
I due costruttori automobilistici giapponesi sarebbero sul punto di rinnovare una collaborazione importante. Parola d'ordine? Motori ecologici
Quando Davide (in questo caso Mazda) incontra Golia (Toyota), questo non vuol dire per forza che dietro l'angolo ci sia un combattimento all'ultimo sangue, anzi sembra proprio il contrario. Secondo quanto riferito dalla testata giapponese Nikkei Business, Toyota e Mazda avrebbero intenzione di firmare un accordo per una partnership tecnologica in vista di vetture sempre più ecologiche.
UN DÉJÀ-VU – Questa futura e – sottolineiamo – ipotetica partnership non sarebbe niente di meno che il prolungamento di un primo accordo firmato nel 2010 sulla fornitura apportata da Toyota in termini di soluzione ibrida nella sua berlina ecologica Prius, pioniere in questo settore. Ciò che cambierà in questo nuovo accordo è l'aggiunta dell'esperienza di Toyota nelle vetture ibride ricaricabili (conosciute anche con il nome tecnico plug-in hybrid), così come i veicoli che funzionano con idrogeno (o celle a combustibile) per Mazda – vedi il concept Miraï. Dall'altra parte invece, Mazda offrirà la sua tecnologia SKYACTIV per i motori a benzina e diesel Euro 6 con tassi di emissione di CO2 e di consumi più bassi nella loro categoria.
ACCORDO “WIN-WIN” – Per Toyota, si tratta dell'occasione ideale per espandere la sua offerta di “auto verdi” con dei motori termici classici insieme alle ibride e alla Miraï che funziona a idrogeno. All'incontrario, questa partnership è una boccata di aria fresca per Mazda che ha preso un ritardo non trascurabile su queste nuove tecnologie eco-friendly. Accedendo ad una tecnologia costosa per il “piccolo” costruttore che rappresenta, Mazda potrà dedicarsi pienamente alla produzione di piccole e medie vetture così come pensare anche ai veicoli più sportivi, auto che mancano all'appello da ormai troppo tempo nella sua gamma. Una fusione “vincente-vincente” quindi, molto in voga in questo periodo, soprattutto dopo aver sentito il discorso di Marchionne sulle fusioni.
MAZDA E IL SUO SAVOIR-FAIRE – Eppure, le energie alternative non sono roba nuova per Mazda. Il marchio nipponico ha lavorato per oltre dieci anni sui motori a idrogeno. Nel 2007, il brand aveva mostrato questa tecnologia sulla Premacy, un monovolume conosciuto meglio da noi con il nome di Mazda5. Equipaggiata da un motore rotativo (tecnologia Wankel vista e tanto apprezzata sulle più sportive RX-7 e in seguito RX-8), la Premacy funzionava sia a idrogeno che a benzina. Nonostante una commercializzazione prevista nel 2008, la Premacy HRE Hybrid sarebbe, secondo le ultime voci di corridoio che ci sono giunte, sempre in fase di prova.
GLI USA FANNO PRESSIONE – Un altro motivo per il quale tale accordo si concretizzerà tra Toyota e Mazda (sempre secondo Nikkei Business), è che a partire dal 2018, la California, campionessa in fatto di ecologia, influenzerà fortemente i costruttori di automobili a produrre sempre più veicoli elettrici e a idrogeno. Anche la Cina e gli altri paesi emergenti dovrebbero allinearsi al pensiero americano e prendere delle importanti decisioni in fatto di regolamentazioni ambientali, anche se sappiamo che Cina e “ambiente verde” non sono due concetti che vanno di pari passo. E' arrivato il momento di cambiare anche in quello che viene considerato il paese tra i più inquinati al mondo?