
Che fare nell'ipotesi di incidente con patente scaduta o dimenticata? Si può chiedere lo stesso il risarcimento danni all'assicurazione?
Che succede in caso di incidente con patente scaduta o dimenticata? Si può essere risarciti, qualora si abbia ragione, nonostante l’evidente infrazione del codice? La risposta è affermativa perché la violazione delle norme del Codice della Strada incide sul risarcimento dell’assicurazione solo se ha direttamente influito sull’evento dannoso, totalmente o parzialmente (per esempio nel caso di mancata precedenza o di guida in stato di ebbrezza). Invece, come si può facilmente intuire, l’assenza della patente perché scaduta o dimenticata non ha alcun rilievo ai fini di stabilire la responsabilità del sinistro.
GUIDA CON PATENTE SCADUTA: LE SANZIONI PREVISTE
A conferma di ciò è intervenuta più volte la Corte di Cassazione stabilendo un principio giuridico tra poco andremo a ricordare. Prima però riepiloghiamo quali sono le sanzioni previste per chi circola senza regolare patente di guida. L’articolo 180 comma 7 CdS contempla l’ipotesi della patente dimenticata a casa, applicando al trasgressore una sanzione amministrativa da 42 a 173 euro (mentre quando si tratta di ciclomotori la sanzione è da 26 a 102 euro), con l’obbligo di presentarsi negli uffici di polizia, di norma entro 30 giorni dal controllo, per dimostrare il possesso del documento di guida, pena una multa da 431 a 1.734 euro. L’articolo 126 comma 11 CdS dispone invece una sanzione da 158 a 639 euro per chi guida con patente scaduta di validità, più il ritiro della patente stessa. Va infine molto peggio (art. 116 comma 15 CdS.) a chi conduce veicoli senza aver mai conseguito la corrispondente patente di guida: ammenda da 2.257 a 9.032 euro e arresto fino a 1 anno in caso di recidiva nel biennio successivo. Ma questa è un’altra storia.
INCIDENTE CON PATENTE SCADUTA: SI PUÒ ESSERE RISARCITI?
Fatta questa lunga premessa, torniamo alla questione iniziale sulla possibilità di ottenere il risarcimento danni per un incidente guidando con la patente scaduta o dimenticata. Chiamata molte volte in causa sull’argomento, la Corte di Cassazione ha precisato che per stabilire se, in presenza di un sinistro stradale, il conducente abbia diritto o meno a un indennizzo, occorre verificare non tanto la formale violazione delle norme stradali. Ma la sua condotta e quindi l’eventuale imprudenza dimostrata alla guida. Pertanto se la violazione del codice riguarda questioni che nulla hanno a che vedere con tale condotta (come appunto circolare con la patente scaduta), allora è possibile rivendicare il risarcimento. In definitiva l’assenza o il mancato rinnovo del documento di guida al momento dell’incidente implica solo una responsabilità amministrativa, soggetta alle sanzioni prima descritte. Ma nulla incidono sulla responsabilità per eventuali sinistri.