Il nuovo Regolamento UE sugli imballaggi riguarda anche i ricambi auto: per l’ACEA si corre il rischio di vanificare la sostenibilità
L’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA) ha sollevato dubbi significativi riguardo all’impatto del regolamento europeo PPWR (Packaging & Packaging Waste Regulation) sugli imballaggi dei ricambi auto forniti alle reti ufficiali e ai distributori di ricambi. L’organizzazione sostiene che l’applicazione rigida di questo regolamento potrebbe portare a un aumento controproducente di rifiuti se non si prenderà in considerazione la produzione di ricambi che per legge i Costruttori sono obbligati a garantire anche per i modelli dopo l’uscita dai listini.
L’ECONOMIA CIRCOLARE RISCHIA UN CORTO CIRCUITO CON GLI IMBALLAGGI DEI RICAMBI AUTO
Nonostante le riserve, ACEA si dichiara in una nota stampa impegnata ad accelerare la transizione verso un’economia circolare, abbracciando l’iniziativa della Commissione Europea per ridurre gli impatti ambientali degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. Tuttavia, sottolinea l’importanza di affrontare ai tavoli tecnici un aspetto non ancora chiarito: il riconfezionamento dei pezzi di ricambio, che rientrano nell’applicazione del Regolamento PPWR secondo l’attuale proposta.
REGOLAMENTO EUROPEO SUGLI IMBALLAGGI: COSA STABILISCE
Con il regolamento europeo sugli imballaggi PPWR, l’Unione Europea punta a ridefinire le norme sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, compresa la progettazione e la gestione dei rifiuti, ampliando il regime di responsabilità estesa del produttore (EPR – Extended Producer Responsibility). L’aggiornamento della direttiva UE sugli imballaggi si applica al settore industriale, commerciale, domestico e a svariati ambiti in cui si fa ampio utilizzo di imballaggi. Gli obiettivi operativi della direttiva sugli imballaggi, incluse le più recenti modifiche che riguardano i target di riciclo dei materiali nell’immagine in basso, sono:
- armonizzare le norme nazionali sugli imballaggi e sulla gestione dei rifiuti di imballaggio;
- garantire un elevato livello di protezione ambientale;
- garantire il buon funzionamento del mercato interno;
- prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio;
- promuovere riutilizzo, riciclaggio e altre forme di recupero dei rifiuti di imballaggio, anziché il loro smaltimento finale. Come già accade, ad esempio, con il recupero di nuove materie prime ed energia dagli pneumatici fuori uso.
LA NECESSITÀ DI UN ESONERO PER GLI IMBALLAGGI RICAMBI AUTO
Un punto chiave sollevato dall’ACEA è la necessità di esentare gli imballaggi dei ricambi automotive prodotti. Questo aspetto – secondo l’Associazione – è particolarmente rilevante considerando che l’industria automobilistica è tenuta a fornire pezzi di ricambio per un periodo prolungato dopo la cessazione di produzione di un veicolo, da 10 a 15 anni, e milioni di questi pezzi sono già immagazzinati e imballati secondo le attuali disposizioni normative.
“Per migliorare la riduzione dei rifiuti, i produttori europei di veicoli incoraggiano fortemente i legislatori ad applicare un’esenzione a vita agli imballaggi prodotti prima della data di applicazione del regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Riconfezionare questi prodotti al momento della vendita non sarebbe efficiente in termini di risorse, poiché genererebbe rifiuti inutili senza alcun beneficio ambientale”, scrive l’ACEA.