Rca: le Assicurazioni non si arrendono mai

Rca: le Assicurazioni non si arrendono mai Le Compagnie spingono perché venga emanato un disegno legge a loro favore

Le Compagnie spingono perché venga emanato un disegno legge a loro favore

27 Ottobre 2014 - 09:10

Secondo le indiscrezioni raccolte da SicurAUTO.it, le Compagnie sono in forte pressing sui nostri politici: i più attenti alle cose della RCA si ricorderanno la vicenda dell'articolo 8 del decreto Destinazione Italia (era l'inizio del 2014), che ricalcava le posizioni delle Assicurazioni, e che poi venne stralciato all'ultimo momento. Ebbene, adesso stando a voci di corridoio, sarebbe in arrivo un disegno legge che ricalca proprio quell'articolo 8 mai entrato in vigore. Come dire: le Compagnie non si arrendono mai, e cercano con la loro costante, seppure legittima, opera di lobbying di ottenere altre regole che consentano di accescere il loro business (utile di oltre due miliardi di euro in un anno nel ramo danni, con la parte del leone recitata dalla RCA).

QUALI LE NORME PRINCIPALI – Il disegno legge RCA che pare in arrivo contiene anzitutto l'obbligo di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In caso di incidente, l'automobilista viene indirizzato al carrozziere convenzionato, con grave pregiudizio del futuro dei carrozzieri indipendenti, e dei diritti dello stesso automobilista. Il disegno legge prevede la facoltà per l'impresa di avvalersi del risarcimento in forma specifica per i danni ai veicoli come procedura di liquidazione sostitutiva del risarcimento pecuniario. Le imprese che volessero avvalersene dovranno comunicarlo preventivamente all'Ivass (Istituto di vigilanza sulle Assicurazioni). Con indicazione della misura della riduzione del premio da applicare agli assicurati secondo minimi stabiliti dalla norma. C'è poi la facoltà per l'impresa di proporre alla stipula del contratto il divieto di cessione del diritto al risarcimento con applicazione di riduzione del premio in misura minima stabilita dalla norma: oggi, il credito per il danno subìto dall'auto in seguito all'incidente può essere ceduto a un terzo (al carrozziere) dalla vittima del sinistro: è la cessione del credito RC Auto, che la Cassazione ha di recente confermato essere una pratica legale. Tuttavia, la battaglia è aperta, e l'Ania (la Confindustria delle Assicurazioni) nel novembre 2011 ha proposto l'abolizione della cessione del credito RCA, malvisto dalle Compagnie, perché ritenuto la causa di speculazioni e aumenti delle polizze. Ci sono anche alcune Compagnie (Vittoria e Zurich) che hanno aggiunto nei loro contratti RCA clausole vessatorie nei confronti degli automobilisti,vietando il ricorso alla cessione del credito. In realtà, non occorrono autorizzazion di nessuna sorta, la cessione è uno strumento giuridico. Comunque, qualche riparatore furbetto potrebbe sempre annidarsi fra quelli indipendenti: sicché sono da leggere attentamente sono le polizze che contengono questo tipo di divieti, piuttosto che la cessione, che generalmente non crea problematiche al cliente.

OBIETTIVO FINALE – Ma a che cosa mira l'azione di lobbying delle Compagnie? Nel perseguire i propri legittimi interessi imprenditoriali, ovviamente tendono a massimizzare i profitti riducendo i costi, tra i quali il costo del risarcimento dei sinistri: in questo quadro le imprese stanno da tempo perseguendo l'obiettivo di costituire reti di carrozzieri fiduciari ai quali vanno imponendo scontistiche e costi orari difficilmente sostenibili. Che però, denuncia Federcarrozzieri, possono essere raggiunti ricorrendo a metodiche riparative che prevedono uso di materiali di non primaria qualità, ricambi non originali, e tempistiche predeterminate. Di parere opposto le Compagnie, secondo cui l'introduzione del sistema di risarcimento in forma specifica e l'eliminazione della cessione del credito sono positivi, in quanto risponde alla duplice esigenza di contribuire alla riduzione del costo dei risarcimenti dei danni ai veicoli e quindi dei prezzi delle polizze RCA e di far emergere la diffusa evasione fiscale nel settore delle autoriparazioni.

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