
Il gestore potrebbe rimescolare ancora le carte dopo gli ultimi avvicendamenti seguiti al crollo del viadotto Scorciavacche
Rivoluzione ai vertici Anas. Ma per capirla, dobbiamo fare un piccolo passo indietro: il 1° gennaio, si ha notizia del crollo del viadotto Scorciavacche in Sicilia sulla Statale Palermo-Agrigento (foto), pochi giorni dopo l'inaugurazione: un evento eclatante che suscita le ire di Renzi. Il cedimento verificatosi a Capodanno ha interessato un tratto di circa 30 metri di strada a ridosso del viadotto Scorciavacche, che era stato inaugurato il 23 dicembre, quindi una settimana prima. Cominciano a “rotolare le teste”. Parliamo di quella di Claudio Bucci, un ingegnere dell'Anas arrivato in Sicilia pochi mesi fa per volontà del presidente Pietro Ciucci, e appena trasferito a L'Aquila con un ordine di servizio datato 15 gennaio.
SI VA SUL PESANTE – A indagare, oltre alla magistratura che ha aperto un'inchiesta, c'è anche l'Anticorruzione. Il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, ha disposto l'inizio delle attività ispettive e di vigilanza sul viadotto Scorciavacche e sul tratto stradale crollato sulla Palermo-Agrigento. Sulla vicenda del viadotto è scattata anche un'inchiesta penale con l'ipotesi di crollo colposo aperta dalla Procura di Termini Imerese (Palermo). Dopodiché, i primi di febbraio 2015, un secondo crollo: “L'Anas precisa che il fenomeno, che ha provocato il cedimento del piano viabile a una distanza di circa 150 metri dal viadotto Scorciavacche, in direzione Palermo, è da attribuire alle stesse cause che hanno determinato il precedente dissesto, che ha a sua volta contribuito a ingenerare il nuovo evento”. Incredibile. E adesso veniamo alla rivoluzione.
INDISCREZIONI… – Stando a voci di corridoio, in questi giorni, il presidente Anas Pietro Ciucci vorrebbe provare a cambiare il vertice di Anas sostituendo l'attuale condirettore generale tecnico Alfredo Bajo (compromesso ormai da una serie di débâcle tecnico-organizzative, non ultimo il cedimento del ponte Scorciavacche in Sicilia). E qui ci colleghiamo all'ira di Renzi accennata in apertura: la testa di Bajo potrebbe essere offerta al premier in cerca di un “colpevole” con il famoso tweet sull'Anas.
CHI ARRIVA? – Sempre secondo indiscrezioni, Ciucci sta spingendo un suo strettissimo e fidatissimo uomo, l'ingegnere siciliano Ugo Dibennardo, per cinque anni responsabile dell'Anas in Sicilia, direttore centrale della progettazione Anas e recentemente nominato amministratore delegato di Autostrade Lazio che gestisce il megappalto della Roma-Latina (2,2 miliardi di euro). Ma chi è Ugo Dibennardo? Arrestato nel 2002 in Calabria dalla Dda di Catanzaro coordinata dal pm Eugenio Facciolla per una inchiesta su 'ndrangheta per gli appalti sulla Salerno-Reggio, rinviato a giudizio per omicidio colposo nel 2013/2014 per alcuni crolli avvenuti in Sicilia negli ultimi anni su strade Anas, sarebbe il pupillo di Maurizio Lupi e dell'entourage del ministero dei Trasporti. Per quell'episodio, l'ingegnere è stato risarcito dalla Repubblica italiana per ingiusta detenzione e non ha subìto alcuna conseguenza penale. Dibennardo non è mai stato coinvolto in giudizi inerenti crolli avvenuti in Sicilia, ma ha subìto un rinvio a giudizio per presunte responsabilità circa un incidente stradale ancora da dimostrare.