Il futuro di General Motors è nel vento: ecco la nuova galleria tecnologica

Una galleria del vento da 30 milioni di dollari servirà a migliorare l'efficienza aerodinamica delle auto che pesano fino a 180 kg in meno
Consumare di meno è oggi ancor più imperativo che in passato, dato che le emissioni dipendono anche da quanto carburante viene bruciato. In quest'ottica General Motors alleggerisce i suoi modelli e ne affina l'aerodinamica grazie ad una nuova galleria del vento.
TUTTI A DIETA – Sappiamo che un'automobile pesante richiederà più energia per accelerare, energia che, senza sistemi di recupero, sarà inutilmente e irreparabilmente dissipata sotto forma di calore in frenata. Ridurne la massa alleggerirà il lavoro del motore e diminuirà quindi i consumi. Questa strategia, messa in pratica per esempio nella Peugeot 308 1.6 HDI che nella prova su strada ha dimostrato di ottenere buoni consumi, ha convinto anche General Motors che elenca orgogliosa il dimagrimento di alcuni suoi Model Year 2016: le nuove Volt e Cruze perdono 250 libbre (si tratta di circa 113 chili in meno) rispetto ai modelli precedenti, la Malibu rinuncia a circa 300 libbre e la Camaro ne perde quasi 400, equivalenti a circa 180 kg. Importanti e strategici per GM sono anche l'affinamento dei powertrain, grazie anche all'elettrificazione (la cui massiccia adozione è stata annunciata anche da Volkswagen-Audi), una migliore integrazione di componenti e sottosistemi dei veicoli e – ultima ma non ultima – un'aerodinamica perfezionata.
C'È TUTTO, IN SCALA – L'importanza che viene annessa a questo settore, che permette miglioramenti meno costosi e più rapidi da implementare, è dimostrata dalla recente inaugurazione di una galleria del vento che permette di testare modelli in scala. L'impianto, che è costato 30 milioni di dollari, sorge nel principale technical campus di GM, alla periferia di Detroit, e permette prove con velocità del vento fino a 250 km/h. I modelli sono grandi il 40% delle dimensioni reali e sono dotati di sospensioni funzionanti e motori e sottoscocche riprodotti realisticamente in scala grazie al certosino lavoro di stampanti 3D. Basterebbe questa possibilità a giustificare un impianto per le prove in scala: per modificare qualcosa si manda il file alle 3D printer e il giorno dopo il particolare modificato è pronto. La scala ridotta far risparmiare tempo anche nella modellazione dell'argilla: rimuovere una libbra di clay su un modello al 40%, per esempio, equivarrebbe all'asportazione di 16 libbre in una maquette 1:1. Non dimentichiamo che il limite delle 54,5 miglia/gallone (una percorrenza che vale circa 23,13 km/litro) per i consumi medi delle auto di un costruttore scatterà nel 2025, un orizzonte temporale che non è così lontano per l'industria automotive.
AGIRE PER TEMPO – “GM sta enfatizzando sempre più l'efficienza aerodinamica dei suoi veicoli”, ha dichiarato Scott Miller, Direttore della “strategia” per la CO2 di General Motors, che ha continuato dicendo che “l'elegante Malibu MY 2016, in arrivo nelle concessionarie da dicembre, consumerà meno carburante grazie ad un design che permette un coefficiente di resistenza aerodinamica sceso a 0,29 e perciò simile a quello di avanzati veicoli elettrici come la Volt 2016, che ha un Cx di 0,285. Dobbiamo quindi migliorare l'efficienza aerodinamica di tutti i nostri veicoli in vista dei limiti del 2025”. la nuova galleria del vento ha una superficie di 35.000 piedi quadrati (circa 3.250 m2) ed è dotata di una ventola in fibra di carbonio a 18 pale mossa da un motore da 1.100 cavalli. Essa è vicinissima alla galleria del vento – che permette prove in scala 1:1 – che GM ha inaugurato 35 anni fa (da allora la resistenza aerodinamica della gamma GM si è ridotta del 33%) e che subirà un'importante ristrutturazione nel 2016. Questa vicinanza permetterà ai team di sviluppo di lavorare più velocemente e su più modelli, anche se si delinea un futuro nel quale la prototipazione digitale permetterà di “inventare” nuove auto quasi solo con il computer. Non dimentichiamo poi che è necessario provare i veicoli anche nelle gallerie del vento climatiche per definirne il comportamento in condizioni climatiche avverse.