Le grandi arterie da nord a sud si confermano le strade più pericolose del 2020: ecco il rapporto aggiornato sugli incidenti stradali in Italia
Le strade più pericolose del 2020 emergono dal rapporto sugli incidenti stradali ACI, elaborato sui dati dell’anno precedente. La media degli incidenti e delle vittime è globalmente in contrazione. La maggior parte degli incidenti (74%) avviene nei centri abitati, ma la gravità e le conseguenze hanno impatti diversi in base alla tipologia degli utenti coinvolti. Ecco le strade più pericolose d’Italia dove l’elevato flusso di traffico contribuisce a un maggior numero di incidenti stradali.
INCIDENTI STRADALI IN ITALIA 2020
Lo studio “Localizzazione degli incidenti stradali 2019” condotto da ACI ha analizzato gli incidenti su 55 mila km di strade e autostrade. Nel 2019 hanno perso la vita 3,4 persone ogni 100 incidenti. Complessivamente si tratta di numeri in calo ma comunque rilevanti. Su 36.526 incidenti, 1.143 sono stati mortali e hanno provocato 1.257 decessi e 58.535 feriti. I mesi di giugno e luglio hanno la maggiore incidentalità (rispettivamente 10,1% e 10% del totale) ma a marzo c’è un indice di mortalità più alto (4,6%) ed è secondo a giugno solo per vittime. Gli incidenti si verificano maggiormente il venerdì (14,9%) e dalle 18 alle 20, che sono le ore più critiche ogni giorno.
LE STRADE PIU’ PERICOLOSE D’ITALIA PER LE AUTO
Le autostrade urbane sono caratterizzate dalla maggiore densità d’incidenti a causa degli elevati flussi di traffico e dei mezzi diversi. In media, sulle autostrade si sono verificati 1,2 incidenti/km. Le strade invece sulle quali si sono verificati più incidenti sono:
– Penetrazione urbana della A24 (13,2 incidenti/km);
– Tangenziale Nord di Milano da Monza a Brianza (10 incidenti/km);
– Diramazione Catania A 18 (9,4 incidenti/km)
Sulle strade extraurbane, la media nazionale è di 0,6 incidenti/km, tra quelle più pericolose, lo studio classifica:
– Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga (8,3 incidenti/km);
– Provincia di Monza e Brianza (7,6 incidenti/km);
– SS 131 dir – Carlo Felice in provincia di Cagliari (7,2 incidenti/km).
LE STRADE PIU’ PERICOLOSE D’ITALIA PER LE MOTO
Gli utenti più vulnerabili per quota dei decessi, in aumento rispetto allo scorso anno, sono i ciclisti il 33,8% (1 morto su 3) e i pedoni. Per avere un’idea più chiara basta pensare che i motociclisti sono coinvolti nel 18,6% degli incidenti stradali mentre i ciclisti nel 3,9%. Nel 20,4% degli incidenti ha perso la vita un motociclista (257), nel 9,1% un pedone (115) e nel 4,2% un ciclista (53). L’indice di mortalità dei veicoli a due ruote (motocicli e bici) è molto più alto di quello delle auto: 3,6% rispetto all’1,3%. Le strade più pericolose d’Italia per chi va in moto si rivelano essere:
– SS 001 Aurelia in Liguria;
– Grande Raccordo Anulare di Roma;
– SS 016 Adriatica in provincia di Rimini;
– SS 018 Tirrena-Inferiore in provincia di Salerno;
– SS 249 Gardesana Orientale in provincia di Verona;
– SS 145 Sorrentina in provincia di Napoli;
– SS 006 Casilina in provincia di Roma;
– Tangenziale Est-Ovest di Napoli.