggrapparci ovunque, visto che a differenza del guidatore, il computer non concepisce il mal d'auto? A questo ci hanno pensato i tecnici di ZF che hanno sviluppato il primo sistema di sospensioni sMotion che rende le ruote attive e risponde proprio alle esigenze delle auto a guida automatizzata.
LE AUTO NON AVRANNO PIU' ROLLIO Il sistema sMOTION è basato sulla tecnologia Continuous Damping Control (CDC), con fasi indipendenti di estensione e di compressione. Questa tecnologia è progettata per variare in maniera attiva e continua le caratteristiche di guida e di handling tra dure (orientate alla stabilità e alla dinamica) e morbide (orientate al comfort). Il sistema sMOTION è fatto da un'unità pompa-motore elettrico, molto compatta ed esterna e con elettronica integrata, che lavora come attuatore bidirezionale su ogni ruota. Questo attuatore è capace di alzare e abbassare lo stelo dell'ammortizzatore (Sai come evitare di danneggiarli? Ne parliamo qui) individualmente su ogni ruota – una funzione che ZF definisce esclusiva nel mercato attuale. Questo consentirà un maggiore controllo di tutti i movimenti a bassa frequenza della scocca: in curva, ad esempio, le due ruote interne vengono ritratte e quelle esterne estratte, mantenendo l'autovettura pressoché orizzontale. Lo stesso vale in caso di dossi lunghi – che hanno caratteristiche differenti sul lato sinistro e destro o compaiono solo da un lato. Non dimentichiamoci però che se il rollio diminuirà aumentando il confort, all'interno dell'abitacolo non ci sarà gravità zero, quindi i passeggeri dovranno comunque fare i conti con gli effetti della fisica durante la guida al di fuori del centro urbano.
COMUNICANO ANCHE CON LE AUTO E LE INFRASTRUTTURE Collegato in rete con sensori ambientali o telecamere, il sistema sMOTION è in grado di individuare in anticipo le caratteristiche del manto stradale, come ad esempio buche, e di preparare gli attuatori (controllo predittivo) all'azione: mentre attraversa l'avvallamento, il sistema mantiene attivamente la ruota interessata all'altezza della sede stradale anziché lasciarla cadere all'interno. I dati sulla dinamica verticale delle singole ruote possono essere registrati direttamente all'interno delle unità degli attuatori oppure tramite sensori di bordo. Queste informazioni confluiscono in una centralina di comando che regola gli attuatori. L'elettronica integrata degli attuatori serve ad attivare motore elettrico, pompa e CDC, per produrre il minor movimento possibile della scocca. Se trasmessi a un cloud, i dati degli ammortizzatori possono essere utilizzati per informare i veicoli che seguono o segnalare alle infrastrutture eventuali danni pericolosi sulla corsia di marcia.
L'AUTO DIVENTERA' UNA “BOLLA” TECNOLOGICA “Negli sviluppi per la guida altamente automatizzata e autonoma, all'autotelaio spetta un ruolo chiave,” afferma il dott. Holger Klein, responsabile della divisione Sistemi Autotelaio per Autovetture di ZF. “Infatti, nel momento in cui l'autopilota prende il controllo del volante, tutti i passeggeri vogliono essere completamente rilassati e inconsapevoli dei movimenti del veicolo, indipendentemente dalla situazione di marcia. Il nostro sistema di sospensioni completamente attive sMOTION può contribuire a trasformare questo desiderio in realtà”. Con gli ammortizzatori intelligenti sMOTION, ZF promette che è possibile eliminare quasi completamente i fastidiosi movimenti e le vibrazioni dovuti alla strada, il beccheggio dell'auto durante le frenate e le accelerate, il rollio e l'imbardata durante il cambio di corsia o in curva. “I passeggeri hanno così la sensazione di fluttuare sopra ogni dosso o depressione,” afferma Klein.