Guida autonoma in Italia: ok al livello 3 da luglio 2022, cosa cambia Con la modifica della Convenzione di Vienna

Guida autonoma in Italia: ok al livello 3 da luglio 2022, cosa cambia

Arriva, con gradualità, la guida autonoma in Italia: ok al livello 3 da luglio 2022, cosa cambia per gli automobilisti in attesa delle modifiche al codice stradale

11 Febbraio 2022 - 11:02

Primo via libera alla guida autonoma in Italia ma con prudenza. A partire dal 14 luglio 2022 dovrebbe diventare possibile utilizzare l’ALKS o Automated lane keeping systems, il sistema di mantenimento automatizzato della corsia, facente parte degli ADAS di livello 3, che esonera il conducente dalla necessità di avere il controllo continuo del veicolo purché resti sempre pronto a intervenire in caso di bisogno. Quindi non proprio una guida autonoma al 100% ma una guida assistita più avanzata rispetto ai sistemi che già troviamo di serie sui modelli di ultima generazione. Usiamo comunque ancora il condizionale perché il Codice della Strada italiano, risalente al 1992 sebbene più volte ritoccato, non contempla la guida autonoma e necessita dunque di un aggiornamento per recepire le nuove tecnologie.

GUIDA AUTONOMA: COSA CAMBIA CON LA MODIFICA ALLA CONVENZIONE DI VIENNA

La data del 14 luglio 2022 è quella dell’entrata in vigore delle modifiche alla Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale, il trattato firmato nel 1968 a Vienna, sotto l’egida dell’ONU, che disciplina la circolazione stradale internazionale nella maggior parte dei Paesi del mondo, e a cui si ispirano e si adeguano le leggi nazionali che regolano la circolazione, incluso il nostro Codice della Strada. Ebbene il nuovo articolo 34-bis della Convenzione di Vienna stabilisce che “il requisito secondo cui ogni veicolo o combinazione di veicoli in movimento deve avere un conducente è considerato soddisfatto quando il veicolo utilizza un sistema di guida automatica” conforme a “regolamentazioni tecniche nazionali e a qualsiasi strumento giuridico internazionale applicabile” e “alla legislazione nazionale che disciplina il funzionamento”.

GUIDA AUTONOMA IN ITALIA: I PROSSIMI STEP

L’Italia, che aderisce alla Convenzione di Vienna, sarà dunque chiamata ad adeguarsi alle nuove disposizioni, in particolare per quel che riguarda l’eventuale modifica dell’articolo 46 del nostro Codice della Strada in base al quale “si intendono per veicoli tutte le macchine di qualsiasi specie, che circolano sulle strade guidate dall’uomo”, nozione che ovviamente stride con il concetto di guida autonoma. Ma in realtà andrebbe rivisto un po’ tutto il Codice alla luce del progresso tecnologico avvenuto negli ultimi trent’anni, e dal ministero assicurano che stanno già muovendosi in tal senso. Ricordiamo comunque che con il Decreto Ministeriale del 28 febbraio 2018 il MIMS ha già disciplinato la sperimentazione su strada delle soluzioni di Smart Road e di guida connessa e automatica.

Guida autonoma in Italia

COSA PREVEDE LA GUIDA AUTONOMA DI LIVELLO 3

L’ALKS e gli altri ADAS di livello 3, tra cui c’è anche l’AEBS, il sistema avanzato di frenata, sono regolamentati dalla normativa internazionale UN-ECE R-157, in vigore dal 2021, che consente per il momento ai veicoli dotati di questa tecnologia di circolare in modalità automatica solo su strade a carreggiate separate senza pedoni né ciclisti, senza superare i 60 km/h. I dati memorizzati nelle mappe dei navigatori sbloccano il sistema quando riconoscono di essere su un tratto e a una velocità consentiti. Quando tali tratti finiscono, o in presenza di un pericolo, l’ALKS indica al conducente di riprendere i comandi e, in mancanza, accosta e ferma il veicolo.

La Mercedes è il primo costruttore al mondo ad aver raggiunto i requisiti legali della UN-ECE R-157 per la guida assistita di livello 3, e tale tecnologia è già compatibile con 13.191 km di autostrade in Germania. Altrove è consentita solo se tollerata dalle leggi del Paese in cui si intende utilizzare.

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