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La scatola nera dagli aerei alle auto, come funziona e perché le assicurazioni la propongono su ogni contratto RCA

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28 Novembre 2018 - 09:11

Per arginare il fenomeno delle frodi e abbassare, conseguentemente, i prezzi delle polizze RCA, sempre più compagnie assicurative propongono ai propri clienti l'installazione della scatola nera nell'auto sulla quale si stipula l'assicurazione. Nell'immaginario collettivo il termine scatola nera è legato al mondo dell'aeronautica: tale dispositivo, infatti, è parte integrante di aeroplani ed elicotteri, sui quali registra dati quali la velocità, l'altitudine, i comandi utilizzati dal pilota e persino le conversazioni in cabina di pilotaggio. Dall'aeronautica, poi, con le dovute modifiche per adattarsi alle diverse esigenze, la scatola nera è diventata parte integrante anche di treni, imbarcazioni e mezzi speciali per uso militare. Infine, in tempi più recenti, ha avuto larga diffusione anche nel mondo delle auto, diventando addirittura obbligatoria in alcuni Paesi.

I DATI CHE LEGGE LA SCATOLA NERA Nel settore automobilistico la scatola nera funziona collegandola alla batteria dell'auto ed è un dispositivo elettronico mobile dotato di un localizzatore GPS, che monitora e registra tutte le informazioni riguardanti il veicolo e la guida, inviandole ad una centrale operativa remota. Le principali informazioni che il dispositivo registra sono la geolocalizzazione, ossia la localizzazione esatta dell'autovettura rilevata dal GPS, utilissima anche in caso di furto; i tempi in marcia e sosta (sia in termini assoluti che percentuali) dal momento in cui la scatola è stata installata; alcuni dati che permettono di ricostruire lo stile di guida del conducente, quali le marce inserite (se collegata alla porta OBD) durante i vari percorsi, le accelerazioni e le decelerazioni.

IN CASO DI INCIDENTE In caso di incidente i dati utili per ricostruire la dinamica, registrati grazie all'utilizzo della scatola nera, sono l'ora esatta in cui questo si è verificato, la velocità a cui viaggiava l'auto al momento dell'impatto, la sua posizione e l'attivazione o meno di sistemi di sicurezza, quali ABS e airbag, compatibilmente con la connessione all'auto. I vantaggi sono molteplici sia per le compagnie assicurative che per l'assicurato. Le prime, infatti, si tutelano dal rischio di frodi ed entrano in possesso di dati certi per stabilire le reali responsabilità delle autovetture coinvolte in un sinistro. L'automobilista, invece, può usufruire dello sconto sulla polizza previsto per legge, obbligando le compagnie a praticarlo in modo non irrisorio, ma significativo, a tutti coloro che installano la scatola nera sulla propria auto. Inoltre, diminuendo le frodi e quindi abbassandosi i costi affrontati dalle compagnie, queste sono più propense ad abbassare le proprie tariffe, a vantaggio dell'assicurato. Naturalmente alla scadenza della polizza si può anche scegliere, se si vuole cambiare compagnia o semplicemente non rinnovare l'assicurazione perché non si intende usare più quella vettura, di disinstallare la scatola nera senza andare incontro ad alcuna spesa, essendo queste a carico dell'agenzia assicurativa. Ma controllate sempre prima di firmare il contratto che non ci sia una clausola rescissoria se rimuovete la blackbox prima un termine specifico.

SOSPENSIONE POLIZZA O POLIZZA GIORNALIERA A proposito di auto non utilizzate frequentemente, va detto per inciso che l'automobilista ha anche la possibilità di sospendere il pagamento della polizza per poi riprenderlo nel momento dell'utilizzo dell'auto o, addirittura, può stipulare un'assicurazione auto giornaliera. È possibile, infatti, avere l'esigenza di spostare un'auto non usata per venderla o magari per partecipare ad un raduno, oppure di uscire solo un weekend per una gita fuori porta con l' auto d'epoca o sportiva che di solito si tiene ferma in garage. In questo caso l'assicurazione auto giornaliera permette di rispettare l'obbligo di copertura assicurativa e protegge da spiacevoli conseguenze che costerebbero senz'altro più della polizza stessa.

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