Laserline EPS4007LCD: i sensori di parcheggio testati da SicurAUTO

Laserline EPS4007LCD: i sensori di parcheggio testati da SicurAUTO Affidabili e quasi invisibili i sensori di parcheggio Laserline guidano le manovre tramite un display. Non perdono (quasi) mai un "bip?

Affidabili e quasi invisibili i sensori di parcheggio Laserline guidano le manovre tramite un display. Non perdono (quasi) mai un "bip?

14 Novembre 2011 - 08:11

Abbagliati dai fari allo xenon e inebriati dal profumo degli interni di pelle, può capitare all’acquisto dell’auto nuova, di sottovalutare le mastodontiche dimensioni della berlina che ci interessa, per poi accorgerci alle prime manovre di parcheggio in città che qualcosa di utile manca nella dotazione: i sensori di parcheggio. Tanti e dai prezzi vari, i dispositivi di parcheggio aftermarket, rimpiazzano quelli “di serie” anche quando i pacchetti di optional obbligatori fanno lievitare il prezzo a cifre proibitive (poichè spesse vincolati ad altri optional inutili) e sebbene ugualmente efficaci ben pochi tengono il confronto estetico e funzionale con quelli montati all’origine, tanto discreti da essere quasi invisibili. Laserline EPS4007LCD è un dispositivo di parcheggio aftermarket con display e sensori a ultrasuoni che non alterano le linee del paraurti: neri o verniciati nel colore della carrozzeria sono quasi impercettibili a qualche metro dall’auto. Ma funzionano davvero?

KIT COMPLETO E CHIARE ISTRUZIONI – Il kit EPS4007LCD impegnato nei nostri test offre a disposizione del tecnico che ne curerà l’installazione (non essendo destinato alla installazione da parte dell’utente finale) gli accessori necessari affinché tutto sia disposto in maniera corretta seguendo una guida chiara e dettagliata. Molte informazioni sono dedicate alla scelta dei supporti di plastica compatibili con le forme del paraurti, all’eventuale verniciatura dei sensori e dei supporti esterni (se utilizzati) e alla disposizione ottimale dei sensori e dei cablaggi elettrici: tanti utili dettagli, parte dei quali forse già a conoscenza di un tecnico specializzato in questo genere di operazioni, mentre poco aiuta a far luce sul corretto montaggio del display, lasciando libera interpretazione a un fissaggio che prevede viti e staffe al cruscotto dell’auto o al parabrezza…

PICCOLI OCCHI MIMETIZZATI – I quattro sensori da installare al paraurti hanno un diametro esterno di soli 18 millimetri, pertanto il foro da praticare delle medesime dimensioni fa si che le capsule siano livellate al paraurti con un risultato estetico eccezionale (distinguerli da quelli di serie è davvero difficile). Se il paraurti si presenta eccessivamente curvo da alterare il corretto rilevamento degli ostacoli, i supporti di diverse angolazioni inclusi nel kit (con fori di 22 o 24 millimetri) orientano adeguatamente gli ultrasuoni emessi: un dettaglio trascurato dai kit a buon mercato che “sparano” gli ultrasuoni nelle direzioni imposte dalla carrozzeria, rilevando troppo in alto o il fondo stradale in basso. La cura dei dettagli è evidente: un anello di gomma circonda le capsule dei sensori facendoli aderire perfettamente al foro e impedendo all’acqua di trafilare sul retro dove vi sono i supporti adesivi dei sensori. Le connessioni veloci dei sensori agevolano le operazioni future di smontaggio del paraurti ed eventualmente di sostituzione dei singoli emettitori senza dover rimuovere l’intreccio di fili fino all’abitacolo, una soluzione pratica adottata anche da altri produttori ma che non riguarda quelli più economici proposti sul web a poco meno di 20 euro.

UN DISPLAY PER ORIENTARSI – Un display poco voluminoso assiste il guidatore durante le manovre segnalando l’approssimarsi di un ostacolo visivamente e acusticamente: la frequenza dei “bip” aumenta quando qualcosa si avvicina al paraurti istantaneamente alla visualizzazione delle distanze indicanti lo spazio a disposizione dietro l’auto. Una grafica molto leggera e piacevole orienta lo sguardo del guidatore nel punto a rischio di contatto: la distanza di rilevamento è suddivisa in settori paralleli che si restringono fino a definire una zona ben precisa (centrale o laterale) cui prestare maggiore attenzione e fermare la manovra quando il piccolo led rosso impone l’alt; un segnale di arresto troppo limitato – quello del led centrale – per una funzione così importante poiché potrebbe non essere visto se il display è installato a ridosso del rivestimento del tetto. Al parabrezza o alla plancia, non è difficile trovare una sistemazione per il piccolo display Laserline, qualche problema però si presenta nell’utilizzare le staffe di fissaggio con le viti o il nastro biadesivo (poco) essendo scarse le informazioni per assemblarli al meglio senza alterare l’equilibrio estetico dell’abitacolo con un montaggio impreciso o raffazzonato. L’ideale sarebbe concordare con l’installatore la posizione definitiva dello schermetto, magari durante una prova pratica di parcheggio e non frettolosamente, per accertarsi che la visibilità delle indicazioni sia certa e immediata.

COME FUNZIONA – Inserendo la retromarcia, un suono bitonale segnala che il sistema è attivo, sul display appare quello che rappresenterebbe il paraurti della nostra auto e la funzione Mute, se abilitata, attenua l’audio dello stereo collegato alla centralina EPS; comoda, se anche l’autoradio è predisposta a tale funzione. Gli ostacoli in avvicinamento sono scanditi su intervalli che si differenziano per colore e frequenza sonora del segnale, unitamente alla distanza in metri dall’oggetto rilevato. Da circa 1,6 metri a 1,20 metri un basso pericolo di collisione è indicato con una fascia verde unica, avvicinandosi tra 1,15 metri e 55 centimetri il rischio di contatto aumenta e la fascia gialla distingue i due lati del paraurti, sotto i 55 centimetri di distanza utile alla manovra l’importanza di capire quale zona del paraurti è a rischio trova nella fascia rossa suddivisa in tre segmenti una validissima soluzione (ne abbiamo testato l’attendibilità parcheggiando in colonna di fianco a un muro), quando i sensori captano una distanza inferiore a 35 centimetri dall’ostacolo, il bip continuo e il led rosso stabile consigliano di arrestare la manovra con buoni margini di sicurezza. Il raggio e la portata di rilevamento, come il volume del buzzer principale o secondario (optional) e il ritardo di attivazione per le auto con cambio automatico sono funzioni modificabili direttamente dal display tramite i due pratici pulsanti, questo permette una più comoda gestione dei parametri rispetto ai pulsanti sulla centralina delle versioni precedenti. Tuttavia è consigliabile ricorrere alla modifica dei parametri di rilevamento solo se la ruota di scorta verticale o il gancio di traino inganna il sistema con false segnalazioni.

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2 Commenti

Andrea
08:03, 15 Novembre 2011

EPS è un marchio registrato appartenete ad un'altra azienda e utilizzato in modo del tutto fraudolento da una società poco seria come la Laserline…

Veronica
16:14, 16 Novembre 2011

Laserline utilizza l'acronimo EPS come prefisso dei codici di prodotto significando “Electronic Parking System”. Il marchio è LASERLINE, registrato e ben noto per la qualità dei prodotti e la serietà dell' Azienda.

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