GM, 6 incidenti nei test: la prova che non siamo pronti alle auto robot

GM, 6 incidenti nei test: la prova che non siamo pronti alle auto robot Molti incidenti per le Bolt autonome: i 6 di settembre portano il totale a 13 nel 2017. GM si difende: tutti gli urti per colpa dell'altro veicolo

Molti incidenti per le Bolt autonome: i 6 di settembre portano il totale a 13 nel 2017. GM si difende: tutti gli urti per colpa dell'altro veicolo

5 Ottobre 2017 - 03:10

Le cose sembrano chiare: l'automotive andrà incontro a grandi cambiamenti, spesso qualificati con l'aggettivo disruptive, dirompente. Le evoluzioni maggiori riguarderanno 3 macroaree: l'elettrificazione, i servizi di mobilità e la guida autonoma. Passaggi né rapidi né indolori ma i primi 2 appaiono più “tranquilli” rispetto al terzo. I veicoli driverless, oltre a richiedere tecnologie molto sofisticate, devono affrontare leggi e regolamenti, questioni assicurative e, ultimo ma non ultimo, interazioni con gli umani, che riguardano sia l'etica (leggi che le persone vorrebbero che le auto robot salvassero la vita del proprietario) sia i “rapporti” con le auto a guida non automatica. Questi incontri non sembrano essere propriamente distesi: le Bolt autonome di GM-Cruise hanno avuto 6 collisioni nel solo mese di settembre, tutte causate, a detta del Costruttore, da altri veicoli. Come gestire un parco misto, nel quale i guidatori umani si dimostrano a volte imprevedibili e sconsiderati?

IL REGISTRO DEI CRASH La California è uno degli Stati nei quali l'andirivieni dei veicoli autonomi è più intenso e non ce ne stupiamo: il settore è intriso di alta tecnologia e la Silicon Valley di Google e Apple è proprio nel Golden State (leggi che anche Samsung ha un centro ricerche in California e ha ottenuto l'ok per i test di guida autonoma). Il Departement of Motor Vehicles dello State of California (DMV) gestisce, com'è ovvio, l'ordinaria amministrazione delle immatricolazioni, delle patenti di guida e molto altro ma tiene anche traccia, nel rapporto OL 316, degli incidenti che coinvolgono un veicolo autonomo, di qualunque entità essi siano.

Leggendolo si scoprono diverse cose, come il fatto che le auto robot GM-Cruise (leggi di come la guida autonoma di GM ha creato 1100 assunzioni) hanno avuto diversi incidenti: 13 finora nel 2017, 6 dei quali concentrati nel solo mese di settembre!

I ROBOT RISPETTANO LE LEGGI Gli urti non hanno causato lesioni o gravi danni, secondo le notizie diramate da GM, ma hanno dimostrato quanto sia difficile, per gli sviluppatori delle auto robot, il confronto con il convulso traffico delle strade urbane. È di ieri la notizia che una commissione del Senato americano ha approvato una legge che permetterebbe ai produttori di automobili di incrementare notevolmente i test dei veicoli autonomi (leggi che dal 2018 negli USA cambia tutto per i test delle auto robot). Questa concessione ha suscitato le obiezioni di gruppi che si battono per la sicurezza stradale, che la ritengono troppo sbilanciata e “lassista” nei confronti dei Costruttori. Nel famoso registro OL 316 troviamo inoltre 3 incidenti di Google-Waymo e uno relativo a Uber Advanced Technologies Group, che ha visto una sua Volvo XC 90 venir tamponata da ferma da una Toyota Tacoma. È chiaro che piccoli urti sono inevitabili ma ognuno di essi dimostra le complicazione che incontrano le auto robot quando, rispettando tutte le norme del Codice della strada, si confrontano con conducenti umani meno attenti.

È COLPA DELL'ALTRO! Una portavoce di GM Cruise, Rebecca Mark, ha dichiarato a Reuters che “tutti gli incidenti che hanno coinvolto le nostre auto quest'anno sono stati causati dall'altro veicolo”. Martedì Kyle Vogt, a capo di Cruise Automation (leggi che GM ha speso un miliardo per comprare la guida autonoma aftermarket), ha sottolineato la sua decisione di testare le auto robot a San Francisco per accelerare lo sviluppo del software che guiderà i veicoli completamente autonomi.

La casistica degli incidenti è varia: una volta il guidatore di una Ford Ranger che parlava al cellulare ha tamponato una Bolt di GM-Cruise ferma al semaforo rosso. Un altro episodio, accaduto a San Francisco il 9 settembre, ha visto un ciclista non del tutto sobrio arrivare contromano verso la Bolt: il guidatore umano ha disinserito la guida autonoma e fermato il veicolo ma il ciclista non ha fatto altrettanto, ha urtato il paraurti ed è caduto. L'umano disarcionato si è rialzato, ha scagliato la bici verso l'auto e ha deliberatamente danneggiato un sensore lato passeggero: cosa avrà pensato il razionale cervellone della Bolt sentendosi mutilato nei suoi organi di senso senza un valido motivo?

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