Accordo tra Mercedes-Benz e Infiniti: le auto nasceranno in Messico

Accordo tra Mercedes-Benz e Infiniti: le auto nasceranno in Messico L'intesa Daimler e Renault-Nissan si rafforza per tagliare i costi produttivi

L'intesa Daimler e Renault-Nissan si rafforza per tagliare i costi produttivi, ma ogni marchio conserverà la sua identità

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7 Settembre 2015 - 01:09

Le Case in questione ci ragionavano su da tempo, qualche dettaglio era già stato svelato e il feeling già collaudato con altre collaborazioni; mancava solo l'ufficializzazione di questo accordo che può definirsi “alla pari”. Sia la Mercedes-Benz che il gruppo Renault-Nissan potranno godere del rafforzamento dell'unione che vedrà la condivisione di alcuni progetti in Messico. Ecco i dettagli.

L'ACCORDO – Da qualche ora è giunta anche la famosa firma che mancava per sancire quanto accordato tra le parti (non sempre i “matrimoni” tra le case automobilistiche vanno bene), in una zona del mondo, il Messico, dove la Nissan ha già parecchio lavoro e interessi. Così da ora, nello stabilimento di Aguascalientes, nell'area centrale del Messico, potranno essere prodotte le vetture compatte di nuova generazione a marchio Mercedes-Benz e Infiniti. Queste saranno basate sulla piattaforma a trazione anteriore della Stella a tre punte che dà vita attualmente ai modelli Classe A, Classe B, Gla e Cla. Proprio così, si tratta di una stretta di mano per favorire la progettazione e la produzione di prodotti “premium” da lanciare poi sui mercati negli anni che verranno; in particolare la Nissan ha dichiarato che di questi, dal canto suo, prevede una commercializzazione già nel 2017 (Infiniti), mentre la Mercedes-Benz inizierà solo nel 2018. Chiaramente tutto era già stato pensato quando le Case si erano incontrate negli anni passati per convincersi poi (nel giugno del 2014) che unire le forze sarebbe stato più conveniente per tutte e due le parti; con il tempo infatti si è arrivati a quest'ultima fase.

INSIEME E' MEGLIO – E' evidente che l'obiettivo di Daimler e Renault-Nissan è la riduzione dei costi di progettazione delle automobili, salvaguardando l'identità e la qualità che i marchi hanno acquisito nel tempo e costruendo assieme veicoli anche in altri impianti europei e cinesi, con la possibilità di aiutarsi logisticamente nella proposizione della gamma nei vari mercati del mondo. L'ultimo accordo va proprio in questo senso: la Mercedes-Benz potrà rafforzare la propria presenza nella regione NAFTA, vale a dire Stati Uniti, Canada e Messico e la qualità dei prodotti costruiti insieme potrà giovare dell'esperienza di entrambe.  Le aziende, per raggiungere questo obiettivo, hanno investito un miliardo di dollari, che consentiranno una capacità produttiva annua iniziale di oltre 230.000 veicoli e creeranno circa 3.600 posti di lavoro entro il 2020 (oltre a 12.000 indiretti).

ERA TUTTO GIA' SCRITTO – La joint venture fra i due Gruppi è consolidata da ormai cinque anni; tanti sono stati i progetti che hanno amalgamato le parti fino a convincerle di compiere insieme nuovi passi. All'inizio fu Mercedes-Benz che contattò la Renault per la fornitura e l'utilizzo del noto propulsore diesel di 1,5 litri. Poi è nata la collaborazione sul fronte delle utlitarie, che riguarda la nuova generazione di Twingo (qui la nostra prova) e Smart (qui la nostra prova), che in comune hanno meccanica e pianale. Successivamente c'è stato il lancio da parte di Infiniti e Daimler della produzione di motori benzina da quattro cilindri presso Decherd (Tennesse): con una capacità produttiva annua pari a 250.000 unità, l'impianto di Decherd fornisce i motori destinati alle vetture Mercedes-Benz Classe C e Infiniti Q50. Per il futuro invece sono previste altre collaborazioni che permetteranno di produrre nuovi propulsori, trasmissioni di ultima generazione e soluzioni per alimentazioni ibride ed elettriche.

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