Nissan e-Power: come funziona la tecnologia elettrica a benzina Nissan è pronta a lanciare in Europa la tecnologia e-Power forte del successo in Giappone. Ecco come funziona la tecnologia elettrica che si distingue dall'ibrido "parallelo" dei concorrenti.

Nissan e-Power: come funziona la tecnologia elettrica a benzina

Nissan è pronta a lanciare in Europa la tecnologia e-Power forte del successo in Giappone. Ecco come funziona la tecnologia elettrica che si distingue dall'ibrido "parallelo" dei concorrenti.

29 Marzo 2019 - 08:03

Con la Leaf, Nissan ha conquistato il mercato mondiale di auto elettriche e per il futuro la Casa giapponese non ha assolutamente intenzione di cedere il passo. Per questo motivo entro il 2022 l’offerta sul mercato europeo sarà rinforzata con il lancio di modelli con tecnologia e-Power.

IL SUCCESSO IN GIAPPONE

Con questo nome si identifica una soluzione che può essere sintetizzata in “elettrico a benzina”, una tecnologia che in Giappone è già disponibile sulle Note e sulle Serena, con ottimi risultati commerciali. In due anni, infatti, le e-Power hanno scalato le classifiche interne fino rappresentare rispettivamente il 70 e il 50 per cento delle immatricolazioni nei confronti degli stessi veicoli con motorizzazioni convenzionali. In sostanza si tratta di una delle diverse applicazioni ibride attualmente disponibili, che si basa su un concetto diverso da quello sposato, per esempio da Toyota. Le Prius, e naturalmente anche altri modelli, sfruttano il motore elettrico per aumentare l’efficienza complessiva dell’auto (leggi qui quanto consumano davvero le elettriche) e fornire un aiuto al propulsore a scoppio in fase di accelerazione o quando si affrontano cambi di pendenza, con l’obiettivo di contenere consumi ed emissioni. Mentre con il sistema Nissan e-Power il discorso cambia.

LE DUE TECNOLOGIE IBRIDE

Il sistema e-Power, invece, impiega un motore elettrico che trasmette la coppia motrice alle ruote, esattamente come avviene su una vettura elettrica al 100 per cento. In questo caso il motore a benzina non è collegato alle ruote, perché la sua funzione è semplicemente quella di caricare la batteria. Ciò significa che, a differenza di un veicolo totalmente elettrico, l’energia proviene anche dal motore a combustione e non solo dalla batteria. Quando le batterie sono cariche si viaggia a emissioni zero, ma quando l’energia scende sotto un certo livello il motore a scoppio di cilindrata contenuta inizia a funzionare a regime costante svolgendo una funzione di generatore elettrico. Tecnicamente si parla di due differenti tipi di ibrido: il primo, quello più noto e ampiamente diffuso, è definito ibrido parallelo, visto che i due motori lavorano in modo combinato, mentre Nissan punta sull’ibrido in serie. Una soluzione che in genere è impiegata per incrementare l’autonomia delle auto elettriche, che hanno la possibilità di circolare con l’energia immagazzinata in fase di ricarica sulle brevi distanze, per poi ricorrere all’aiuto del motore a benzina in occasione di viaggi più lunghi.

ANSIA DA AUTONOMIA ADDIO

Non si tratta di una soluzione del tutto nuova, poiché già in passato sono stati realizzati veicoli che utilizzano questo sistema, dalle “gemelle” Opel Ampera e Chevrolet Volt, alle BMW i3 nella versione con range extender. E la stessa applicazione sarà presto trasferita anche sui mezzi a due ruote, poiché è in arrivo una variante ibrida del nuovissimo scooter Vespa elettrica.
I vantaggi della tecnologia e-Power sono evidenti, e il più importante è rappresentato dall’eliminazione della tipica ansia da autonomia associata ai veicoli elettrici. La possibilità di rifornire il veicolo di benzina per produrre l’energia sufficiente per ricaricare gli accumulatori semplifica la vita, mantenendo inalterate le caratteristiche dell’auto elettrica, che avrà soltanto consumi leggermente superiori rispetto a un modello EV al 100%. Il peso aumenta a causa della massa aggiuntiva del piccolo motore a scoppio e del carburante necessario per alimentarlo. Per quanto riguarda invece le emissioni, ci si aspetta che siano molto contenute, visto che il generatore è di cilindrata bassa, paragonabile a quella di un maxiscooter, e gira a regime costante, senza quelle variazioni che, soprattutto in partenza, fanno crescere i consumi. Non si sa ancora con quali modelli della gamma e-Power Nissan si presenterà sul mercato europeo. Si può prevedere non saranno le Note e le Serena apprezzate sul mercato interno giapponese, ma poco diffuse sul nostro continente. Appare invece più probabile che l’attenzione sarà concentrata sull’elettrificazione di best seller come la piccola Micra o le crossover Juke e Quashqai.

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