Auto a idrogeno: lasciamole al Giappone

Auto a idrogeno: lasciamole al Giappone Le auto FCV alimentate a idrogeno non avranno successo fuori dal Giappone. Lo dice Volkswagen

Le auto FCV alimentate a idrogeno non avranno successo fuori dal Giappone. Lo dice Volkswagen

16 Settembre 2014 - 07:09

Si diceva che l'idrogeno avrebbe risolto definitivamente i problemi di autonomia ridotta delle auto elettriche che richiedevano anche troppo tempo per essere ricaricate. Ma il problema del gas che alimenta le auto FCV (Fuel Cell Vehicle) per trasformare l'energia chimica dell'idrogeno in elettricità tramite le celle a combustibile è sempre lo stesso: i costi di distribuzione e la rete di rifornimento. Allo stato attuale, secondo Volkswagen, le auto a idrogeno sono una realtà che può funzionare solo in Giappone.

COSTA TROPPO DISTRIBUIRLO – Le auto elettriche a batterie hanno un'autonomia ridotta ed è sotto gli occhi di tutti che senza una colonnina di ricarica rapida (e una rete capillare) si può restare fermi ore ad aspettare che l'auto sia pronta a ripartire. Ma a differenza di quanto si è potuto credere per decenni, Volkswagen affronta in modo realista la diffusione delle auto a idrogeno. Sebbene le auto elettriche con tecnologia FCV possano garantire un'autonomia che si avvicina ai motori termici poiché i reagenti (idrogeno e ossigeno) vengono introdotti dall'esterno nella cella che non ha bisogno di essere ricaricata frequentemente, i problemi nascono nel rifornimento del gas, di per se già costoso (e non sempre privo di emissioni) da produrre, stoccare e immagazzinare. La costruzione degli impianti richiede costi esorbitanti e senza incentivi statali è difficile immaginare una rete di distribuzione sufficiente ad incoraggiare gli ordini.

SERVE UNA POLITICA PRO IDROGENO – “L'idrogeno può funzionare in Giappone ma non a livello globale” avrebbe dichiarato a Bloomberg Shigeru Shoji, Presidente di Volkswagen Group Japan. In Giappone, infatti, il Governo avrebbe predisposto incentivi fino a 20 mila dollari per gli acquirenti di un veicolo elettrico alimentato a idrogeno. In questo modo il bacino di utenti non sarebbe prevalentemente composto da aziende o privati facoltosi. Ma c'è chi la pensa diversamente sull'idrogeno, tant'è che Toyota ha annunciato il lancio della berlina FCV a idrogeno previsto nel 2015 in Giappone e Stati Uniti, mentre nascono molte alleanze per condividere il know how sulle celle a combustibile. La Toyota FCV sarà proposta al prezzo equivalente di circa 54 mila euro per il mercato interno ma è chiaro che, incentivi a parte, il suo successo dipenderà dall'evoluzione delle infrastrutture di distribuzione.

PERCHE' SOLO IN GIAPPONE? – Toyota ha annunciato che la berlina FCV a idrogeno sarà distribuita inizialmente in Giappone e in un secondo momento negli USA e in Europa, ma le consegne si potrebbero limitare alle aree già coperte da una fonte di approvvigionamento del gas. Il sussidio standard per l'acquisto di una Toyota FCV in Giappone si aggiunge a uno sconto ulteriore di 10 mila dollari applicato nell'area di Toyota City dove è situata la sede Toyota Motor Corporation. Inoltre, la fase di startup prevede al lancio ufficiale del modello FCV Toyota l'inaugurazione di circa 100 stazioni di distribuzione di idrogeno che nel corso del 2015 aumenteranno ulteriormente, in previsione del lancio di un modello concorrente realizzato da Honda. Ora, tralasciando l'inefficacia degli incentivi auto per Gpl/Metano/Elettriche nel biennio 2013-2014, bastano già solo i 4 distributori di idrogeno presenti in Italia (Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto) a dare credibilità alle parole di Yasuo Maruta, portavoce di Volkswagen Group Japan, secondo cui: “Anche se Toyota lancerà l'auto a idrogeno il prossimo anno, affinché la tecnologia si diffonda a livello globale serviranno almeno altri 10 o forse 20 anni”.

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1 Commento

mauro
19:28, 16 Settembre 2014

costa troppo produrlo ? serve acqua, un elettrolizzatore e una fonte rinnovabile ( eolico o solare o altro ) costa di più dei carburanti fossili dove devono essere prima sondati i giacimenti ,trivellati, pompati ,trasportati alle raffinerie e raffinati, poi distribuiti alla rete ?

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