L'obiettivo numero uno di Seat? Conquistare le donne

L'obiettivo numero uno di Seat? Conquistare le donne Puntare sul gentil sesso potrebbe rivelarsi una mossa vincente. Intanto per incrementare i profitti c'è una soluzione a cui altri hanno già pensato

Puntare sul gentil sesso potrebbe rivelarsi una mossa vincente. Intanto per incrementare i profitti c'è una soluzione a cui altri hanno già pensato

di 
4 Giugno 2015 - 10:06

Seat fa parte del gruppo Volkswagen, il secondo costruttore più importante al mondo e il più ampio in Europa. Da anni il brand iberico fatica a trovare la serenità finanziaria ed è riuscito a vedere un quadrimestre positivo solo il mese scorso dopo 7 anni di lotta. Per Seat le soluzioni per salire i gradini del podio non sono innumerevoli, ma due: ambire ad un pubblico femminile e interessarsi al segmento dei crossover. L'amministratore delegato del marchio, Juergen Stackmann, si è confidato ai nostri colleghi di Automotive News Europe.

IL SUV TANTO ATTESO – Il prossimo passo da compiere per Seat sarà l'entrata nel segmento di crossover compatti che piacciono molto ai clienti per via della posizione di guida rialzata, il design emozionale, le dinamiche di guida e i consumi di carburanti. Questa è la prossima priorità di Seat, anche se non si dovrebbe trattare di un modello in stile Vision 2020 svelato in occasione dell'ultimo Salone di Ginevra. Sarebbe tecnicamente possibile passare dalla fase di prototipo a quella di produzione, ma “non siamo ancora nella misura di poter vendere un modello lungo 4.65 metri e i nostri clienti non sono ancora pronti a tale veicolo”, ha spiegato il CEO di Seat.

E LE AUTO DI PIU' PICCOLE DIMENSIONI? – Seat ha venduto meno Mii rispetto alle cugine Volkswagen Up e Skoda Citigo. Lo scorso anno, il costruttore spagnolo ha lanciato la Mii by Mango che si focalizzata su una clientela femminile e che costa € 2000 in più rispetto al modello di base. “Si trattava di una vera e propria sfida culturale per la nostra squadra composta principalmente da uomini in quanto abbiamo puntato appositamente su una clientela di donne orientate verso il lifestile con età sui 35 anni. Abbiamo utilizzato una campagna marketing solo attraverso social network e blogging. Siamo stati soddisfatti delle vendite di questa variante (sui 3.000 esemplari lo scorso anno) e vogliamo andare avanti. I volumi di vendita non sono la nostra massima priorità. La nostra priorità è generare profitti”, ha aggiunto Juergen Stackmann.

A QUANDO IL RITORNO DI SEAT IN CINA? – Il responsabile di Seat spiega che non è più possibile importare auto di questo segmento in Cina in quanto il prezzo extra che hanno praticato nei confronti dei modelli rivali costruiti in Cina per via della loro “presunta qualità” non sono più giustificati. “Stiamo analizzando il mercato ed esaminando una prospettiva di business che sia stabile per una produzione locale. Sappiamo chi potrebbero essere i nostri potenziali clienti, ma non vogliamo espanderci troppo. Non possiamo permetterci di essere distratti dal nostro obiettivo principale: tornare ad essere competitivi in Europa”, ha poi concluso Stackmann.

Commenta con la tua opinione

X