Scandalo FCA negli USA: “favori” ai sindacalisti per le trattative

Scandalo FCA negli USA: “favori” ai sindacalisti per le trattative Vertici aziendali e sindacali uniti nella bufera: scoperchiato un traffico di soldi da FCA alla UAW per facilitare il rinnovo del contratto

Vertici aziendali e sindacali uniti nella bufera: scoperchiato un traffico di soldi da FCA alla UAW per facilitare il rinnovo del contratto

2 Febbraio 2018 - 07:02

Le relazioni sindacali non sono mai semplici perché si devono mediare esigenze in contrasto: quelle dei lavoratori (leggi della battaglia sindacale per la produzione delle auto elettriche Audi) e quelle della aziende. Il confronto dovrebbe essere sul tipo della contrapposizione, ossia che ogni organismo curi gli interessi della parte che rappresenta. A volte, però, le controparti si mettono, per così, d'accordo e si “parlano” in una maniera che cortocircuita la dialettica del confronto. In questi meccanismi sembrano essere caduti anche nomi di primo piano di FCA e del potente sindacato americano UAW.

DIRIGENTI CHIACCHIERATI La notizia riportata da molti organi d'informazione, come il Detroit Free Press, è che altri 6 dirigenti potrebbero essere incriminati nello scandalo FCA – UAW. Fonti vicine ai pubblici ministeri federali parlano infatti di dirigenti FCA che avrebbero corrotto funzionari sindacali per alterare le negoziazioni dei contratti. L'azienda e il sindacato continuano però a sostenere che questi eventi non vanno al di là di un paio di personaggi “cattivi” che cercano di arricchirsi. I “federali” non ci credono e sembra che stiano arrivando altre accuse penali in uno scandalo di corruzione scoperchiato dall'FBI e che varrebbe 4,5 milioni di dollari (l'FBI ha fatto arrestare dirigenti VW coinvolti nel dieselgate). Nuovi documenti federali resi pubblici la scorsa settimana evidenziano infatti una “cospirazione” che arriva più in profondità e più nei piani alti sia di FCA sia del sindacato rispetto a quello che era già a conoscenza dei magistrati.

DÌ QUELLO CHE TI DICO DI DIRE Si è saputo, per esempio, che alcuni dirigenti FCA stavano corrompendo il sindacato per mettere l'azienda in una posizione migliore al tavolo delle trattative. In un episodio citato nei documenti, funzionari FCA hanno preparato una “sceneggiatura” per un alto funzionario del sindacato riguardo il cosa dire durante una riunione molto importante: si discuteva infatti dell'acquisto, da parte di FCA, di una importante quota di azioni Chrysler posseduta dalla Cassa di assistenza sanitaria per i pensionati della UAW. Questi documenti facevano parte della dichiarazione di colpevolezza dell'ex Vice Presidente di FCA Al Iacobelli, rilasciata lunedì, in cui ammetteva che lui e altri dirigenti FCA avevano pagato più di 1,5 milioni di dollari ai capi sindacali per aiutare l'azienda nei negoziati (Iacobelli era stato già accusato di aver fatto sparire 2,2 milioni in viaggi e auto di lusso).

 Fra i “regali” c'erano gioielli, viaggi, orologi personalizzati e una festa costata 30 mila dollari organizzata per un funzionario della UAW. Non sono mancati poi liquori extra lusso, 7.000 dollari in sigari e 3.000 dollari di vini con etichette personalizzate in onore dell'esponente sindacale.

QUALE SCHEMA C'È SOTTO? UAW e la FCA ammettono che sono accadute cose molto spiacevoli ma rimane da capire se lo scandalo riguarda solo persone avide che rubano i fondi di FCA per metterseli in tasca o si tratta di un piano più grave che coinvolge dirigenti che cercano di piegare a vantaggio dell'azienda gli accordi sindacali? Il Governo pensa a entrambe le cose e lo stesso dichiara Iacobelli, incriminato insieme ad altre tre persone da quando l'indagine dell'FBI è emersa lo scorso luglio. Tre degli indagati hanno ammesso la propria colpevolezza, incluso un analista finanziario di FCA che ha detto di aver alterato la contabilità per ottenere fondi da destinare al piano. Il quarto convenuto al processo, la vedova del defunto vicepresidente di UAW Holiefield Monica Morgan-Holiefield, accusata di aver sottratto fondi destinati alla formazione, verrà ascoltata in udienza in questo mese. Il presidente di UAW Dennis Williams ha detto, in una lettera aperta inviata agli iscritti, che Iacobelli sta mentendo: “Sembra che per ottenere clemenza dal governo Iacobelli stia travestendo i suoi crimini personali come un tentativo di corrompere la contrattazione collettiva tra UAW e Fiat Chrysler. In realtà è chiaro la sua motivazione è solo l'avidità”.

CONTROLLI INCROCIATI MULTIPLI Williams ha ammesso che pochi ex funzionari di UAW erano corrotti e hanno tradito la fiducia del sindacato ma non è vero che questa condotta abbia compromesso la negoziazione del contratto collettivo o possa aver impattato sui fondi sindacali. Williams sostiene che questi contratti coinvolgono così tante figure – avvocati, consulenti, consigli di amministrazione e così via – che è quasi impossibile che possano essere “distorti”, in un senso o nell'altro.

 L'avvocato giuslavorista Richard Mack, che lavora nello studio Miller Cohen, molto specializzato nella rappresentanze dei lavoratori, concorda con questa tesi, evidenziando che molte persone a vari sovrintendono al processo di contrattazione: “ci sono molti 'occhi' diversi che esaminano cosa viene proposto e perché. Ci sono troppi controlli e contrappesi per riuscire a corrompere i negoziati contrattuali”. L'Amministratore delegato della FCA, Sergio Marchionne, si è detto “disgustato” dallo scandalo e ha ribadito la sua posizione dello scorso anno: “Questa condotta non ha assolutamente nulla a che fare con il processo di contrattazione collettiva e coinvolge soltanto 2 'attori cattivi'”. Staremo a vedere: queste controdeduzioni sono sensate ma come non dare almeno un po' di credito agli investigatori dell'FBI?

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