Marchionne difende il diesel e annuncia la prima ibrida elettrica

"Il diesel non è morto? sostiene l'AD di FCA, mentre Nissan-Renault è meno ottimista e guarda all'alternativa ibrida plug-in

 
Marchionne difende il diesel e annuncia la prima ibrida elettrica "Il diesel non è morto? sostiene l'AD di FCA

"Il diesel non è morto? sostiene l'AD di FCA, mentre Nissan-Renault è meno ottimista e guarda all'alternativa ibrida plug-in

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29 Ottobre 2015 - 04:10

Dopo lo scandalo “dieselgate” si sono aperti scenari nuovi; nulla di stravagante, ma ogni casa automobilistica ha deciso la propria posizione a riguardo, rivedendo in alcune circostanze le strategie di mercato. Un esempio di quanto appena detto è rappresentato da due costruttori che nelle ultime ore si sono schierate in “opposte fazioni”. Così, mentre Fca farà ancora molto affidamento sulle motorizzazioni diesel, Renault-Nissan proverà a incrementare le vendite delle ibride plug-in.

LE MOSSE DI FCA – Marchionne è così “salito in cattedra”: “non dobbiamo pensare che il diesel sia morto” (Fca punta molto sui diesel, nonostante in passato i suoi Multijet hanno avuto delle noie col Fap) e sulla vicenda dello scandalo ha detto che “c'è stata un'incredibile speculazione”; proprio per questo crede ancora nella forza dei tedeschi: “ho il massimo rispetto per l'organizzazione Volkswagen…ne uscirà più forte di prima”(intanto è stata risuperata in classifica dalla Toyota). In merito ai problemi avuti con il sindacato americano, la Uaw, poi risolti, l'AD di Fca è convinto che ci saranno effetti negativi sulla redditività e, quindi, si rende necessario per Fca identificare misure per andare a coprire l'aumento dei costi. Facendo invece un'analisi degli ultimi dati di mercato in tutto il mondo, si è detto soddisfatto dell'andamento del mercato latino americano, mentre crede che per quello cinese si dovrà essere pazienti, aspettando nuovamente la sua ripresa. Infine il numero uno del Gruppo italo americano ha confermato che nei prossimi anni la maggior parte del portfolio del Gruppo Fca avrà delle varianti ibride (in passato però ha manifestato dubbi sulle auto elettriche, come ad esempio la 500e), non a caso la prima plug-in hybrid è attesa nel primo semestre del prossimo anno.

LE MOSSE RENAULT-NISSAN – In merito ai motori a gasolio, Carlos Ghosn non la pensa come Marchionne: “il diesel va verso la flessione. Ha già toccato il massimo della sua espansione e nel continente europeo, secondo le nostre valutazioni, può mantenere le posizioni attuali nella migliore delle ipotesi, ma è concreta la possibilità della flessione”. Poi Ghosn ha “suonato la carica” contro Google e Apple, ma in generale verso tutte le aziende non automobilistiche che intendono radicare i loro affari “in questo mondo”: “il loro ingresso nel settore è favorito dalla crescente connettività a bordo delle auto. Non sappiamo quanto potranno diventare grandi, ma di certo se il nostro progresso sarà lento, li favoriremo. Al contrario, accelerando il passo sull'innovazione, sarà più difficile per loro affermarsi”. “Con le zero emissioni – ha proseguito Ghosn – siamo partiti da Nissan Leaf e Renault Zoe e per l'autonomous drive sarà lo stesso. Sulle stesse elettriche, del resto, confermiamo questa strategia: non puntiamo su modelli di alta gamma, semmai contiamo di espanderci nel settore delle crossover”.

OGNUNO FA IL SUO GIOCO – Ciò che è evidente è che ogni costruttore guarda “nel suo orticello” per decidere quale strategia attuare nei vari mercati. Qualche tempo fa, un alto dirigente di un noto gruppo automobilistico, mi ha detto chiaramente così: “amo il mio lavoro, amo le automobili e amo raccontarle ai giornalisti e al pubblico interessato. Perciò faccio tante cose; poi però alla fine della giornata c'è sempre qualcuno più in alto di me che mi chiede: quante auto abbiamo venduto oggi?” E' questa la mission delle case automobilistiche, pertanto ogni stravolgimento del mercato aspetta un riassetto sì generale, ma nel quale ogni protagonista gioca la sua carta, scegliendo la migliore tra quelle che ha davanti gli occhi. La differenza di posizione assunta da Fca e Renault-Nissan si può spiegare così; ognuno fa il suo gioco e solo fra qualche anno potremo decretare il vincitore.

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