Multa auto: quando proporre il ricorso in autotutela C’è anche il ricorso in autotutela tra gli strumenti a disposizione del guidatore per contestare una multa auto ricevuta. Cosa c’è da sapere

Multa auto: quando proporre il ricorso in autotutela

C’è anche il ricorso in autotutela tra gli strumenti a disposizione del guidatore per contestare una multa auto ricevuta. Cosa c’è da sapere

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22 Settembre 2022 - 01:09

Perché presentare il ricorso in autotutela per contestare una multa auto? Perché i tempi sono brevi, l’automobilista non deve sostenere costi e la procedura è estremamente semplice. Sebbene l’obiettivo finale sia lo stesso, a differenza dei ricorsi al giudice di pace e al prefetto, quello in autotutela basa la sua ragion d’essere sull’annullamento d’ufficio. Non a caso, come approfondiamo a breve, il guidatore multato si rivolge direttamente all’organo che ha irrogato la sanzione considerata illegittima. Rispetto al ricorso al prefetto contro la multa auto, il rischio è minore. In caso di rigetto non si viene condannati a pagare il doppio dell’importo di partenza. E come accennato, rispetto al ricorso al giudice di pace, la procedura è a costo zero e non occorre farsi affiancare da un avvocato che presenzi alle udienze. Non ci resta allora che capire quando proporre il ricorso in autotutela e qual è la procedura da seguire.

QUANDO PROPORRE RICORSO IN AUTOTUTELA PER MULTA AUTO

All’automobilista conviene proporre il ricorso in autotutela contro la multa auto ricevuta per stare alla larga da lungaggini burocratici e costi. Ma conviene anche alla stessa pubblica amministrazione per riparare a un errore commesso senza sobbarcarsi le spese derivanti da una eventuale condanna. In buona sostanza, l’autotutela è riferita proprio alla tutela dell’ente accertatore da una eventuale sconfitta in sede di giudizio. Come stabilito dall’articolo 97 della Costituzione, “i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”. Ecco dunque che l’automobilista può presentare un ricorso in autotutela per una multa auto ricevuta in caso di evidenti violazioni. Alcuni esempi evidenti sono:

– notifica della multa eseguita a soggetto estraneo alla violazione;

– errore nella lettura delle risultanze dei pubblici registri;

– errore di trascrizione del numero di targa;

– altra causa di rilevante entità.

In sintesi, l’errore contestato alla pubblica amministrazione ovvero all’organo accertatore deve essere estremamente chiaro ed evidente.

MULTA AUTO: A CHI ED ENTRO QUANDO PRESENTARE RICORSO IN AUTOTUTELA

Dal punto di vista procedurale, il ricorso in autotutela contro la multa auto ricevuta va proposto allo stesso organo che ha emesso la sanzione. In buona sostanza, l’automobilista accusato di aver infranto il Codice della strada deve rivolgersi alla polizia stradale, ai carabinieri o alla polizia municipale, ad esempio, in base alla personale situazione. L’altro aspetto a cui prestare attenzione sono le tempistiche. Qui entra in gioco l’articolo 386 del regolamento di attuazione al Codice della strada. La norma stabilisce infatti che il guidatore può presentare ricorso in autotutela entro 60 giorni dalla notifica del verbale. Vale la pena evidenziare che in altri casi differenti dalla multa auto, il ricorrente può utilizzare questo strumento senza alcuna scadenza. Spetta poi all’ufficio che ha ricevuto il ricorso gestire la pratica. Ma attenzione, l’organo accertatore non è obbligato a rispondere. Di più: nel caso di rigetto o di silenzio, l’automobilista non può fare appello.

COME RICORSO IN AUTOTUTELA NEL CASO DI UNA MULTA AUTO

Fissati i punti relativi a chi ed entro quando presentare ricorso in autotutela contro la multa auto, approfondiamo adesso le modalità con cui procedere. In prima battuta, l’automobilista deve allegare al ricorso, da redigere anche in carta semplice, una copia del verbale che considera illegittimo, insieme a un documento di riconoscimento, come la patente, la carta di identità o il passaporto. Dopodiché, in relazione alla modalità di presentazione della documentazione, la strada è triplice:

– di persona all’ufficio dell’organo accertatore;

– con una raccomandata con ricevuta di ritorno;

– via Posta elettronica certificata (Pec) che ha lo stesso valore legale della raccomandata.

PERCHÉ È IMPORTANTE VALUTARE BENE SE FARE RICORSO IN AUTOTUTELA CONTRO LA MULTA AUTO

Non c’è dubbio che lo strumento del ricorso in autotutela contro la multa auto rappresenti una facilitazione per l’automobilista. Tuttavia, iter procedurale a parte, c’è un dettaglio operativo a cui prestare molta attenzione. Il ricorso in autotutela non sospende i termini per rivolgersi al giudice di pace o al prefetto. Di conseguenza, il conducente multato deve prendere la decisione con il calendario alla mano e valutare con attenzione altre possibili strade per fare valere le proprie ragioni.

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