Incidente su A5, la colpa del gestore per non aver prevenuto il rischio

Incidente su A5, la colpa del gestore per non aver prevenuto il rischio Nell'incidente mortale sull'A5

Nell'incidente mortale sull'A5, oltre alla velocità la colpa sarebbe da attribuire a spargisale inefficaci e scarse segnalazioni di strada ghiacciata

5 Luglio 2018 - 08:07

Sul banco degli imputati fin dalle prime battute delle indagini che si erano concentrate su autisti dei mezzi coinvolti e sui gestori dell'Autostrada A5 – la SAV – tra gli imputati sui quali la magistratura aveva concentrato le indagini. Ora la procura di Aosta si basa sulla perizia appena conclusa per stringere e confermare le responsabilità imputabili agli autisti che viaggiavano in condizioni di “non prudenza”. Ma l'attenzione maggiore si concentra su chi non ha fatto abbastanza per mettere in sicurezza il tratto di strada ghiacciato dove ha perso la vita Federica Banfi, la giovane catechista in gita con il gruppo parrocchiale per festeggiale il capodanno proprio ad Aosta.

LA CORSA VERSO AOSTA PER IL CONCERTO DI MEZZANOTTE Per chi non ha seguito la vicenda fin dalle prime battute facciamo un breve excursus: era il 31 dicembre 2017, quando la comitiva della parrocchia di Canegrate (Milano) dopo il tradizionale cenone, parte da Chatillon poco prima di mezzanotte per dirigersi verso la piazza di Aosta, dove avrebbero dovuto assistere al concerto. In quel tratto di strada, secondo la perizia disposta dalla Procura di Aosta, oggettive responsabilità e altri imprevisti già manifestati avrebbero dovuto spingere i due autisti del minivan e dell'autobus su cui viaggiava la comitiva a una condotta di guida più prudente. Invece un mix di errori ha innescato a cascata l'evento in cui ha perso la vita Federica Banfi e altri ragazzi sono rimasti feriti in modo serio. Ora per la Procura di Aosta inizia a dipanarsi la matassa di responsabilità sull'incidente che fin da subito il vicario parrocchiale di Canegrate aveva attribuito al ghiaccio, nonostante i mezzi viaggiassero entro i limiti del Codice della Strada, come riportava il Corriere della Sera.

L'AUTOBUS DOVEVA RECUPERARE STRADA Probabilmente se la strada non fosse stata ghiacciata l'incidente non sarebbe mai avvenuto, per questo buona parte delle responsabilità la perizia della Procura le attribuisce alla SAV, la società che gestisce il tratto di autostrada A5 da Aosta a Quincinetto. Ma a differenza di quanto si potesse pensare dalle prime ricostruzioni, i due mezzi su cui viaggiava la comitiva parrocchiale erano ben oltre i limiti definibili prudenziali, forse anche a causa dei pochi segnali (solo due a quanto sembra e poco visibili) del pericolo di strada ghiacciata. Leggi qui gli errori da non fare quando si guida su neve o ghiaccio. Dove avrebbero sbagliato i due autisti? Secondo la perizia, il cronotachigrafo dell'autobus segnava 85 km/h al momento dell'impatto, una velocità eccessiva anche per il più piccolo Fiat Ducato che dopo un testacoda si è messo di traverso sulla strada. L'autista del bus sopraggiungeva spedito – secondo quanto ricostruito – dopo essersi fermato a prestare soccorso a un'altra auto rimasta in panne per il ghiaccio e quindi – per i periti – doveva recuperare strada per unirsi nuovamente alla carovana. Ma non si sarebbe aspettato di trovare il Fiat Ducato di traverso e l'impatto è stato inevitabile.

MISURE ANTIGHIACCIO POCO EFFICACI Probabilmente se si fosse fatto di più per evitare l'impatto a causa del ghiaccio Federica Banfi sarebbe ancora viva, starete pensando. In effetti è tra le responsabilità che anche la Procura di Aosta ha attribuito alla SAV, responsabile dell'organizzazione del servizio spargisale, le modalità di segnalazione dei disagi attraverso cartelli del pericolo di ghiaccio sulla carreggiata, la scarsità di strumenti usati per segnalare i cambiamenti atmosferici e attivare i mezzi spargisale. Una situazione che più volte ha visto combinarsi alta velocità e asfalto ghiacciato per poi portare a svariati incidenti e anche alla chiusura dell'autostrada A5. Col senno di poi è più facile pensare a cosa si sarebbe potuto fare per evitare il tragico incidente, al di là delle responsabilità oggettive di chi dovrebbe assicurare le migliori condizioni per viaggiare in sicurezza, ognuno di noi dovrebbe mettersi nella condizioni di viaggiare al meglio, controllando che tutto sia in ordine e soprattutto sulle strade dove la temperatura va sotto zero, è preferibile con pneumatici invernali. Perché? Scoprilo in questo video che parla delle differenze tra gomme estive, all season e invernali!

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