Omicidio stradale in senato: revoca della patente fino a 30 anni

Omicidio stradale in senato: revoca della patente fino a 30 anni È iniziato il rush finale in senato: il reato di omicidio stradale potrebbe divenire legge entro qualche giorno. Ecco quali pene introdurrebbe

È iniziato il rush finale in senato: il reato di omicidio stradale potrebbe divenire legge entro qualche giorno. Ecco quali pene introdurrebbe

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10 Giugno 2015 - 07:06

Il senato ha appena preso in esame il disegno legge che mira a introdurre il reato di omicidio stradale. Ecco il nuovo possibile articolo del codice penale: chiunque ponendosi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcoolica o di alterazione psicofisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope cagiona per colpa la morte di una persona, è punito con la reclusione da otto a dodici anni. La stessa pena si applica a chiunque alla guida di un veicolo a motore, dopo aver cagionato, per colpa, la morte di una persona, si rifiuti di sottoporsi agli accertamenti dello stato di ebbrezza alcoolica ovvero di alterazione correlata all'uso di stupefacenti o di sostanze psicotrope.

UNA VIA DI MEZZO – L'omicidio stradale è una di via di mezzo tra l'attuale omicidio colposo aggravato (per imperizia, imprudenza) e l'omicidio volontario (ho bevuto troppo, accettando consapevolmente il rischio di uccidere qualcuno). Si alza la pena per chi provoca la morte di una persona ed è sotto effetto di alcool o stupefacenti da 8 a 12 anni ed è stata inserita una terza fattispecie di reato, prevista per chi uccide e supera di un certo numero di chilometri la velocità consentita. O per chi uccide passando col semaforo rosso. L'omicidio stradale, scatterà in caso di guida sotto l'effetto di droga e di alcol. Però, considerando che il limite è di mezzo grammo di alcol per litro di sangue, affinché scatti l'omicidio stradale serve almeno un tasso di 0,8 g/l.

CHE COSA CAMBIA – Rispetto all'omicidio colposo attuale per chi uccide ubriaco, si passa all'omicidio stradale: pur sempre involontario, ma con pene molto più severe. Che dovrebbero costituire un deterrente efficace contro chi intende porsi alla guida in stato alterato. In base al ddl, sanzioni dure (reclusione da otto a dodici anni) al conducente di un veicolo a motore, che si dia alla fuga, rendendosi irreperibile, dopo aver cagionato per colpa un sinistro stradale con violazione delle norme sulla disciplina stradale. Qualora il conducente cagioni la morte di più persone, la pena può essere aumentata sino al triplo, ma non può superare gli anni 18.

PATENTE, PER GRADI… – Nel ddl, non si parla più di ergastolo della patente (reputato incostituzionale, perché lede il diritto alla mobilità). Ma, sommando tutte le pene previste, la sostanza sembra essere la stessa: l'omicida rischia di vedersi vietata la guida per trent'anni(se ha l'aggravante di essere in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti e aver superato i limiti di velocità). A questo si aggiunge la sospensione immediata per un massimo di cinque anni in attesa degli esiti del processo fino all'ultimo grado di giudizio. Insomma, in due parole, se si uccide qualcuno mentre si guida ubriachi la revoca arriva fino a 15 anni; fino a 20 anni, invece, se in passato si è stati già sottoposti all'alcotest. Se, infine, si guida in stato di ebbrezza e si supera il limite di velocità scatta la revoca massima dei 30 anni. Come dire che se un 50enne uccide al volante in stato alterato, con il massimo della pena può tornare a guidare (in possesso dei requisiti) a 80 anni: una specie di revoca della patente a vita, mascherata da ritiro prolungato, per evitare guai sotto il profilo della costituzionalità della norma.

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