Tesla: l'Autopilot supera tutti test di sicurezza. Ok dall'NHTSA

Tesla: l'Autopilot supera tutti test di sicurezza. Ok dall'NHTSA Dall'indagine NHTSA avviata dopo la morte di un uomo a causa dell'Autopilot di Tesla arriva la conferma: la guida semi autonoma è sicura

Dall'indagine NHTSA avviata dopo la morte di un uomo a causa dell'Autopilot di Tesla arriva la conferma: la guida semi autonoma è sicura

20 Gennaio 2017 - 09:01

Abbiamo più volte parlato del sistema di guida semi autonoma di Tesla, l'Autopilot, soprattutto dopo l'incidente che ha causato la morte di una persona nel mentre il sistema era attivo. L'agenzia americana NHTSA ha voluto vederci chiaro ed ha portato a termine una serie di test per capire se l'Autopilot di Tesla sia o meno efficace, soprattutto con l'introduzione della possibilità di far girare lo sterzo all'auto stessa, ma le conclusioni hanno semplicemente evidenziato che il sistema fa esattamente ciò che deve, in tutte le occasioni.

L'INCIDENTE DI MAGGIO Il 7 Maggio 2016 è stata registrata la prima vittima della guida autonoma, un automobilista intento a far “autopilotare” la propria Tesla Model S che però ha impattato direttamente contro un camion (leggi della prima vittima della guida autonoma su una Tesla Model S). L'incidente ha sollevato un grande polverone e cominciato ad instillare nelle menti di popolazione e governi un dubbio sulla reale efficacia della guida autonoma, soprattutto su strade aperte al pubblico dove la percentuale di incidenti e maggiore così come il numero di variabili. L'Autopilot di Tesla è stato così messo sotto accusa e la NHTSA americana ha cominciato ad investigare per capire a fondo il suo funzionamento (leggi di come anche in Europa sia partita un inchiesta per verificare l'effettiva bontà del sistema Autopilot di Tesla).

L'ANALISI DELLA NHTSA Per cercare di vederci chiaro sulle cause dell'incidente che ha portato alla morte di una persona, l'agenzia per la sicurezza stradale americana NHTSA ha avviato un'indagine sull'Autopilot, simulando una serie di situazioni di pericolo per registrare le risposte del sistema. Il risultato, dopo mesi di prove, è stato estremamente positivo per Tesla, poiché l'Autopilot non ha sofferto di alcun problema ed ha reagito esattamente come previsto in ogni situazione. La stessa NHTSA ha dichiarato che “l'esame non ha identificato difetti nel design e nelle prestazioni del sistema AEB o dell'Autopilot istallati sui veicoli ed in nessun incidente i sistemi non hanno funzionato come previsto”. Un altro interessante dato evidenziato a valle delle indagini è che gli incidenti che vedono coinvolte delle Tesla sono calati del 40% da quando è stata introdotta la funzione di comando automatico dello sterzo.

L'AUTOPILOT DI TESLA La risposta della Casa non è ovviamente tardata ad arrivare, che tronfia del risultato ha dichiarato come “la sicurezza dei nostri clienti viene al primo posto”. Uno degli aspetti di questa vicenda che però vorremmo mettere sotto la lente di ingrandimento è che, da Maggio ad oggi, Tesla ha rilasciato tutta una serie di aggiornamenti del proprio sistema Autopilot, che sono andati a correggere eventuali sbavature di funzionamento (leggi di come Tesla abbia messo una “toppa” sul proprio sistema subito dopo l'incidente mortale negli USA). Elon Musk, prima della fine dello scorso anno, ha anche annunciato che il nuovo hardware per permettere il funzionamento della guida autonoma e semi-autonoma sarà più costoso poiché avrà componenti più performanti (leggi di Elon Musk che dichiara come il nuovo Autopilot costerà 8.000 dollari e non tutti potranno permetterselo), considerando la necessità di avere telecamere che “vedano” più lontano così come radar che funzionino ad una frequenza che permetta di oltrepassare pioggia ed addirittura auto che precedono.

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