Euro NCAP 2026: ecco i nuovi protocolli dei crash test

Euro NCAP 2026: ecco i nuovi protocolli dei crash test

Presentato il nuovo protocollo Euro NCAP 2026: scopri come cambiano i crash test per migliorare ulteriormente la sicurezza delle vetture

 

Presentato il nuovo protocollo Euro NCAP 2026: scopri come cambiano i crash test per migliorare ulteriormente la sicurezza delle vetture

26 Novembre 2025 - 13:00

Euro NCAP ha presentato ufficialmente quella che si preannuncia come la revisione più significativa dei suoi protocolli dei crash test dal 2009. Come peraltro anticipato nei mesi scorsi, a partire dal 2026 l’ente indipendente per la sicurezza automobilistica introdurrà una nuova metodologia di valutazione, molto più ampia e severa, progettata per rispecchiare le condizioni di guida moderne (con focus specifico sulle auto elettriche) e coprire l’intero ‘ciclo’ di un incidente stradale: dalla prevenzione all’urto, fino alla gestione post‑impatto. Con il nuovo protocollo Euro NCAP 2026 sarà più difficile ottenere le ambite 5 stelle, ma i crash test sapranno affrontare meglio i rischi legati alla guida.

COSA CAMBIA CON IL NUOVO PROTOCOLLO EURO NCAP

Entrando maggiormente nel dettaglio, dal 2026 il punteggio dei crash test Euro NCAP non sarà più suddiviso nelle attuali quattro aree di valutazione (protezione occupanti adulti, protezione bambini trasportati con seggiolini, protezione utenti vulnerabili della strada ed efficacia dei sistemi di assistenza alla guida), ma verrà riorganizzato in quattro fasi distinte ma interconnesse:

  • Guida sicura (Safe driving);
  • Prevenzione degli incidenti (Crash Avoidance);
  • Protezione nell’impatto (Crash Protection);
  • Sicurezza post-incidente (Post-Crash Safety).

Questo nuovo approccio, che si basa sui principi della Matrice di Haddon (un sistema per comprendere e analizzare i fattori che incidono maggiormente sulla sicurezza stradale e che viene utilizzato per elaborare sistemi e metodi volti a ridurre la casistica dei sinistri e a mitigarne le conseguenze), mira quindi a valutare non solo come un veicolo protegge gli occupanti durante un urto, ma anche come aiuta a evitarlo e come facilita i soccorsi successivi.

Di seguito un’analisi dettagliata delle quattro nuove aree di valutazione. Qui invece trovi gli ultimi crash test effettuati con il vecchio sistema.

EURO NCAP 2026: GUIDA SICURA

Questo primo step rafforza la valutazione dei sistemi di monitoraggio del conducente (DMS), che devono riconoscere distrazione, sonnolenza e, per la prima volta, potenziali alterazioni dovute all’assunzione di alcol o droghe. I punteggi più alti saranno riservati ai veicoli che non solo monitorano occhi e testa, ma che integrano questi dati per modulare la sensibilità degli ADAS. È previsto anche un ‘premio’ per i sistemi capaci di arrestare il veicolo in sicurezza (Safe Stop) se il conducente non risponde.

Viene data inoltre molta attenzione all’interfaccia uomo-macchina (HMI). Rispondendo alle critiche dei consumatori sull’eccessiva digitalizzazione delle vetture, Euro NCAP valuterà posizione, accessibilità e tattilità dei comandi, privilegiando i pulsanti fisici per le funzioni critiche e penalizzando l’uso esclusivo del touchscreen, potenziale fonte di distrazione perché porta a distogliere lo sguardo dalla strada.

Infine, sarà controllata direttamente su strada la precisione con cui l’auto riconosce e visualizza i limiti di velocità.​ In pratica, durante test di guida reale (non solo in pista o in laboratorio), i tecnici confronteranno il limite indicato dal sistema di riconoscimento dei limiti del veicolo con il limite effettivo presente sui cartelli o nelle mappe, per verificare quanto sia affidabile.

Crash test Euro NCAP 2026

EURO NCAP 2026: PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI

A partire dai crash test Euro NCAP 2026 la valutazione dei sistemi di sicurezza attiva diventa più severa e realistica, estendendo e affinando le prove su tecnologie come la frenata automatica d’emergenza (AEB) o il mantenimento della corsia.

Nello specifico, i test includeranno scenari urbani più ampi per rispecchiare meglio gli incidenti reali, con una maggiore presenza di utenti vulnerabili come ciclisti, motociclisti e pedoni.

Un punto chiave sarà la riduzione degli interventi intrusivi o fastidiosi degli ADAS, che spesso portano i guidatori a disattivare i sistemi di sicurezza. La fluidità e l’intuitività di tali sistemi diventeranno parametri di valutazione.

Saranno premiate le vetture in grado di riconoscere e mitigare i rischi dovuti a un errato azionamento dei pedali (per esempio premere l’acceleratore al posto del freno), attraverso specifici test ‘Low Speed Collisions’ che comprendono anche lo scenario del cosiddetto ‘Cyclist Dooring‘ (apertura porta con rischio di urto con un ciclista).

EURO NCAP 2026: PROTEZIONE NELL’IMPATTO

La sicurezza passiva resta un pilastro anche del nuovo protocollo, rendendo i test ancora più rigorosi.

I crash test frontali e laterali non si limiteranno più a usare manichini standard, basati sulla corporatura media di un maschio adulto. Verranno utilizzati sled tests e simulazioni virtuali avanzate per valutare la protezione di una gamma più ampia di corporature, dai bambini agli adulti di bassa o alta statura, fino agli anziani.

Anche la protezione agli urti laterali sarà valutata con test su barriere laterali, pali e sled tests per gli impatti sul lato opposto, supportati da simulazioni.

Sarà intensificata l’analisi delle aree strutturali attorno al parabrezza per ridurre i rischi di lesioni gravi per i pedoni investiti.

EURO NCAP 2026: SICUREZZA POST-INCIDENTE

Infine, dal 2026 Euro NCAP introduce nuovi requisiti post-incidente focalizzati soprattutto sui veicoli elettrici.

Innanzitutto sarà richiesto (per ottenere un buon punteggio nei crash test) che le maniglie elettriche delle portiere rimangano sempre funzionanti dopo un impatto, garantendo l’accesso ai primi soccorritori ed evitando tragedie come quella accaduta di recente in Germania. Inoltre i veicoli elettrici devono assicurare il corretto isolamento della batteria ad alta tensione dopo l’incidente per evitare rischi come incendi o scosse elettriche.

E non è tutto: i sistemi di chiamata d’emergenza automatica devono essere in grado di comunicare il numero esatto di occupanti, anche se alcuni non indossano le cinture. Inoltre, in caso di rischio incendio della batteria (ad esempio durante la ricarica o dopo un urto), i veicoli elettrici devono avvisare tempestivamente il conducente.

Secondo Michiel van Ratingen, Segretario Generale di Euro NCAP, lo scopo del nuovo protocollo (che sarà rivisto ogni tre anni) è garantire che la tecnologia a vantaggio della sicurezza sia presente dove conta di più. In altri termini, l’obiettivo è spingere i costruttori non solo a installare sistemi di sicurezza per ottenere le 5 stelle, ma a renderli efficaci, meno invasivi e realmente utili negli scenari della guida quotidiana.

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