Sciopero 5 febbraio revocato: l'Area C multerà, occhio

Sciopero 5 febbraio revocato: l'Area C multerà, occhio A Milano

A Milano, lo sciopero dei mezzi pubblici previsto per oggi è stato revocato: l'Area C funziona

5 Febbraio 2014 - 05:02

Milano: revocato lo sciopero dei mezzi previsto per oggi, mercoledì 5 febbraio. Era stato indetto dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal, Ugl e Orsa per ribadire l'urgenza del rinnovo del contratto di lavoro fermo da sei anni: un paio di giorni prima, le sigle hanno fatto sapere che, a causa delle condizioni meteo, hanno sospeso lo sciopero del trasporto pubblico locale di 24 ore. Il servizio di trasporto pubblico gestito da Atm sarà quindi regolare per l'intera giornata di mercoledì 5 febbraio. Rinviato anche lo sciopero del personale Ferrovie Nord. Si sarebbero dovuti fermare dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio metropolitana, mezzi di superficie, treni delle Nord, passanti e collegamenti con Malpensa. Il Comune, come da prassi in questi casi, aveva revocato Area C. Il rischio, vista la pioggia battente, sarebbe stata la congestione completa del traffico. Milanesi e pendolari sono invece salvi: a causa del maltempo, è stato revocato lo sciopero nazionale dei trasporti indetto dai confederali. Ma il pericolo multa, per gli automobilisti che entrano a Milano, è reale, e in basso vi spieghiamo il perché.

L'AREA C ERA STATA SOSPESA – In previsione dello sciopero, il Comune di Milano aveva sospeso l'Area C, e così l'ingresso nel centro della città era stato reso libero; ma quando lo sciopero è stato annullato, il Comune ha revocato l'ordinanza di sospensione dell'Area C per oggi, mercoledì 5 febbraio. Le telecamere di Area C saranno dunque normalmente attive con i consueti orari. Occhio a esserne ben informati: chi è rimasto ancora alla sospensione del ticket, e accede alla Cerchia dei Bastioni in macchina senza pagare i 5 euro di pedaggio, di sicuro riceverà una multa a casa di circa 95 euro in tutto (incluse le spese di spedizione del verbale a casa), nei 90 giorni successivi all'infrazione.

BUONA FEDE? NON CONTA – Per i trasgressori, ossia per chi entra nell'Area C senza pagare pensando che l'accesso sia gratuito, il verbale è inevitabile: è impossibile fare ricorso al Giudice di pace contro la multa adducendo la buona fede, cioè spiegando che si era rimasti al precedente annuncio del Comune. Il Giudice respingerà la richiesta di annullamento della contravvenzione, spiegando che l'automobilista era tenuto a informarsi sui siti ufficiali anzitutto, e poi sui mass media, in merito agli sviluppi della questione sciopero. Comunque, il tagliando, per rimediare all'errore in buona fede, è da attivare nell'arco della settimana che scatta dalle 24 ore successive all'ingresso in Area C (entro le 24 ore infatti si può ancora acquistare il biglietto da cinque euro). Quindi, una mini-multa oppure un super-ticket per gli smemorati, a seconda dei punti di vista. Costa 30 euro, pagati i quali verrà scongiurato l'arrivo della multa. 

QUALI RISULTATI – Ricordiamo che L'Area C di Milano ha appena compiuto i due anni di vita e nel 2013, secondo i dati forniti da Palazzo Marino, ha confermato la sua efficacia nel ridurre il traffico: nei 230 giorni di applicazione, il calo è stato infatti del 30,1%, con una media di 41.000 ingressi in meno ogni giorno rispetto allo stesso periodo del 2012. C'è l'assoluta prevalenza di ingressi occasionali, con il 43% di auto entrate un solo giorno e l'83,6% per meno di 12 giorni. Sono, invece, il 71,7% i residenti all'interno della Ztl Cerchia dei Bastioni a non aver superato la soglia dei 40 ingressi gratuiti.

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