
Il sindaco Virginia Raggi annuncia il blocco del traffico ai veicoli diesel privati nel centro di Roma, in Germania lo stop è già stato approvato
Durante il convegno “C40#Women4Climate” a Città del Messico, il Sindaco di Roma Virginia Raggi ha annunciato un'importante novità volta a preservare l'ambiente e ridurre l'inquinamento: stop a tutti i veicoli diesel nel centro di Roma a partire dal 2024. Dopo lo scandalo Dieselgate esploso in Germania sono sempre più le restrizioni e le accuse rivolte verso i propulsori a gasolio, associazioni ambientaliste e istituzioni si stanno muovendo per limitarne gradualmente la diffusione fino a farli sparire del tutto. La decisione del sindaco Raggi deriva dal comune accordo preso con altre grandi capitali mondiali, e anzi Roma addirittura anticipa i tempi considerando che città come Parigi, Atene, Madrid e Città del Messico vieteranno i diesel a partire dal 2025. Diverso il discorso in Germania invece, “patria” del Dieselgate, dove proprio due giorni fa la Corte amministrativa federale di Lipsia ha concesso ad alcune città la possibilità di introdurre divieti alla circolazione per le auto diesel.
LE PAROLE DI VIRGINIA RAGGI “Una delle cose di cui vado più orgogliosa è che ho il piacere di annunciare, secondo i principi della dichiarazione Fossile-Free-Fuel-Streets, che dal 2024 vieteremo l'utilizzo di macchine diesel nel centro storico di Roma”, è questa la dichiarazione che ha fatto il sindaco Virginia Raggi durante il convegno C40 a Città del Messico. Un concetto subito ribadito da un successivo post su Facebook della stessa Raggi: “Le nostre città rischiano di trovarsi di fronte a sfide inattese. Assistiamo sempre più spesso a fenomeni estremi: siccità per lunghi periodi, come sta avvenendo nel Lazio; precipitazioni che in un giorno possono riversare sul terreno la pioggia di un mese intero; o anche nevicate inusuali a bassa quota come quelle che in questi giorni stanno investendo l'Italia. Per questo dobbiamo agire velocemente. Insieme alle altre grandi capitali mondiali, Roma ha deciso di impegnarsi in prima linea e a Città del Messico, durante il Convegno C40, ho annunciato a partire dal 2024, nel centro della città di Roma sarà vietato l'uso di automobili diesel. Se vogliamo intervenire seriamente dobbiamo avere il coraggio di adottare misure forti. Bisogna agire sulle cause e non soltanto sugli effetti”. Alcuni maliziosamente vedono l'intervento come strategia da campagna elettorale (viste le elezioni alle porte), ma guardandolo in maniera oggettiva l'impegno di fermare i veicoli diesel professato dal sindaco di Roma è in perfetto allineamento con le politiche mondiali, sempre più attente alla conservazione dell'ambiente.
LA SITUAZIONE IN ITALIA E NEGLI ALTRI PAESI EUROPEI Il problema dell'inquinamento è attuale più che mai: con il provvedimento annunciato Roma si prepara ad essere la prima città italiana ad imporre un deciso stop alle emissioni dei veicoli, da interpretare anche come una conseguenza degli scarsi risultati ottenuti dalle ultime “domeniche ecologiche” – leggi qui il bilancio sui blocchi auto a Roma del 2018. Ma la questione era stata presa in esame già datempo, infatti lo scorso agosto la Commissione Ambiente e la Commissione Lavori Pubblici del Senato avevano approvato una risoluzione che impegna il Governo a valutare lo stop alla commercializzazione di veicoli (sia moto che auto) a combustibili fossili a partire dal 2040, stesso anno scelto come limite in Francia e Regno Unito. In quest'ambito risulta più avanti e pioniera la Norvegia, che con un piano progressivo di detassazione e incentivi a favore delle auto elettriche prevede la fine dei propulsori termici dal 2025 (leggi qui come intende procedere la Norvegia). E così anche l'Olanda, in un'ottica ancor più ottimista, intende non solo vietare la vendita di diesel e benzina già dal 2025, ma addirittura vietare totalmente la loro circolazione dal 2035. In Germania il governo federale ha prefissato il 2030 come anno ultimo per la vendita di propulsori termici, ma la sentenza degli scorsi giorni potrebbe determinare una brusca accelerata al procedimento.
LA SENTENZA IN GERMANIA Il Tribunale amministrativo federale di Lipsia ha stabilito che i piani per la qualità dell'aria devono essere attuati a livello locale, rendendo quindi legale in alcune città il divieto di circolazione per i veicoli con motore diesel. Tutto è partito dalle città di Duesseldorf e Stoccarda, dove i tribunali delle due città avevano deciso in prima istanza di inasprire i piani contro l'inquinamento attuando il divieto di circolazione; in opposizione, gli esecutivi regionali del Baden-Wuerttemberg e del Nordreno-Westfalia avevano impugnato la decisione dichiarando che per attuarla fosse necessaria una normativa a livello federale. L'ultima parola è spettata alla Corte Federale che, dopo aver respinto i ricorsi delle regioni, ha dichiarato legale il divieto di circolazione, richiedendo però alle città di Duesseldorf e Stoccarda di verificare la proporzionalità dei provvedimenti. I divieti però non potranno essere attuati prima del 1 settembre 2018 e l'introduzione dovrà essere graduale: inizialmente potrà essere esteso solo ai veicoli fino a Euro4, il blocco per gli Euro5 sarà possibile solo dopo il 1 settembre 2019.