Arval Mobility Observatory: TCO cresce dell’11% nel 2025

Arval Mobility Observatory: TCO cresce dell’11% nel 2025

Sostenibilità, connettività e welfare sono i pillar della mobilità aziendale secondo il rapporto 2025 dell’Arval Mobility Observatory

4 Aprile 2025 - 10:08

In un contesto economico e geopolitico segnato da profonda incertezza, le aziende italiane non perdono l’ottimismo e lo fanno puntando sulla mobilità come leva strategica. È quanto emerge dall’ultima edizione del Barometro delle Flotte Aziendali e della Mobilità dell’Arval Mobility Observatory, il centro studi di Arval riconosciuto come una delle voci più autorevoli nel panorama della mobilità professionale in Europa.

TCO E SOSTENIBILITÀ: CRESCE LA PRESSIONE PER 1 AZIENDA SU 3

La fotografia scattata dal Barometro 2025 di Arval rivela che oggi una priorità su tutte guida le scelte delle aziende: il contenimento del Total Cost of Ownership (TCO) in aumento di 11 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Ben un’azienda su tre – secondo il rapporto – lo indica come principale sfida. A seguire, pesano la necessità di adeguarsi alle normative sempre più stringenti sui veicoli termici e la responsabilità verso una guida più sicura e consapevole per i dipendenti.

LA FORZA DEI DATI E DELLA TELEMATICA PER LE FLOTTE

Il cuore pulsante della nuova mobilità aziendale è sempre più “data-driven”. L’uso dei dati telematici diventa un asset strategico: il 64% delle aziende utilizza o intende utilizzare nei prossimi tre anni le informazioni provenienti dai veicoli, con un incremento del +7% sull’anno precedente.

Questo slancio tecnologico comporta decisioni più informate, gestione ottimizzata della flotta e risposte più rapide alle sfide di sostenibilità e compliance normativa, come abbiamo raccontato anche nel 3° Aftermarket Report di SICURAUTO.it.

LA TRANSIZIONE ENERGETICA AVANZA NELLE FLOTTE, MA A DUE VELOCITÀ

L’elettrificazione delle flotte aziendali resta una priorità secondo l’Osservatorio Arval, trainata dalla volontà di rispettare politiche di CSR – Corporate Social Responsibility (34%) più che dalla riduzione dei costi carburante (26%). La penetrazione dei veicoli 100% elettrici – invece – continua a crescere: entro tre anni, un’auto aziendale su quattro sarà 100% elettrica. Tuttavia, la transizione nei veicoli commerciali leggeri procede più lentamente: solo uno su cinque sarà elettrico nello stesso periodo.

A supporto di questa transizione, 6 aziende su 10 stanno investendo, o lo faranno, nelle infrastrutture di ricarica. Il 58% supporta l’installazione domestica e il 50% rimborsa le spese per le ricariche pubbliche. È evidente come una strategia di ricarica strutturata sia oggi una componente imprescindibile: l’86% delle aziende ne ha già una o la sta pianificando.

MOBILITÀ AZIENDALE E WELFARE: UNA SINERGIA EFFICACE

Interessante è anche l’evoluzione della mobilità aziendale come strumento di welfare. Il 93% delle aziende prevede una flotta stabile o in crescita nei prossimi tre anni, ma non solo per motivi operativi. Il 61% considera le esigenze dei dipendenti nella gestione della mobilità, con iniziative che spaziano dal car sharing aziendale (45%) alla messa a disposizione di veicoli anche per chi tradizionalmente non ne avrebbe diritto (36%).

Le soluzioni di mobilità alternativa come il bike sharing, il car pooling, le app per la mobilità integrata e le card per servizi multi-modali sono già adottate o in via di implementazione dall’83% delle aziende. Le motivazioni secondo il rapporto:

  • rispetto delle politiche ESG- Environmental, Social and Governance (45%);
  • attrarre e fidelizzare talenti (43%);
  • migliorare il branding aziendale (26%);
  • aumentare la produttività (9%);

“I risultati del Barometro 2025 evidenziano l’impegno delle imprese nel combinare innovazione ed efficienza operativa”, afferma Massimiliano Abriola, Head of Consulting & Arval Mobility Observatory di Arval Italia. “La tensione verso la sostenibilità si affianca alla ricerca dell’ottimizzazione dei costi, qualificando elettrificazione, sharing e dati come gli abilitatori tecnologici della mobilità che soddisfa vincoli di TCO e obiettivi ESG”.

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