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General Motors investe 500 milioni di dollari nelle fabbriche USA

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General Motors investe 500 milioni di dollari nelle fabbriche USA Gli investimenti di GM coinvolgeranno motori

Gli investimenti di GM coinvolgeranno motori, componenti e stampaggio: l'annuncio a pochi giorni dalla nomina del CEO nel Consiglio di Trump

16 Dicembre 2016 - 11:12

La GM ha preventivato una serie di investimenti negli USA nel prossimo futuro, 552 milioni di dollari, soldi che andranno a migliorare direttamente quattro degli stabilimenti presenti sul territorio. Gli upgrade previsti abbracciano lo sviluppo motori, così come nuovi componenti per permettere linee di assemblaggio più efficienti e produttive. Questi investimenti hanno comunque un retroscena politico, poiché arrivati dopo che il neopresidente americano Trump ha nominato Musk e Kalanick come consiglieri.

GLI INVESTIMENTI DI GM L'americana General Motors ha appena annunciato un investimento da ben 552 milioni di dollari, direttamente indirizzato al potenziamento degli stabilimenti produttivi negli Stati Uniti. Questi soldi saranno divisi ed arriveranno a quattro fabbriche diverse, per permettere sviluppo di nuovi motori così come acquisto di nuove componenti (leggi anche del nuovo sito sviluppo motori di Opel). La fetta più grande, 295.5 milioni di dollari, arriverà allo stabilimento di motori di Tonawanda, seguito a ruota dai 218 milioni dedicati a nuove presse per il Parma Metal Center in Ohio. Alla struttura di Lockport Components arriveranno “solo” 31.86 milioni, mentre 5.9 saranno destinati alla Rochester Components.

GLI INVESTIMENTI BELLE FABBRICHE Gli stabilimenti che la GM ha intenzione di potenziare riusciranno a portare una serie di benefit all'azienda, a partire dalla possibilità di riuscire a presentare motori più performanti e meno assetati (o meglio ancora una serie di motori elettrici ad impatto zero), soprattutto considerando che lo stabilimento di Tonawanda ha tre differenti siti produttivi. L'ammodernamento di strutture permette di velocizzare la produzione, come quella del Parma Metal Center, che lavora già 1.000 tonnellate di acciaio al giorno.

SCENE POLITICHE DIETRO GLI INVESTIMENTI L'annuncio relativo agli investimenti di GM per gli stabilimenti americani è arrivato pochi giorni dopo l'apertura del neopresidente eletto Donald Trump nei confronti della Silicon Valley, zona fulcro del comparto hightech mondiale e che non ha supportato di buon grado la sua campagna elettorale (leggi dei costruttori tedeschi che tremano dopo l'elezione di Trump). L'amministratore delegato di General Motors, Mary Barra, farà parte di una schiera di consiglieri della quale Trump ha deciso di farsi carico per spingere l'economia verso un futuro più roseo. I primi “pezzi grossi” che Donald Trump ha nominato come consiglieri sono stati Elon Musk e Travis Kalanick, rispettivamente CEO e fondatore del brand di auto elettriche Tesla e CEO e fondatore del servizio di auto con conducente Uber. Nonostante i vari attacchi che Musk ha mosso contro Trump durante la campagna elettorale, adesso si troveranno fianco a fianco, ma bisogna capire se lo scopo ultimo di questa collaborazione sia a favore dello sviluppo di auto elettriche ed a guida autonoma oppure sia una giocata d'anticipo di Trump per far diminuire il numero di oppositori (leggi dei Costruttori che bussano a Trump contro la politica ambientale di Obama).

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