Kia in vetta alle auto di qualità: la classifica JD Power 2016

Kia in vetta alle auto di qualità: la classifica JD Power 2016 La ricerca di JD Power sulla qualità iniziale ha consacrato Kia come la migliore. Anche Hyundai sul podio

La ricerca di JD Power sulla qualità iniziale ha consacrato Kia come la migliore. Anche Hyundai sul podio, con Porsche in mezzo

24 Giugno 2016 - 09:06

La Lunga Marcia dei marchi non-premium verso la qualità è arrivata a compimento: Kia sorpassa Porsche. Se questa notizia non vi sembra abbastanza eclatante, allora aggiungiamo che il terzo posto va nel carniere di Hyundai.

CLASSIFICA RIVOLUZIONATA Risultati eclatanti ma non del tutto inaspettati dato che la recente produzione coreana aveva evidenziato sostanziali aumenti nella qualità (leggi la prova su trada della nuova Kia sportage) e la cosa si è estesa anche a Hyundai. Il verdetto arriva, come nelle altre edizioni, da uno studio condotto da JD Power e teso a stabilire quali automobili abbiano la migliore qualità all'inizio della loro vita. L'indagine chiede agli automobilisti cosa pensano dei primi 3 mesi di “convivenza” con la loro nuova auto e per questo si chiama IQS – Initial Quality Study. L'edizione 2016 ha riguardato 80 mila proprietari o persone che hanno preso in leasing la loro automobile Model Year 2016 e il questionario spedito agli acquirenti ha riguardato i primi 90 giorni di uso. La classifica ha visto lo spodestamento di Porsche (leggi com'era andata l'anno scorso) dopo tre anni di dominio ma il sorpasso era nell'aria, dato che Kia era seconda nel 2015 e Hyundai quarta. Delusione per Jaguar, che scende dal terzo al 27° posto. Risalgono molto Jeep, Chrysler e Subaru ma i loro punteggi – 113, 115 e 118 rispettivamente – rimangono inferiori alla media generale, che è pari a 105 difetti ogni 100 automobili.

UN MIGLIORAMENTO PROGRESSIVO L'incidenza dei problemi segnalati nelle Kia si ferma a 83 per 100 veicoli e questa prestazione consente a Kia di affiancare Toyota come unico marchio non-premium in cima alla classifica durante i 30 anni di storia dell'IQS. Porsche arriva a 84 e Hyundai a 92; seguono Toyota (93), BMW (94) e Chevrolet (95). La quota 96 è appannaggio del terzetto Buick-Lexus-Lincoln mentre il salto oltre 100 ci porta a Nissan (101), Ford (102), e GMC – Infiniti (103). Volkswagen, con i suoi 114 punti, è appena sopra la media generale (piccola consolazione a fronte del megaesborso di 10 miliardi a seguito del Dieselgate) di 105 difetti. VW ha comunque la soddisfazione di fare meglio di Audi, che arriva a 110, e Mercedes (111); segue poi un quartetto di “americane”: Cadillac, Jeep, Ram e Chrysler.

Il gruppo Ford si comporta abbastanza bene: la media dei marchi Ford e Lincoln è infatti di 99, grazie a miglioramenti di entrambi i brand, ma anche gruppo GM fa mediamente una prestazione. Il suo peggior marchio è infatti Cadillac con 112 difetti ma gli altri fanno meglio della media generale e ognuno di essi è migliorato di almeno 6 punti.

PECCATO PER FIAT I marchi GM hanno inoltre vinto 7 premi per singoli modelli, a seguire Toyota con 6, mentre Hyundai e Volkswagen ne hanno 4. Per i marchi FCA Jeep e Chrysler ci sono stati i miglioramenti più alti fra tutti (28 punti) ma ciò non è bastato, anche perché Ram (114), Dodge (117) e Fiat (penultima con 174) hanno peggiorato notevolmente la media. FCA si difende notando che “i risultati del marchio Fiat continuano ad essere distorti perché i modelli sono pochi e il campione degli automobilisti è troppo piccolo. Fiat ha ben figurato negli ultimi sondaggi di terze parti che misurano la soddisfazione dei clienti e la qualità del veicolo”. Altri marchi con i maggiori miglioramenti sono stati Subaru (24 difetti in meno), Nissan (20 in meno) e Volkswagen (19 in meno). Renee Stephens, vice presidente per gli Stati Uniti di JD Power, commenta: “è già da un po' di tempo che abbiamo notato questo notevole miglioramento nel settore. È molto importante perché quello che stiamo vedendo è che i costruttori ed i fornitori stanno ascoltando veramente ciò che i consumatori stanno dicendo. I contenuti stanno aumentando per tutti i marchi ma sembra che i marchi non-premium riescono ad aggiungerli con tassi di difettosità più bassi. È interessante notare che il 64% dei problemi sono legati al design, un rovesciamento rispetto ad una decina di anni fa, quando i malfunzionamenti erano la maggior parte dei problemi. I Marchi che hanno visto un peggioramento repentino spesso sono quelli che hanno lanciato modelli nuovi, naturalmente più soggetti a problemi”.

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