Volkswagen: CO2 nei climatizzatori per proteggere l'ambiente

Volkswagen: CO2 nei climatizzatori per proteggere l'ambiente Volkswagen punta a sviluppare tecnologie pulite per ridurre le emissioni di CO2

Volkswagen punta a sviluppare tecnologie pulite per ridurre le emissioni di CO2, mettendola nel climatizzatore dell'auto

14 Marzo 2013 - 06:03

Avreste mai immaginato che una delle soluzioni per salvare l'ambiente si nascondesse proprio nell'anidride carbonica, soppesata dalle normative antinquinamento europee?

C'E' DEL BUONO ANCHE NELLA CO2 – Volkswagen ha intenzione di usare la CO2 come gas refrigerante per il climatizzatore delle sue future auto. Il motivo? E' meno pericolosa del gas attualmente in uso (R1234yf) e dai test condotti dall'Agenzia federale tedesca per l'ambiente, aiuterebbe anche a consumare meno carburante. Al Salone internazionale di Ginevra 2013, il Costruttore tedesco ha annunciato i suoi piani d'investimento, destinati per due terzi allo sviluppo di nuove tecnologie per la sostenibilità e la salvaguardia dell'ambiente. Quello delle fonti energetiche alternative (vedi il metano prodotto dalla paglia) non è il solo traguardo allo studio dei tecnici tedeschi, perché le auto più efficienti del marchio useranno CO2 come refrigerante nei futuri climatizzatori d'aria. La CO2 (nota anche come R744) produce un effetto serra significativamente inferiore rispetto ai gas convenzionalmente usati fino ad oggi, con un valore di GWP (Global Warming Potential – Potenziale di Surriscaldamento Globale) di 1 (il limite UE è fissato a 150).

I TEST DELL'UBA – Secondo l'Agenzia federale tedesca per l'ambiente (UBA), nel 2010 gli incidenti stradali in Germania tra le sole auto hanno disperso nell'ambiente 3000 tonnellate di gas R134a (sostituito a gennaio 2013 con R1234yf). La quantità di gas a base di fluoro tetrafluoroetano equivale a 3,9 milioni di tonnellate di CO2 o molto più semplicemente all'anidride carbonica emessa dagli scarichi di 2,3 milioni di auto. Questo ha spinto molti studi sullo sviluppo di sistemi di refrigerazione a base di gas naturale CO2 che hanno evidenziato anche una migliore efficienza energetica del gas refrigerante naturale.

MENO CARBURANTE – I test condotti dall'UBA in galleria del vento usando CO2 nel condizionatore delle auto ha evidenziato una riduzione del consumo di carburante, più sensibile a temperature esterne medio-basse (tra 20 e 28 °C) ma interessanti anche a 35 °C. Rispetto a un sistema di condizionamento convenzionale, l'uso di CO2 come gas refrigerante ha imposto l'adozione di componenti dalla tenuta maggiore, per le pressioni maggiori e la migliore insonorizzazione del vano motore per sopperire al rumore più insistente prodotto. L'adeguamento tecnico, secondo quanto diffuso dall'UBA, è costato circa 300 euro durante la sperimentazione ma lo sviluppo di questa tecnologia in serie, utile ad ottimizzare soprattutto l'autonomia dei veicoli elettrici, dovrebbe contenere i costi tra 50 e 100 euro.

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