
Tascabile decisamente no ma portatile si, eccome! La galleria del vento aeroacustica di Ford è la prima ad essere mobile, così è sempre dove serve
Sapevamo già che la simulazione matematica permette di prevedere molte cose del comportamento di una nuova automobile (leggi inventare nuove auto è un gioco da computer) ma alcuni dettagli, soprattutto nel campo dell'aerodinamica e dei rumori ad essa connessi, si possono “limare” soltanto con prove pratiche. È per questo che Ford ha messo a punto un'originale galleria del vento, trasportabile in modo da poterla impiegare vicino agli stabilimenti.
CURA DEI PARTICOLARI È dimostrato come i consumatori vogliano auto silenziose: questa dote viene infatti ritenuta come uno dei driver più importanti nel guidare l'acquisto. Rumori meccanici, rotolamento degli pneumatici, rombosità dello scarico: il rumore a bordo della auto è fatto di tante componenti e, fra queste, i “fruscii” aerodinamici sono una parte tutt'altro che trascurabile. Il design dell'intera carrozzeria è critico per ridurli all'origine ma a volte una rifinitura, modificabile facilmente prima dell'avvio della produzione di serie, può portare importanti minimizzazioni del rumore complessivo.
Semplici elementi, come un profilo o una guarnizione, potrebbero dare tangibili miglioramenti ma la loro sperimentazione potrebbe rivelarsi macchinosa in fase di pre serie perché la galleria del vento è magari situata a 1.000 km dallo stabilimento di produzione. È per questo che Ford ha sviluppato quella che è la prima galleria aeroacustica mobile del mondo, un innovativo sistema di test in attesa di brevetto.
VICINA ALLA PRODUZIONE Il suo impiego promette di facilitare la ricerca delle sorgenti dei rumori aerodinamici indesiderati e le relative contromisure possono essere sperimentate nel piazzale dello stabilimento, o giù di lì, per essere velocemente implementate nella produzione di serie. Bill Gulker, Ford wind noise core supervisor, spiega così l'idea: “Questo progetto è nato dal desiderio di arrivare al meglio quando si tratta di controllare e limitare il rumore nell'abitacolo, un disturbo al quale gli automobilisti sono molto sensibili. La nostra nuova galleria del vento mobile consente di risparmiare il prezioso tempo dei nostri ingegneri e aumenta la produttività. È un ottimo esempio dell'apertura all'innovazione che stiamo cercando di incorporare in tutto ciò che facciamo”. Questa galleria del vento così particolare ha debuttato nello stabilimento Ford Flat Rock Assembly Plant, nel Michigan, e ingrossa le fila di strutture mobili per le prove della casa di Dearborn, che conta anche su 3 camere di valutazione ambientale (leggi com'è fatta la galleria del vento 'climatica' di Ford). La “semplicità” dell'impianto impone ovviamente qualche compromesso, in termini di strumentazione, rispetto all'ipertrofica galleria del vento che Ford ha ad Allen Park, nel Michigan, e che è equipaggiata con le più recenti apparecchiature di misura e analisi.
Far funzionare quell'impianto, che ha richiesto un investimento di circa 50 milioni di dollari (leggi della nuova galleria del vento da 30 milioni di dollari di GM), costa migliaia di dollari per ogni ora nella quale le sue colossali ventole macinano metri e metri cubi d'aria al secondo.
MISURE MIRATE Questa snella galleria del vento – è contenuta in due container standard da 53 piedi, pari a 16 metri – può quindi liberare il suo “fratellone” del Michigan dai compiti di rifinitura permettendogli di concentrarsi sullo sviluppo di nuovi veicoli. Ogni container ha una serie di canalizzazioni che regolarizzano il flusso dell'aria perché sia il più possibile privo di turbolenze. Il vento, che può scorrere ad una velocità massima di circa 130 km/ora, viene creato da due ventole intubate a 16 pale dal diametro di 1,8 metri azionate da due motori elettrici da 250 cavalli. I due container principali vengono posizionati fianco a fianco e le pareti adiacenti, avvolgibili, una volta sollevate creano un condotto unico; i portelloni alle estremità vengono aperti e fungono da presa d'aria e ugello di uscita. Un terzo container da 40 piedi/12 metri ospita un piccolo ufficio e il controllo dell'alimentazione e della raccolta ed elaborazione dei dati.
L'impianto può essere smontato in un giorno, spedito via camion verso un qualsiasi stabilimento e rimontato in poche ore. Fra la strumentazione disponibile ci sono i dummies Aachen (dei mezzi manichini con sensibilissimi microfoni al posto delle orecchie) e il Noise Vision, un sofisticato sistema che permette di “visualizzare” l'intensità del rumore e la sua provenienza.