Ford Focus Active Wagon 2019, le tariffe USA cancellano i piani in Cina

Ford Focus Active Wagon 2019, le tariffe USA cancellano i piani in Cina Ford fa i conti con i dazi USA e rivede i piani per il nuovo Crossover su base Focus 2019

Ford fa i conti con i dazi USA e rivede i piani per il nuovo Crossover su base Focus 2019, in Europa nessuno slittamento

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12 Settembre 2018 - 10:09

Che gli Stati Uniti abbiano un peso rilevante nelle vicende politiche ed economiche globali è cosa nota. Le decisioni dell'amministrazione Trump in materia di dazi toccano da vicino il settore dell'automotive. Il Presidente ha, infatti, deciso di imporre dazi del 25% su ogni veicolo prodotto al in Unione Europea e successivamente importato negli USA. Questa mossa si inserisce in una strategia che mira a convincere le aziende ad investire negli stabilimenti americani. Si tratta di politiche viste di malumore da tutti i colossi dell'auto che rischiano di dover fare i conti con importanti ripercussioni economiche. In questa situazione Ford è costretta a rinunciare alla commercializzazione negli States della nuova Focus Active Wagon.

NUOVA FOCUS IN FORMATO CROSSOVER La nuova generazione della bestseller Focus ha fatto da poco il suo debutto. In casa Ford hanno svelato da subito anche la variante wagon. In linea con le attese del mercato, che vede crescere la “fame di suv”, accanto alla sportiva RS si sta lavorando anche alla variante Active. Già svelata in formato berlina la Focus Active deve ancora essere presentata in versione Wagon. Focus Active Wagon strizzerà l'occhio al mondo off-road continuando ad offrire comfort ed abitabilità degne di una familiare. L'idea è quella di sottrarre clienti alle rivali del segmento (tra cui VW Golf Alltrack, Skoda Octavia Scout, SEAT Leon X-Perience) proponendo importanti dotazioni di serie e prezzi competitivi. La strategia del marchio dell'ovale blu è chiara; necessario puntare su prodotti di successo dismettendo gli asset svantaggiosi (leggi Ford trasforma la Mustang in un suv).

DOVE NASCE FOCUS ACTIVE E' risaputo che il marchio Ford affondi saldamente le proprie radici negli USA. Altrettanto noto è il fatto che, al pari di tutte le multinazionali, è chiamata a contenere i costi per massimizzare i profitti. In Ford stimano che i volumi di vendita annuali della Active Wagon negli USA dovrebbero attestarsi sulle 50.000 unità. Cifre contentute se pensiamo che ogni anno Ford riesce facilmente a piazzare in america oltre 2,5 milioni vetture. Queste considerazioni hanno spinto Ford a non cambiare i suoi piani industriali. Focus Active Wagon, come preventivato, sarà ancora prodotta nello stabilimento tedesco di Saarlouis, per quanto riguarda il mercato europeo, e nella fabbrica Cinese per quanto riguarda gli esemplari venduti nel resto del mondo. Niente produzione negli USA dunque, ma solo rinuncia alla commercializzazione del modello.

I DAZI DI TRUMP E SETTORE AUTOMOTIVE Già dal giorno della sua elezione, le politiche protezionistiche di Trump hanno fatto tremare i colossi delle quattro ruote (leggi le preoccupazioni dei brand tedeschi). Gli iniziali timori si sono concretizzati di recente quando Trump, complici le elezioni politihe di mid-term, ha deciso di imporre dazi del 25% alle auto prodotte in Ue ed esportate alla volta degli USA. Dopo i dazi sull'alluminio europeo la stangata sulle auto rischia di avere pesanti ripercussioni. Molte aziende stanno già correndo ai ripari. Mercedes-Benz e Bmw, ad esempio, scelgono di investire nei loro stabilimenti americani per la produzione di alcuni modelli. Difficile immaginare come si concluderà questa guerra commerciale il rischio, neanche troppo celato, è che a rimetterci siano consumatori e lavoratori del settore. 

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