Rivoluzione in VW: i sindacati pronti alla guerra. Licenziamenti in arrivo?
I tagli del nuovo AD Diess preoccupano il sindacato dei lavoratori Volkswagen che vede irrealizzabile aumentare la produttività senza licenziamenti
I tagli del nuovo AD Diess preoccupano il sindacato dei lavoratori Volkswagen che vede irrealizzabile aumentare la produttività senza licenziamenti
I tagli del nuovo AD Diess preoccupano il sindacato dei lavoratori Volkswagen che vede irrealizzabile aumentare la produttività senza licenziamenti
Mentre i richiami Volkswagen iniziano a impegnare seriamente il Costruttore e lo scandalo “dieselgate” entra nella sua seconda “fase”, c'è qualcosa che turba l'animo dei lavoratori della Casa tedesca, così tanto da interrompere la serenità portata dalle promesse fatte dal Ceo Matthias Müller, che sin da subito ha annunciato che nessun posto di lavoro, per i prossimi due anni (fino al 2017) sarebbe stato a rischio. La nuova riorganizzazione aziendale imposta dall'A.D. Herbert Diess ha creato malcontento nel sindacato dei lavoratori che, in previsione, non prevedono periodi di tranquillità per molti dipendenti del Gruppo tedesco. Ecco tutti i dettagli del probabile scenario che il sindacato di Wolfsburg teme.
UN MURO CONTRO L'AZIENDA – Prima della vicenda va dato spazio alla chiave di lettura che questa ha fatto emergere. Non si tratta di una semplice presa di posizione di un sindacato contro l'azienda, qui la questione è molto più seria e nasconde per la Volkswagen un problema non indifferente. C'è un perché: innanzi tutto bisogna sapere che il sindacato dei lavoratori della Casa di Wolfsburg è molto forte anche all'interno dell'azienda ed è responsabile anche della scalata al successo avvenuta negli ultimi anni da parte del Gruppo tedesco, per cui una sua “voce”o presa di posizione è ben ascoltata e valutata dai vertici aziendali. Detto ciò, è utile sempre ricordare che la Volkswagen non è affatto in un buon momento, perché sta iniziando i richiami in tutto il mondo (ma i motori manterranno le vecchie prestazioni? Leggi qui quali sono le prospettive), tenendo sempre l'attenzione al bilancio, sta valutando le prestazioni sui mercati, ha qualche guaio a cui rimediare negli Usa ed è in piena riorganizzazione aziendale (leggi qui i punti del nuovo riassetto aziendale).
LA VICENDA – A tal proposito è bene entrare nel vivo della questione. Proprio mentre il nuovo A.D. Herbert Diess si sta preoccupando di sistemare al meglio le ultime “faccende” per annunciare e confermare il nuovo riassetto aziendale, la notizia che vuole un aumento della produttività del 10%, nonostante il piano annunciato di “spending rewiev”, ha fatto sobbalzare dalla sedia Bernd Osterloh, Responsabile del sindacato dei lavoratori di Volkswagen e membro del consiglio di sorveglianza della società. Il risultato? Herbert Diess ha dovuto incassare un secco e deciso “non se ne parla”, in quanto il sindacato ritiene “irrealistico” e “pericoloso per la sicurezza del posto di lavoro” di molti dipendenti, imbattersi in un aumento della produzione durante un periodo di spending review e durante il periodo storico che il Gruppo sta vivendo. Bernd Osterloh ha confessato questa sua veduta sul sito web del sindacato, aggiungendo di non tollerare molte scelte espresse nel piano di riassetto, “come se tutta l'Azienda avesse bisogno di essere completamente reinventata”.
TAGLI ED EFFICIENZA – Di contro, Herbert Diess ancora non si è espresso nei confronti di queste dichiarazioni, ma ha continuato a parlare di una maggiore efficienza all'interno di tutto il Gruppo tedesco, che prevede anche un cambiamento culturale, oltre che il taglio e il contenimento dei costi e un maggior sacrificio da parte dei lavoratori. È evidente notare come su tutti i punti di vista i vertici e il sindacato sono di vedute opposte, mentre sull'ultimo aspetto, proprio il sindacato ha manifestato tutti i suoi dubbi, esprimendo grandissima preoccupazione per la sicurezza dei posti di lavoro. Osterloh ha infine detto che i lavoratori sono pronti a parlare di miglioramenti, di efficienza e di sacrifici e hanno anche preparato una serie di proposte per ridurre la complessità del lavoro in alcuni comparti aziendali e ridurre i costi per milioni di euro (con una rivisitazione della sede centrale di Wolfsburg). Allo stesso tempo però, il Gruppo deve garantire la sicurezza del lavoro. “Mi aspetto che i nuovi vertici siano capaci di mostrare il rispetto per ciò che è stato realizzato in Azienda fino a oggi. Parleremo con Diess del presente e del futuro di Volkswagen, ma bisogna parlare di provvedimenti realistici”, ha concluso così il suo intervento Bernd Osterloh.