Scegliere la cilindrata giusta: quale motore si rivende di più in Italia

Quando si acquista l’auto nuova o usata, scegliere il motore giusto è fondamentale: ecco le cilindrate che funzionano meglio e quelle più diffuse

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28 Agosto 2019 - 05:08

Per valutare quale sia la cilindrata giusta dell’auto nuova o usata che si va a comprare, ci sono diversi elementi da tenere in considerazione: fra l’altro, il motore che si rivende di più in Italia. In questo modo, se fra qualche anno si vorrà vendere l’usato (in questa guida ci sono tutti i consigli per la compravendita online) o darlo in permuta, si avrà maggiore potere di contrattazione col compratore. A questo proposito, un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su dati ACI è molto chiara: una vettura su due in circolazione in Italia è di media cilindrata.

QUALE MOTORE: ECCO LA SITUAZIONE

Per la precisione, in Italia a fine 2018 la quota delle vetture appartenenti alla fascia di cilindrata media, ovvero con motori compresi tra 1.201 e i 1.600 cc, era del 49,9% sul totale del parco circolante. Si tratta di un dato in rialzo negli ultimi anni. Infatti, nel 2013 la quota delle auto di media cilindrata era del 44,6% sul totale del parco circolante. In sei anni, quindi, vi è stata una crescita di 5,3 punti percentuali di quota sul totale. In termini di valori assoluti, tra il 2013 e il 2018 il numero delle vetture circolanti con motore di media cilindrata è balzato in avanti da 16.506.615 a 19.450.709 unità (+17,8%). Parliamo ovviamente di macchine in circolazione, e non dei dati di vendita del mercato del nuovo o dell’usato.

SPOSTAMENTO DELLE PREFERENZE

Si può affermate che è in atto uno spostamento delle preferenze degli italiani verso il segmento delle vetture medie: l’unico segmento in crescita nella classificazione per cilindrate del parco circolante. Tutti gli altri segmenti hanno fatto registrare una contrazione. Due le ragioni di questa tendenza. Primo: la ripresa dei redditi delle famiglie che ha spinto una parte di queste a orientare le preferenze di acquisto dalle piccole verso il segmento delle medie (1.201-1.600 cc). Secondo: il downsizing sulle vetture di medio-alta e grossa cilindrata. Perché gli italiani scelgono auto con potenza e dimensioni ridotte allo scopo di risparmiare sui costi di gestione e manutenzione (e magari per ridurre l’impatto ambientale).

LE ALTRE SCENDONO

Basta dare un’occhiata ai numeri delle auto di piccola e grossa cilindrata per avere il quadro della situazione ancora più limpido. La quota di auto con cilindrata piccola e cioè fino a 1.200 cc è scesa dal 25,3% del 2013 al 23,4% del 2018. Anche la presenza di auto nella fascia di cilindrata medio-alta (da 1.601 a 2.000 cc) si sta contraendo: la quota è calata dal 23,1% al 20,4%. Flette anche la quota delle auto di grossa cilindrata e cioè oltre 2.000 cc: dal 7% del 2013 al 6,3% del 2018.

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