Multe: ricorsi al prefetto più facili con le ultime modifiche al Codice della Strada

Multe: ricorsi al prefetto più facili con le ultime modifiche al Codice della Strada

Importante novità in tema di multe: i ricorsi al prefetto potrebbero diventare più 'facili' con il taglio del 50% della sanzione prevista in caso di respingimento.

10 Luglio 2019 - 10:07

Il lungo e faticoso iter per l’approvazione del nutrito pacchetto di modifiche al Codice della Strada ha superato lo step della commissione Trasporti alla Camera, ed è finalmente pronto per la discussione in Aula. L’ok definitivo arriverà non prima del prossimo autunno con possibilità di ulteriori cambiamenti e cancellazioni. Quindi tutti i provvedimenti annunciati fino ad oggi sono ancora provvisori ed entreranno in vigore solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tra questi sta suscitando una certa attenzione una novità dell’ultim’ora che riguarda le multe e i ricorsi al prefetto.

MULTE: RICORSO AL PREFETTO, L’ATTUALE NORMATIVA

Attualmente l’art. 203 del Codice della Strada prevede che si possa presentare ricorso al prefetto contro una multa ricevuta per violazione di una o più norme del suddetto codice. Il prefetto può accogliere il ricorso, in presenza di motivazioni valide, emettendo un’apposita ordinanza di archiviazione; oppure può rigettarlo, fissando per il ricorrente un’ingiunzione di pagamento per un importo non inferiore al doppio della sanzione minima prevista per la violazione. In pratica chi presenta un ricorso al prefetto e se lo vede respingere si vede raddoppiare la multa! Un vero e proprio disincentivo ad avanzare ricorsi…

MULTE: I RICORSI AL PREFETTO SARANNO PIÙ CONVENIENTI?

Ma con la novità approvata dalla commissione Trasporti alla Camera potrebbero cambiare molte cose. L’aggravio che si applica alla sanzione in caso di respingimento del ricorso da parte del prefetto è infatti sceso dal 100% al 50%. Quindi non più raddoppiata (la sanzione) ma ampliata soltanto della metà dell’importo. Una buona notizia per gli automobilisti, che potranno far valere le proprie ragioni senza il timore di subire un salasso economico, ma pessima per i tempi della giustizia. Se i ricorsi per le multe aumenteranno (e con questo ‘sconto’ aumenteranno senz’altro) le prefetture torneranno a intasarsi di richieste, col rischio di sforare i termini perentori (da 180 a 210 giorni) entro cui i prefetti devono emettere le loro decisioni, trascorsi i quali i ricorsi vanno intesi come accolti. C’è quindi il rischio che parecchie multe saranno cancellate non in quanto ingiuste, ma solo per decorrenza dei termini. Insomma, su questo punto ci sarà secondo noi ancora molto da discutere e non è detto che la norma passi così com’è stata formulata.

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ADDIO ALLE MULTE A STRASCICO

Nel pacchetto di modifiche al Codice della Strada è stato inserito in extremis anche un emendamento che intende metter fine alle cosiddette ‘multe a strascico’. Parliamo delle infrazioni rilevate con l’ausilio di telecamere alle auto in divieto di sosta o in altre situazioni nelle quali il conducente dell’auto può ignorare di aver preso una multa. Con l’introduzione dell’obbligo del preavviso di notifica si consentirà invece all’automobilista di pagare la contravvenzione in tempi rapidi e senza ulteriori costi. Per tutte le altre possibili novità del Codice della Strada 2019, dall’inasprimento delle sanzioni per chi guida con il cellulare, alle moto 125 in autostrada e all’introduzione delle strade scolastiche, vi rimandiamo ai nostri precedenti servizi.

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