
Carlos Tavares ha ottenuto da Stellantis una buonuscita consistente, ma decisamente inferiore a quanto ipotizzato al momento delle dimissioni
Carlos Tavares, ex amministratore delegato di Stellantis, ha lasciato il Gruppo automobilistico franco-italiano prima della naturale scadenza dell’incarico, evento che ha segnato la fine di un’era e l’inizio di una nuova fase per l’azienda. La sua uscita di scena è stata accompagnata da un’ampia discussione sui suoi compensi, premi e sulla liquidazione, elementi che hanno suscitato notevole interesse nell’opinione pubblica e negli ambienti finanziari. Il colosso delle quattro ruote ha reso pubblico il rendiconto dell’anno passato, compresi i compensi arrivati al manager portoghese.
CARLOS TAVARES, UN COMPENSO ELEVATO MA NON COME L’ANNO PRECEDENTE
Nel corso del 2024, Tavares ha ricevuto da Stellantis un compenso totale di 23,08 milioni di euro. Questa cifra, sebbene considerevole, rappresenta una diminuzione rispetto ai 36,5 milioni di euro erogati nell’anno precedente. La riduzione è attribuibile principalmente alla mancanza di incentivi a breve termine, che nel 2023 ammontavano a 5,79 milioni di euro, e a una diminuzione di 5,6 milioni di euro nella quota a lungo termine. Ovviamente si parla di cifre di tutto rispetto.
La composizione del compenso di Tavares nel 2024 include diverse voci:
- uno stipendio base di 2 milioni di euro;
- fringe benefit per un valore di 71.224 euro;
- incentivi di lungo termine pari a 20,514 milioni di euro;
- un benefit pensionistico di 500.000 euro.
Nonostante la conclusione del suo mandato, Tavares continuerà a ricevere pagamenti da Stellantis. Nel 2025, infatti, è prevista una liquidazione di 12 milioni di euro. Tale somma è composta da due elementi:
- 2 milioni di euro come indennità di fine rapporto, in conformità con le normative olandesi, dove ha sede legale Stellantis;
- 10 milioni di euro per il raggiungimento della seconda milestone sui risultati stabiliti.
CARLOS TAVARES, ULTERIORI COMPENSI DA PARTE DI STELLANTIS
Inizialmente, a favore di Carlos Tavares, ex CEO di Stellantis, era prevista una terza quota di 10 milioni di euro, ma questa è stata cancellata poiché i target non sono stati raggiunti in toto. Inoltre, a gennaio 2026, Tavares riceverà 800.000 azioni della società, già incluse negli incentivi di lungo termine per arricchire la sua liquidazione. Dunque, il manager lusitano godrà ancora di alcuni benefit nel corso dei prossimi anni da parte del Gruppo industriale dal quale si è separato sul finire dello scorso anno.
La liquidazione di Tavares, pur essendo significativa, è notevolmente inferiore rispetto alle stime iniziali che ipotizzavano una cifra vicina ai 100 milioni di euro. Le cifre effettive riflettono un accordo di fine rapporto che tiene conto di obiettivi specifici stabiliti per il periodo 2021-2025.
Parallelamente ai compensi di Tavares, anche il presidente di Stellantis, John Elkann, ha ricevuto una remunerazione. Nel suo caso, i compensi sono ammontati a 2,8 milioni di euro e sono composti da:
- un salario base di 922.386 euro;
- fringe benefit per 830 euro;
- incentivi di lungo termine per 1,153 milioni di euro.
STELLANTIS E LE CIFRE EROGATE AI DUE TOP MANAGER
È importante notare che i compensi erogati ai due manager si riferiscono a un periodo in cui Stellantis ha registrato un calo dei profitti del 70%, attestandosi a 5,5 miliardi di euro, e una flessione dei ricavi del 17%, dovuta a una diminuzione delle vendite del 12%.
La vicenda dei compensi di Carlos Tavares e John Elkann solleva interrogativi sulle politiche retributive dei top manager e sul loro rapporto con la performance aziendale. In un contesto economico in cui Stellantis ha subito un calo dei profitti e delle vendite, l’entità dei compensi erogati ai vertici aziendali potrebbe apparire eccessiva e generare polemiche.
Per tirare definitivamente le somme, l’uscita di scena di Carlos Tavares da Stellantis è stata caratterizzata da una liquidazione consistente, ma inferiore alle aspettative iniziali. I suoi compensi, così come quelli del presidente John Elkann, riflettono le politiche retributive del Gruppo automobilistico e sollevano interrogativi sul loro allineamento con la performance aziendale.