Maserati ai dipendenti in CIG, per Stellantis l’offerta era concordata

Maserati ai dipendenti in CIG, per Stellantis l’offerta era concordata

Maserati scontate agli operai in cassa integrazione: una proposta inopportuna o un normale sconto dipendenti? Stellantis risponde

12 Settembre 2024 - 11:30

Polemiche a non finire, anche a livello politico con richieste di informativa al ministro delle Imprese, per l’email interna inviata da Stellantis a tutti i dipendenti, compresi gli operai in cassa integrazione di Mirafiori, con cui l’azienda ha offerto al personale una serie di vetture Maserati a prezzi speciali. La proposta è stata giudicata quanto meno inopportuna, se non provocatoria (c’è anche chi ha parlato di “uno schiaffo ai lavoratori in difficoltà economica“), considerato che i modelli Maserati costano da 80.000 a 200.000 euro e gli operai guadagnano stipendi molto bassi, a maggior ragione quelli in CIG. Tuttavia Stellantis si è difesa precisando che si tratta di un’iniziativa concordata con gli stessi dipendenti.

LO SCONTO AI DIPENDENTI MASERATI

Caro collega, siamo lieti di annunciarti che dal mese di settembre avrai la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni dedicate a te, ai tuoi familiari e ai tuoi amici“, esordisce l’email. “La nostra straordinaria gamma ti aspetta! Potrai scegliere tra i modelli Grecale, GranTurismo, GranCabrio e configurarli come preferisci direttamente sul sito maserati.it, a eccezione di personalizzazioni Fuoriserie. Visita la sezione dedicata su The Hub (uno dei canali intranet dell’azienda, ndr) per scoprire tutti i dettagli […] In caso di necessità o ulteriori dubbi in merito al servizio puoi contattare direttamente il My Maserati Expert“. Firmato: Maserati Business 2 Employees Team.

MASERATI OFFERTE AI DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE, DURE REAZIONI DI POLITICI E SINDACATI

Questo il contenuto dell’offerta (estendibile quindi a familiari e amici), che effettivamente lascia un po’ interdetti: non tanto per l’iniziativa in sé quanto per il momento storico, visto che la produzione Maserati a Mirafiori è ai minimi termini (-70% rispetto al 2023 nel primo semestre dell’anno) con la linea produttiva che funziona in pratica un solo giorno a settimana e quasi 1.000 lavoratori alle prese con il contratto di solidarietà.

Le reazioni dal mondo politico e sindacale non si sono fatte attendere: Carlo Calenda di Azione ha parlato di “insulto ai lavoratori” e di “azienda allo sbando che versa in condizioni pietose“, invitando la premier Meloni a convocare urgentemente John Elkann e Carlo Tavares; l’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino del M5S, ha detto che Stellantis dovrebbe avere più rispetto per la dignità di chi, nella sua azienda, ci lavora ogni giorno, e ha chiesto al ministro Urso di riferire in Parlamento. Critiche anche dai partiti di maggioranza: Roberto Ravello di Fratelli d’Italia l’ha definita un’email “dal sapore quanto meno beffardo“. Durissimo infine Giacomo Zulianiello, delegato Fiom-Cgil e operaio delle carrozzerie di Mirafiori: “Non so se ridere o piangere, con la CIG da 1.180 euro al mese facciamo fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, altro che Maserati“.

Logo Maserati

LA RISPOSTA DI STELLANTIS: OFFERTA CONCORDATA CON I DIPENDENTI

Travolta dalle polemiche, Stellantis Italia ha deciso di rispondere con un comunicato ufficiale nel quale spiega che l’iniziativa era concordata, invitando nel contempo tutte le parti a lavorare con spirito costruttivo in questo momento così delicato:

Constatiamo con sconcerto che ancora una volta un’iniziativa interna è stata riportata all’attenzione dei media da fonti evidentemente vicine all’azienda, con l’obiettivo di continuare ad alimentare un sentimento di ostilità nei confronti del nostro Gruppo, danneggiando prima di tutto le persone, orgogliose di costruire auto che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo. Sono stati gli stessi dipendenti Maserati, infatti, a chiedere in più occasioni, anche in gruppi di lavoro, sconti speciali per amici o parenti che si erano rivolti a loro per una vettura. L’iniziativa è stata poi estesa all’interno del Gruppo.

Già oggi, Maserati offre ai propri dipendenti la possibilità di utilizzare le auto del Tridente in occasioni speciali, come i matrimoni, e sta sviluppando un programma per estendere la possibilità di avere vetture Maserati in prova anche in altre occasioni. Non è utile all’Azienda e men che meno alle sue persone la diffusione di notizie di cui viene data una rappresentazione falsa e strumentale. Riteniamo utile, invece, che tutte le parti lavorino con spirito costruttivo, condizione imprescindibile per affrontare i reali problemi che il settore automotive sta vivendo in questo momento“.

Alla luce di questo comunicato, ognuno è libero di farsi una propria opinione sulla vicenda.

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