Rca temporanea: l'Ivass scopre un'altra agenzia web irregolare

Rca temporanea: l'Ivass scopre un'altra agenzia web irregolare Secondo l'Ivass

Secondo l'Ivass, assipuntodrive.com è un sito Internet non conforme alla disciplina sull'intermediazione assicurativa. Ecco come proteggersi

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16 Novembre 2015 - 09:11

Non esiste solo la classica truffa della compagnia assicuratrice fantasma: un'assicurazione inesistente (col nome simile a quello di una esistente per davvero) che vende a prezzi bassissimi una Rca fasulla. Trovate l'elenco qui. Ci sono anche frodi più subdole, ancora più difficili da scoprire: proprio di recente, l'Ivass (Istituto che vigila sulle compagnie) ha segnalato un pericolo: www.assipuntodrive.com, sito Internet non conforme alla disciplina sull'intermediazione assicurativa. Le vittime cadono nella trappola attraverso il web, dai computer di casa o dell'ufficio.

DI CHE SI TRATTA – Assipuntodrive.com si presenta come un'agenzia assicurativa plurimandataria e riporta un numero di iscrizione nel Registro unico degli intermediari assicurativi corrispondente a un intermediario, regolarmente iscritto nel RUI (Registro unico intermediari). Questi, però, ha dichiarato la propria totale estraneità alle attività svolte tramite il sito in questione: ecco il problema. Insomma, un trucchetto giocato abilmente sull'equivoco, in modo da mandare in confusione chi cerca di vederci chiaro.

COME CONTROLLARE – L'Istituto richiama l'attenzione degli utenti sulla circostanza che i siti web degli intermediari che esercitano la loro attività tramite Internet devono sempre indicare i dati identificativi dell'intermediario. Così come l'indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l'indirizzo di posta elettronica. Idem per il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi, nonché per l'indicazione che l'intermediario è soggetto al controllo dell'Ivass. Questione a parte: per gli intermediari dello Spazio economico europeo abilitatati a operare in Italia, il sito deve riportare anche l'indicazione dell'eventuale sede secondaria. Nonché la dichiarazione del possesso dell'abilitazione all'esercizio dell'attività in Italia con l'indicazione dell'Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.

OCCHI APERTI – I siti web o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa. Così, espongono il consumatore al rischio di stipulazione di polizze contraffatte: si circola senza Rca, e in caso di sinistro il responsabile del danno paga tutto di tasca propria. L'Ivass raccomanda sempre di adottare le opportune cautele nella sottoscrizione tramite internet di contratti assicurativi, soprattutto se di durata temporanea. Occorre verificare, prima della sottoscrizione dei contratti, che gli stessi siano emessi da imprese e tramite intermediari regolarmente autorizzati allo svolgimento dell'attività assicurativa e di intermediazione assicurativa: è sufficiente la consultazione sul sito ivass.it. Qui trovate gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse a operare in Italia, l'elenco degli avvisi relativi a casi di contraffazione e il Registro unico degli intermediari assicurativi.

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