
Fulmine a ciel sereno: Uber Eats lascia l’Italia, lo stop alle consegne dal 15 luglio 2023. Preoccupazione per la sorte dei rider
Dopo 7 anni di servizio in oltre 60 città, Uber Eats lascia l’Italia. La divisione di consegna del cibo a domicilio della nota multinazionale ha infatti annunciato che chiuderà l’attività nel nostro Paese, spiegando che la crescita aziendale si è rivelata non in linea con le aspettative iniziali per garantire un business sostenibile nel lungo periodo. Confermato invece il servizio Uber Black, segnalato invece in buona espansione.
PERCHÉ UBER EATS LASCIA L’ITALIA?
L’attività di Uber Eats in Italia era iniziata a Milano nel 2016 per poi estendersi a più di 60 città in tutte le regioni italiane, dando lavoro a migliaia di corrieri e delivery partner e collaborando con altrettanti ristoranti, pizzerie e fast food. Non a caso la principale preoccupazione riguarda adesso i lavoratori di Uber Eats, per i quali l’azienda ha promesso che farà il possibile in conformità con le leggi vigenti. In realtà solamente i dipendenti degli uffici che l’azienda aveva aperto in Italia, circa una quarantina, riceveranno qualche tutela con la procedura di licenziamento collettivo. Al contrario i rider di Uber Eats, inquadrati per lo più come collaboratori occasionali e a partita IVA, non avranno diritto agli ammortizzatori sociali né ad alcun sostegno pubblico per un’eventuale ricollocazione.
NELL’UE PRIMO ACCORDO PER I CONTRATTI DEI RIDER
Per ironia della sorte il passo indietro di Uber Eats in Italia arriva a pochi giorni dall’accordo raggiunto tra i Ministri del Lavoro dell’Unione Europea su una proposta per il miglioramento delle condizioni nel lavoro svolto tramite le piattaforme digitali. Tra i punti principali dell’accordo c’è l’inquadramento, in base a determinati criteri, dei lavoratori del settore come dipendenti e non più come autonomi. Purtroppo questa norma diventerà operativa non a breve e non sarà retroattiva, pertanto non potrà in alcun modo aiutare i rider di Uber Eats Italia che perderanno presto la loro occupazione.
QUANDO TERMINA IL SERVIZIO DI UBER EATS IN ITALIA?
L’addio di Uber Eats all’Italia inizierà già nei prossimi giorni, ma l’app ufficiale sarà utilizzabile per ordinare cibo a domicilio fino al 15 luglio 2023, come confermato dal CEO di Uber, Dara Khosrowshahi. La stessa sorte toccherà anche a Uber Eats in Israele, per gli stessi motivi.
SE UBER EATS LASCIA, UBER BLACK… RADDOPPIA
Uber ha comunque detto che non dismetterà l’altra sua divisione attiva in Italia, Uber Black, che offre servizi di trasporto a chiamata ma solo con autisti che abbiano una licenza di noleggio con conducente (NCC). Grazie all’accordo dell’anno scorso con It Taxi, oggi Uber Black è presente in 10 città italiane (Milano, Roma, Bologna, Firenze, Torino, Catania, Palermo e, da pochissimo, anche in Sardegna a Cagliari, Quartu Sant’Elena e Olbia) e conta di espandersi entro la fine dell’anno in ulteriori quattro città.