Il mercato cala anche a maggio -7,98%

Il mercato cala anche a maggio -7,98% Non si arresta la crisi del mercato auto italiano

Non si arresta la crisi del mercato auto italiano, che a maggio è sceso del 7,98%

4 Giugno 2013 - 09:06

Il mercato auto di maggio con le sue 136.129 auto targate, è calato del -7,98% rispetto a maggio del 2012, quando erano state immatricolate 147.942 vetture. Se invece si considerano i primi cinque mesi dell'anno, le immatricolazioni totali sono scese del 11,3%, passando da 686.095 a 608.579 unità. La luce in fondo al tunnel ancora non si vede e si sta delineando un 2013 di ulteriore ribasso, rispetto a un 2012 che era stato già tragico. Inoltre, si rileva il calo degli acquisti dei privati che scendono al 59,3% del totale, la quota più bassa mai registrata.

IL COMENTO DI FEDERAUTO – Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto (l'associazione che rappresenta i concessionari di auto, veicoli commerciali, camion e autobus di tutti i brand commercializzati in Italia) ha espresso una forte preoccupazione “Peggiorare i dati del 2012 sarebbe una tragedia per la filiera italiana dell'automotive. Rammento a tutti che lo scorso anno è stato un disastro e il 2013, proiettando la tendenza dei primi cinque mesi, potrebbe segnare un mercato a 1.200.000 pezzi: rivolgiamo un appello al Governo Letta per studiare insieme a noi e ai Costruttori dei provvedimenti che possano ampliare il mercato, che rappresenta l'11,4% del PIL e il 16,6% delle entrate fiscali nazionali, senza contare i 1.200.000 occupati fra diretto ed indotto allargato”

CHI SALE – Osservando la classifica per marchi, la situazione non è certo rosea. Quelli in crescita si contano sulle dita di una mano. Renault cresce del 10,93% grazie alle ottime performance della nuova Clio, così come Toyota che fa segnare un +8,71%, spinta dalle vendite dei suoi modelli ibridi (tutte le ibride sono salite del 120% rispetto al maggio 2012). Anche in casa Mercedes domina il segno + (8,85%), merito principalmente della nuova Classe A, mentre la Evoque sta trainando le vendite Land Rover, che può contare anche sulla rinnovata Freelander e sulla nuova Range Rover; il risultato è una crescita del 62,83%, con 1.485 vetture immatricolate. Infine, tengono bene i marchi ad alto rapporto qualità prezzo:  Kia +0,80%, Dacia +3,55%, Skoda +8,33% e Seat +2,46 %.

CHI SCENDE – I grandi gruppi perdono praticamente tutti: il Gruppo Fiat è calato del 11,67%; le ottime vendite della 500 L (prima tra le diesel e quinta in assoluto con 4.559 targhe) sono oscurate dai pesanti cali di Alfa Romeo e Lancia (-22% per entrambe). In difficoltà anche PSA, che perde il 14,38%, GM (-10,31%) e Ford (-9,76%). Brutte notizie anche per i tedeschi, con Volkswagen che cala del 6,64% e Audi addirittura del 22,44%. BMW limita i danni con un -2,1% e con il -3,4% di Mini. Continua, invece, la caduta libera della Smart (-24,82%) che è giunta a fine carriera.

ALIMENTAZIONI E CARROZZERIE – Il diesel resta il re del mercato con una quota del 53%, mentre 32 nuove auto su 100 sono a benzina. Il GPL, invece, cala lentamente, con una quota passata dal 9,62% al 8,37%. Di questo calo sembrano giovare le auto a metano, in crescita dal 3,95 al 4,83% e le ibride, più che raddoppiate. Qualche segnale positivo arriva dalle auto elettriche: nel maggio 2012 erano stati immatricolati 29 esemplari, il mese scorso, invece, 118. Quanto alle dimensioni, tutti i segmenti sono in perdita, tranne il B che cresce del 1,76%. Il merito di questo risultato va assegnato alle piccole crossover (+6,34%) e monovolume (+70,1%).

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