Sicurezza e prevenzione stradale, a Viterbo uno spettacolo multimediale

Sabato 20 marzo 2010, alle ore 9,00, presso il cinema teatro "Azzurro", si terrà uno spettacolo multimediale sulla sicurezza stradale. Nell'ambito del piano pluriennale di educazione alla ...

12 Marzo 2010 - 04:03

Sabato 20 marzo 2010, alle ore 9,00, presso il cinema teatro “Azzurro”, si terrà uno spettacolo multimediale sulla sicurezza stradale. Nell'ambito del piano pluriennale di educazione alla sicurezza stradale nelle scuole il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha avviato un percorso di attività particolarmente finalizzato a favorire il coinvolgimento delle scuole medie superiori.

Tra le iniziative previste è stato organizzato, a livello nazionale, uno spettacolo che utilizza un linguaggio e modalità comunicative adeguate a stimolare la riflessione sui temi della sicurezza stradale tra gli studenti ed è finalizzato anche a fornire ai docenti elementi utili agli sviluppi didattici in classe. Guidati dall'attore Rosario Parenti i ragazzi parteciperanno ad una “lezione” fuori da tutti gli schemi tradizionali di didattica. Lo spettacolo si apre con un “dj” alla consolle, musica da discoteca e tante battute dell'attore, che con ironia e crudo realismo coinvolgerà direttamente i ragazzi nella recitazione.

Ottomila persone ogni anno in Italia muoiono in incidenti stradali, 250 mila i feriti gravi di cui 20 mila con lesioni, menomazioni o mutilazioni permanenti. È la fredda cronaca dei numeri a delineare uno dei problemi quotidiani più drammatici del nostro paese. Le cause principali sono la velocità e i sorpassi azzardati derivati dallo stato psicofisico del conducente: distrazione, stanchezza, guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe. Oltre il 50% delle vittime sono giovani tra i 16 e i 40 anni. Durante il naturale percorso di crescita, l'adolescente è spesso protagonista di forme di disagio giovanile e di fenomeni di notevole rilevanza sociale, quali la ricerca di forme di trasgressione agli schemi e alle convenzionali regole sociali; fenomeni che si ripercuotono in ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalla scelta dell'abbigliamento a quella delle forme di aggregazione, dagli strumenti di divertimento al linguaggio, dai comportamenti relazionali a quelli personali di fronte alle difficoltà e, non da ultimo, ai comportamenti alla guida di un veicolo, spesso incoscientemente pericolosi per loro stessi e per gli altri. Vi è dunque da considerare l'importanza di una corretta e completa informazione e di uno scambio libero di esperienze personali che possano aiutare l'adolescente e gli adulti ad assumere atteggiamenti e comportamenti validi nel momento in cui si trovano a contatto con tali problematiche.

“Ventisemarzomillenovecentosettanta” nasce dalla necessità di promuovere un contesto di riflessione sui diversi comportamenti a rischio che le persone mettono in atto quando sono, o saranno, alla guida di un veicolo. L'obiettivo è quello di sensibilizzare non solamente ad una corretta educazione stradale ma ad una più ampia educazione civica che si riflette anche sul loro atteggiamento alla guida in strada. Considerata l'età e le premesse sopra esposte è stato individuato in un monologo teatrale, alternato e supportato da canzoni suonate dal vivo e da videoclip, lo strumento più efficace di comunicazione con il pubblico adolescente, avverso ad un'educazione 'dogmatica' e 'paternalistica' (incontri e dibattiti sull'argomento), ma più sensibile ad una forma comunicativa legata allo spettacolo, alla musica e all'intrattenimento (entro cui sono esplicitate le tematiche sociali).

“Ventiseimarzomillenovecentosettanta” è uno spettacolo (prodotto dall'associazione culturale “Tredicesimotornante”) che affronta le tematiche legate alla vita. È uno spettacolo della durata di circa un'ora e un quarto, frizzante, divertente, emozionate e riflessivo allo stesso tempo che alterna momenti di comicità e di elevata drammaticità, con un linguaggio svuotato di ogni facile retorica, spesso provocatorio e diretto, ma anche volutamente ironico. Il monologo è già stato proposto, con straordinario riscontro di pubblico e di critica nelle scuole medie e superiori del Triveneto, della Toscana, della Campania (Napoli ) per un pubblico di studenti, ed in alcune delle principali piazze di paesi e città, per un pubblico più adulto. Ultimamente la versione proposta è anche quella di genitori e figli insieme (ad esempio studenti con genitori all'interno della scuola e non.).

Il monologo interpretato dall'attore Rosario Parente, è integrato con parti sceneggiate a video dalla regista Marta Pasqualini, arricchito dalle canzoni di Vinicio Perinotto, cantautore, e la narrazione è coadiuvata dal violoncellista Marco Balbinot. Il monologo è un atto unico anche se è articolato, per tecnica stilistica, temi e struttura narrativa, in varie parti.

Rosario Parente è un attore pordenonese impegnato dal 2002 sulla tematica della prevenzione e sicurezza stradale a livello nazionale. Inizia la sua attività teatrale partecipando al laboratorio di teatro sperimentale curato da Ortoteatro, recitando nello spettacolo Il Minotauro di E. Santese nel ruolo di Teseo. In seguito partecipa allo stage/casting istituito dal Living Theatre di Judith Malina ottenendo il ruolo del narratore nello spettacolo in tournée nazionale Not in my name. Nel 2001 costituisce l'associazione culturale «Tredicesimo Tornante» e, parallelamente, avvia in qualità di regista/attore laboratori di formazione teatrale a Caneva , Aviano (PN) e Conegliano, Cordignano (TV). Nel 2003 scrive ed interpreta un monologo nell'ambito della Giornata Mondiale contro il fumo Un pacchetto di rosse dure , spettacolo promosso dall'A.S.L. di Pordenone, attualmente in tournee nazionale. È stato anche autore ed interprete di numerosi testi di cabaret e monologhi teatrali. Nel 2005 è stato finalista al Festival Nazionale del Cabaret di Torino 2005. Nel 2006 avvia un importante laboratorio teatrale all'interno del D.S.M. (Distretto Salute Mentale) di Pordenone portando in scena uno spettacolo assieme ai pazienti dello stesso D.S.M. di Pordenone. In “Ventiseimarzomillenovecentosettanta ..nuovi occhi per viaggiare” è l'interprete del monologo, nonché autore e regista del testo teatrale.

fonte – ontuscia.it

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